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Quel giorno ebbi la strana idea di andare a trovare mia nonna in ospedale, non sarei dovuta andare da lei: avevo in programma un appuntamento con il mio materasso e il mio libro preferito ma la voglia di starle sempre vicina era tanta, non volevo perderla.
Purtroppo era una donna molto vecchia e la sua ora stava per arrivare, io e lei siamo sempre state insieme, era una donna molto dolce, allegra e saggia.
Delle poche cose positive di me ho preso il suo carattere.

Ero figlia unica e i miei genitori erano sempre impegnati al lavoro per questo motivo rimanevo spesso molto tempo in casa da sola.
Quando non avevo voglia di sentirmi più sola di quel che già ero andavo in ospedale da mia nonna.

Quinto piano, terza porta a sinistra.

Lo ricordo come se fosse ieri l'ultima volta che la vidi:
Mi raccontò, con grande serenità in volto, di una strana leggenda che narrava di fatti strani avvenuti in questo paese: Diceva che "Northway Village"che era posizionato nel punto più estremo di tre cinta di mura chiamate "Wall Maria", "Wall Rose" e "Wall Sina". Northway Village era il paese più soggetto a dei strani attacchi da parte di figure molto alte e brutte, mi raccontava che i nostri antenati, per sopravvivere hai loro attacchi, attaccavano a loro volta quelle bestie enormi, fatti di vapore che non avevano un filo di cervello, (se non per scovare gli esseri umani anche nei nascondigli ben elaborati).
Mi raccontò che il simbolo delle ali blu in primo piano e bianche e le spade incrociate tra loro in secondo su una base verde scuro della nostra bandiera erano due dimboli che si usavano nel 1800 per raffigurare a quale corpo militare facessi parte e che a causa di una guerra, le mura furono abbattute e la popolazione fu divisa in diversi paesi.

Il suo ultimo desiderio me lo disse guardandomi negli occhi: aveva le pupille molto dilatate e il suo volto rugoso, lucido e magro rifletteva, di poco, i raggi solari e freddi di quel giorno di Novembre.

Fu proprio lei a chiedermi di andare in biblioteca a cercare informazioni su questa leggenda che rappresentava la bandiera del nostro paese: "Northway Village."

Non mi decisi subito a farlo, ero convinta che fosse solo una leggenda!
Se non fosse stato per il mio senso di colpa verso il pensiero che avrei deluso per sempre lo spirito di mia nonna se non avessi esaurito il suo desiderio, non avrei avuto il coraggio di recarmi in biblioteca.

Come non detto: dopo alcune settimane ci rflettei su e decisi che un salto in biblioteca non mi avrebbe fatto male, dopotutto dovevo anche ritirare alcuni libri che avevo ordinato...
Avevo intenzione di leggerli in compagnia della mia nonnina, però destino volle che il 16 Novembre alle ore 14:44 la mia cara nonna chiuse gli occhi per sempre.

La mia voglia di andare in biblioteca si fece più forte quando in una mattina di Dicembre con il cielo grigio e le nuvole cariche di neve, ero appoggiata comodamente e caldamente sul mio divano davanti al camino, in pigiama a leggere un articolo di giornale che parlava di un ritrovamento incredibile sulla "Snow Valley".
L'articolo raffigurava uno strambo meccanismo, sembrava di ferro. Ma non ne ero sicura.

"OGGETTO RINVENUTO DURANTE DEGLI SCAVI NELLA SNOW VALLEY!

Questa mattina è stato ritrovato uno strano oggetto metallico con un particolare meccanismo d'azione, sembrerebbe essere appartenuto a non più di 220 anni fa, l'oggetto ritrovato può essere fonte di ispirazione per molte leggende oppure è un reperto archeologico che raffigura una parte di storia dei nostri antenati?
La domanda che tutti i paesani di Nothway Village si pongono è: 'come ci è arrivato qui?' "

Lessi le ultime righe dell' articolo in modo molto confuso...

" l'oggetto ritrovato può essere fonte di ispirazione per molte leggende oppure è un reperto archeologico che raffigura una parte di storia dei nostri antenati?

Gli archeologi, sono ora al lavoro per saperne di più."

Che nessuno sapeva della leggenda che raffigurava la nostra bandiera?
Perché nessuno si era mai chiesto il motivo per cui su quel pezzo rettangolare e di cotone ci fossero delle ali blu e bianche e delle spade incrociate fra di loro?
E sopratutto... Qualcuno si era mai chiesto la storia che ci fosse dietro quel simbolo?

Possibile che in quel paese fossero tutti così imbecilli?

A quanto pare si.

La curiosità molto spesso uccide e io avevo solo voglia di uccidere quella curiosità, perciò decisi che era tempo di andare in biblioteca.

Mi alzai dal divano posto vicino al caminetto accesso e mi recai in camera per cambiarmi e mettere dei vestititi per uscire.
Mi misi una felpa larghissima color bianco e dei pantaloni della tuta grigio freddo e leggermente larghi con la caviglia ristretta, presi dalla scarpiera in camera i miei anfibi neri, li misi e mi sistemati i capelli ricci e lunghi in modo decente e mi avviai per uscire dalla stanza.
Mi fermai per guardarmi nell' enorme specchio collocato su una parete della camera.

Ero molto magra, bassa ma con i lineamenti del viso delicati. il nasino e le guance tonde e morbide erano coperti da lentiggini molto scure, i miei capelli ricci e C/C andavano a solleticare quella parte del corpo su cui poggiavano, i miei occhi C/O andavano ad abbinarsi perfettamente con i capelli e il mio nasino piccolo e con l'estremità leggermente all' insù faceva diventare tutto molto più delicato.
Odiavo guardarmi allo specchio. E soprattutto: era importante che io evitassi di guardarmi nello specchio APPENA SVEGLIA.
Assomiglio molto a mia madre e la cosa mi dava fastidio... diciamo che con lei non vado molto d'accordo poiché siamo due persone completamente diverse come carattere e anche a causa di vari diverbi che mi hanno fatto ricredere su molte cose, per questo motivo sono cresciuta con mio padre e mia nonna..

Decisi di avviarmi in biblioteca, scesi di nuovo nella sala principale tra il soggiorno e la cucina e presi il mio giaccone, misi le mie fedelissime Nike bianche e basse e mi iniziai ad incamminare verso la biblioteca. La strada da fare non era poca perché la mia destinazione era in centro paese e il paese non era piccolo e sopratutto non era in pianura.

Io vivevo sul picco della montagna e del villaggio, mia madre era sindaco della città e ha migliorato molte cose da quando il vecchio sindaco ha messo a soqquadro scuole ed edifici vari, mio padre invece era un architetto, molte delle case che occupavano lo spazio del paese erano state ristrutturate da lui essendo molto vecchie.

Arrivata in biblioteca mi recai nel reparto dedicato a "Miti e Leggende"

Ci volle un po' per arrivarci dato che è una biblioteca molto grande e vecchia. Racchiude più di 776193 libri e ha due piani pieni di scaffali, raggiungibili con delle scale normali e scale attaccati ai margini della libreria.

Arrivata al reparto giusto passai il dito indice tra varie lettere e parole, arrivando finalmente a un libro molto grande e spesso con il titolo motto promettente:

"Miti e leggende di Northway"

Aprendolo e iniziando a leggere il sommario trovai quasi alla fine dell' elenco quello che cercavo:

"Il segreto di Northway"

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~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora