14 capitolo |giuro non ti sto sopportando più|

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Sono in ufficio, sono solamente le 11:45: e mi sto annoiando, perché non c'è molto lavoro da svolgere.

John per quanto sappia è a casa poiché mi ha fatto rimandare tutte le riunioni perché si è preso un giorno libero.

Come si dice? Ah si...quando parli del diavolo spuntano le corna

Mi sta chiamando e faccio meglio a rispondere

<<pronto signor Wilson cosa succede?>>rispondo alla chiamata
<<perché mi parli così?>>chiede divertito
<<sono a lavoro a differenza sua>>rispondo molto seccata
<<ehi ehi calma dai>>
<<cosa vuole signor Wilson?>>
<<torna a casa per oggi hai finito infondo non ci sono e non c'è nulla da fare>>
<<siii>> penso tra me e me
<<vedo che sei felice>>ride, aspetta cosa?
<<cosa? Cosa te lo fa pensare?>>cerco di far finta di niente
<<dal si che hai detto, e scommetto che ora sei rossa come un pomodoro>> ride ancora di gusto

Come fa me lo chiedo ma non trovo le risposte giuste

<<dai torna a casa che ho ordinato per pranzo cibo italiano>>
<<va bene dammi del tempo e sono a casa>>  
<<ti aspetto>>
<<ok arrivo>>

Prendo la mia agenda, la penna e altri miei oggetti personali e li metto nella borsa, mi alzo e lancio un urlo quando alla porta vedo l'ultima persona che avrei dovuto vedere

Tonio...maledetto bastardo

~chi si rivede~sorride in modo molto ma dico molto inquietante
~che cosa vuoi?~inizio a tremare
~cosa voglio? hai la faccia tosta di chiedermelo? voglio te e ti sto aspettando da settimane ormai, ti aspettavo anche sotto casa ma non entravi e non uscivi mai e poi ho scoperto che non abiti più li, mi stai ignorando per caso? te lo dico a me non piace essere ignorato~ mi blocca alla scrivania
~lasciami stare e trovati un'altra~ cerco di andarmene ma mi tiene bloccata
~no no no tu non vai da nessuna parte bambolina~
~per favore trovati un'altra infondo non c'entro niente con il tuo mondo e altre cose~
~quando mi impunto su una cosa è quella e tu dovrai essere la mia ragazza~
~io frequento già un ragazzo~ sputo sul momento qualcosa per farlo sparire
~ah si? chi allora?~avvicina la sua faccia alla mia
~non lo conosci~mento...so benissimo che erano migliori amici ma non voglio che Michael si faccia del male per colpa mia
~io conosco tutti è impossibile~
~senti appena mi libererò sarò tua, perché mi sto frequentando con un'altro~mento non voglio vederlo mai più
~ti stavi frequentando già con me~è arrabbiato si nota
~non so cosa dire~
~sei una troia~
~come scusa?~lo guardo meglio, ora sono arrabbiata io
~sei.una.troia~ scandisce tutto
~se lo pensi davvero non mi meriti, ora con permesso~riesco a liberarmi e velocemente prendo l'ascensore e scendo giù fino ad arrivare in macchina dove mi aspetta Randy, l'autista e guardia del corpo di John

Sono arrivata a casa di John

Entro e vedo lui e Ilary che si baciano

Tossisco per avere attenzione

~ehi Angéline ci hai messo di tempo~dice John dopo essersi staccato da lei
~si avevo...avevo scordato le chiavi di casa che mi hai dato...eccole~dico tirando fuori le chiavi, come scusa possiamo dire che ci hanno creduto
~ah ok pensavo ti fosse successo qualcosa~
~no ma va tranquillo~

Mi arriva una notifica, guardo il telefono e sorrido leggendo il messaggio

~perché sorride?~chiede Ilary, ma statti zitta no? lui si gira con uno sguardo confuso
~perché sorridi?~
~io...stasera esco~ dico e poi rispondo a Michael, perché si lui mi ha invitato il messaggio e mi ha chiesto di uscire a cena
~cosa?~si alza facendo cadere a terra a Ilary che lancia un urlo dal dolore
~stai attento...ahia il mio povero culetto sodo~

Vi giuro mi sto trattenendo dalle risate

~dove credi di andare scusa?~mi chiede John
~perché lo chiedi?~
~dove vai e con chi?~
~chi sei mio padre? Tu non mi dai ordini~
~sono il tuo capo~si giustifica
~si...ma non a casa...John~marco per bene il suo nome
~non mi sfidare Angéline e poi con chi devi uscire?~ socchiude gli occhi, pensa di intimorirmi ma si sbaglia di grosso
~mamma mia...nemmeno mio padre mi ha fatto il terzo grado quando sono uscita con il mio primo ragazzo...e poi tranquillo esco con il tuo amico Michael~
~ah...con lui?secondo me non dovresti uscire con lui~ quasi sussurra
~perché lo dici? è tanto dolce ed è un uomo con la U maiuscola~
~si già, ma non uscirci lo stesso~si gira e si siede sul divano
~ahh mio dio...giuro non ti sto sopportando più...per favore pensa per te e lasciami in pace~

Suonano al citofono e vado ad aprire

È il fattorino con il cibo italiano che ha ordinato John

Beh ormai sono le 12:20 direi che possiamo metterci a pranzare

Ci sistemiamo tutti e tre in sala da pranzo e iniziamo a mangiare

Spazio Autrice
Come state?spero tutto bene ❤️ come sempre vi chiedo di lasciare una stellina e commentate, mi fa capire che vi sta piacendo ❤️✨

Bizzarra storia d'amore con il mio capo Where stories live. Discover now