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Aveva ancora la mano sulla mia schiena stretta.
Ero rossa in viso, ma sempre spaventata.

"Erwin" era un bell'uomo.
Aveva i capelli biondi, più lunghi da un lato e più corti da un altro, scompigliati, e tirati leggermente indietro.
La testa alla base era rasata, ma non troppo, aveva un naso lungo e sottile leggermente all'insù, la mascella era molto marchiata e gli zigomi erano perfetti, gli occhi grandi e leggermente a mandorla erano azzurri cristallini con una nota di blu qua e là.
Il fisico dava a "Erwin" l'impressione di essere molto muscoloso.
Portava una strana attrezzatura, che fosse "l'attrezzatura per il movimento tridimensionale?"
Aveva il torace e le gambe circondate da cinture di pelle, sembrava legato come un salame...

Continuava a guardarmi negli occhi... La situazione era molto fraintendibile e mi metteva a disagio, impallidii quando un rumore di fili metallici si sentiva arrivare da tutte le direzioni, Erwin mi tirò verso di lui per poter riuscire ad appoggiare il piede sinistro sul tronco.

-"ERWIN, MA INSOMMA! SEI IL COMANDANTE DELLA LEGIONE ESPLORATIVA! HAI ORDINATO LA RITIRATA DOBBIAMO ANDA-"

La ragazza si fermò quando mi vide, si fermò molto lontano da noi.
Era attaccata da qualche parte con entrambi i fili che spuntavano da una strana attrezzatura di ferro.... Era sospesa in aria.

-"che ci fa fuori dalle mura senza attrezzatura per il movimento tridimensionale?" -

Chiese con un sorriso inquietante sulla bocca. Iniziai a tremare.
A quanto pare Erwin se ne accorse e si voltò verso la ragazza in lontananza.

"- Hanji, voglio portarla con noi: vorrei saperne di più -"

Disse mentre poi si rivoltava per guardarmi nei miei occhi C/C. Per un attimo giurai di essermi persa nei suoi occhi, così limpidi e cristallini che avrei voluto tuffarmici dentro e poi uscirci senza fare rumore, così che non se ne accorgesse nemmeno della mia presenza. Avrei voluto dire qualcosa ma dalla mia bocca non uscì nessun rumore o verso, non dissi niente...
Mi trovavo a disagio, nessuno mi aveva mai guardata come ha fatto lui...
Non sapevo più cosa dire, avevo perso, con un solo sguardo, tutte le parole.

"- N-niente -"

Sussurrai di nuovo, lui mi sorrise dolcemente e disse:

-"tieniti forte, sarà un viaggio un po' movimentato...posso?" -

Porse le mani verso di me e io incurante di quel che stesse per fare annuii guardandolo negli occhi con le guance rosse.

Iniziava a fare freddo, effettivamente non sapevo che anno o giorno fosse.
Un brivido di freddo prevalse il mio corpo.

Mi sentii sollevare e per paura chiusi gli occhi, subito dopo sentii un tepore piacevole cullare il mio corpo .

Quando li riapri stavo volando per aria in braccio a Erwin. Lottai contro me stessa per non guardare in basso: soffrivo molto di vertigini.

-"Mangi? Sei più leggera di una piuma... "-

Disse ridacchiando leggermente.

Io annuii.
Effettivamente era anche vero che spesso non mangiavo molto, a volte a casa litigavo molto pesantemente con mia madre, o Samantha, dato che per me non era nemmeno considerabile "madre", e molto spesso mi richiudevo in camera mia per ore, a volte anche giorni, e anche se portavano da mangiare non mangiavo per sensi di colpa o per rimorso, rimorso per cosa? che poi lei era la prima a prendersela sempre con me picchiandomi quando era ubriaca e, attenzione, quando non c'era a casa mio padre.

Dopo varie oscillazioni in aria raggiungemmo la ragazza che era sospesa in aria.
Ora che la vedevo meglio riuscivo a vedere anche i minimi particolari del suo volto.

~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Where stories live. Discover now