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Passarono i giorni ed arrivò presto il giorno della spedizione.
Nei giorni precedenti mi allenarono al meglio, ovvio, non da poter uccidere un gigante da sola, ma le basi me le spiegarono al meglio.

"- mi raccomando, T/N stai vicino a me e non ti staccare dal mio cavallo. -"

Mi disse prendendomi le spalle.
Eravamo ancora a casa e mi sentivo davvero a disagio.

"- stai tranquillo Erwin, davvero. -"

Stavo andando in bagno ma Erwin mi bloccò prendendomi per i fianchi e tirandomi verso di lui.

" - dico sul serio, T/N. Non sai cosa c'è l'ha fuori... Non voglio perderti.. -"

Disse guardandomi negl'occhi facendo combaciare i nostri corpi.

Lo guardai addolcita, era piegato verso il mio volto ed eravamo tanto vicini.
Avevo ancora in mano la giacca in pelle perciò per comodità decisi di metterla sulla mia spalla.
Gli afferrai il volto con le mani e iniziai a massaggiaglielo dolcemente sorridendo rassicurante.

"- Erwin, se starò vicino a te non mi succederà nulla... -"

Lui annuì un po' insicuro di se stesso.
Gli presi il volto e lo baciai.
Ero imbarazzata poiché era la prima volta che presi iniziativa.

Lui ricambiò molto tranquillo, mise le sue mani sui misi fianchi e mi fece girare di schiena.
Iniziò a raccoglierli i capelli in uno chignon gigante perché ho i capelli gonfi, però vabbe già il fatto che l'abbia fatto Erwin va benissimo.

"- grazie! -"

Dissi dandogli un bacio sulla guancia.

La spedizione iniziò, stavamo galoppando per le colline dalle foglie con sopra la brina ghiacciata, il vento mi ghiacciava il respiro e la pelle, l'umidità dell'ambiente rizza la pelle e l'odore di muschio fresco mi rilassata in modo innaturale.
Ero attaccata al cavallo di Erwin da ormai ore e quando ci raggiunse Hanji con il cadetto capimmo che era ora di cambiare rotta.

Lì ha pochi metri erano presenti molti giganti e era il momento perfetto per distrarre tutti.

"- Nanaba prendi il comando dell'operazione, vai avanti e non ti fermare-"

Disse Erwin quasi gridando.

"-ma... comandante... -"

"- NANABA, È UN ORDINE, ESEGUILO! -"

Questa volta gridò vermanete.
Non era arrabbiato, no, aveva solo un obbiettivo e voleva portarlo a termine.

Dopo che ebbero preso una via alternativa io, Hanji, Erwin e il cadetto ci dorigemmo verso il punto prestabilito.
Il cadetto ed Erwin si scambiaeono i vestiti, per tutto il tempo io e Hanji eravamo a perlustrare il posto per assicurarci che nessuno strasse vedendo l'operato del nostro piano.

"-allooora... -"

Iniziò Hanji il discorso.

"- tu e Erwin... -"

Saltai lontano da lei rossa in viso e con le mani davanti al mio volto.

"- LO SAPEVOOOO! -"

Urlò saltellando girando intorno a un tronco tagliato.

"- state insiemee-"

Continuò.
Se c'è una cosa che non sopporto sono le persone così, non capisco che cosa ci sia per essere così tanto entusiasta...

"- ti prego non urlare.. - "

Sussurrai io ritornando in me stessa.

"- T/N, è ora di andare... -"

Disse Erwin sconsolato. Mi girai per guardarlo e il ragazzo vicino a lui era tranquillissimo.

"vorrei avere la sua sicurezza"

Pensai tra me e me.

Erwin mi prese per mano causandomi un imminente rossore, Hanji si stava chiaramente trattenendo mentre Erwin lo faceva come se lo facesse da sempre, tranquillo e chiaramente imbarazzato anche lui...

Un gigante si avvicina velocemente a noi, i ragazzi erano tranquillissimi, fermi, con le braccia stese verso il basso e le gambe dritte.

Non tremava, non piangeva,
non scappava....
Chissà quale passato oscuro lo rendeva così impassibile alla morte...

Mi appesi al collo di Erwin che mi prese in braccio e azionò il movimento tridimensionale. Atterrammo su un ramo e dal momento in cui il gigante afferrò i ragazzi nascosti la faccia nel petto di Erwin, che senza esitare si voltò con me e mi abbracciò.

"- mi dispiace così tanto... -"

Dissi io quasi mettendomi a piangere.
Non ebbi il tempo di realizzare che il gagante aveva sputato metà corpo inferiore del ragazzo e inghiottito intera la ragazza che Hanji lo uccise tagliandogli il collo dalla parte posteriore.

"- è tutto finito... Andiamo.. -"

Questa volta non mi prese in braccio, non c'era nessun tipo di pericolo, quindi azionai il mio movimento tridimensionale.

Prendemmo il cavallo e iniziammo a galoppare verso le mura non troppo lontane da noi.

Una volta arrivati a casa del dott. Jaeger ci spiegò che saremmo dovuti andare in cantina, in quel punto era presente un portale che mi avrebbe riportato a casa.

Un attimo prima di entrarci presi per mano Erwin, stimola a la mia sicurezza in modo incredibile...

"- andiamo. -"

Stavamo per entrare quando il dottor Jaeger ci fermò.

Porse a Erwin dei vestiti: un maglione grigio tendente al nero e dei jeans neri.
Gli porse anche delle scarpe per un attimo ero convinta che i piedi di Erwin non sarebbero mai entrati in quelle scarpe.

Mise anche quelle.
Erano delle Nike alte e bianche.
Pensai che probabilmente il dottore era solo un ragazzo quando arrivò qua, e mi chiedevo cosa lo convinse a rimanere qua.
Il figlio?
La moglie?
Oppure era presente un passato oscuro e non voleva tornarci in nessun modo...

Evitai di pensarci. Realizzai che entrambi i ragazzi mi guardavano e mi girai di scatto subito, chiedendo scusa a Erwin.

Si cambiò, i vestiti gli stavano benissimo.

"- ti consiglio di vestirti pesantemente fa freddo lì... -"

Dissi.
Quando mi girai vidi che aveva su la camicia di prima e anche il maglione.

Salutammo il dottore, quella terra bellissima ma piena di pericoli, salutai con particolare malinconia quel meraviglioso profumo di muschio fresco, le montagne che ogni tanto al tramonto guardavo con Erwin e alla fine entrammo in quel portale magnetico.

....

~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Where stories live. Discover now