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Quando mi svegliai ero sul letto, con delle lenzuola pulite e Erwin accanto che mi coccolava il ventre.
Iniziavo a pensare che volesse dei bambini dalla sua continua mania di toccare il mio ventre. Iniziai a coccolare la sua mano, il sole picchiettava forte contro la cuccia del cucciolo addormentato a pancia in su e gli uccellini cinguettavano.

"- Erwin, dai su svegliati dobbiamo andare a prenderti i vestiti...-"
Dissi io baciandogli la fronte.

Si svegliò e mi baciò.

Ci alzammo e ci rivestimmo. Mi rivestii con gli stessi vestiti della mattina precedente e poi uscimmo. Il cane iniziò a tirare verso il sentiero nel bosco, la sua impazienza era quasi comicità, dopo che si calmò ci avviammo a casa.

Quando arrivammo presi dei soldi, lasciai il cane libero per casa e ovviamente iniziò a giocare con le scarpe da sport di papà. Papà era al computer, stava lavorando a un progetto per una casa, non voleva dirci nulla però...

"- dai andiamo teosro-"

Disse Erwin prendendomi per mano.

"- dove andate? -"

Chiese mio padre togliendosi gli occhiali e alzando gli occhi dal computer.

"-andiamo a fare delle compere-"

Dissi io prendendo le chiavi di casa, papà ci salutò e ancora per mano ci avviammo ai negozi.

"- come funziona esattamente? - "

Mi chiese mettendosi una mano nella mia tasca della felpa a zip.

"- tu scegli cosa ti piace di più e di adatto e poi si paga-"

Senza accorgermene andai a sbattere contro qualcuno e quasi caddi all'indietro se non fosse che Erwin mi prese al volo dai fianchi.

"- Oh! Scusami tanto non ti avevo vista sono così sbadato! - "

Alzai la testa e notai che era un ragazzo alto, capelli castano scuro e occhi verdi.

"Dottor. Jaeger?"

Pensai.

"- Mi chiamo Eren Jaeger e penso di averti già vista a scuola, giusto?-"

Mi chiese.

Lo riconobbi, era il bambino del dottor Jaeger!
Guardai Erwin in modo confuso, anche lui fissava il ragazzo in modo curioso e confuso.

"- ho qualcosa in faccia? -"

Disse Eren mentre si strofinava uno zigomo con la manica della giacca.

"- per me sei perfetto così come sei. -"

Disse una voce dietro di noi.

Guardai, totalmente bianca in volto, la figura bassa e muscolosa che aveva parlato.

" - Oh! LEVI! ti stavo aspettando, ora possiamo andare! Volete venire con noi al centro commerciale?-"

" - stavamo andando proprio lì. -"

Disse Erwin.

Mentre camminavano parlavamo molto apertamente e felicemente, anche Levi si univa alle discussioni e da come ci aveva detto Eren, per renderlo in giro, non era un tipo molto socievole. Durante la strada Erwin mi prese in disparte e, camminando più indietro rispetto agi due, ci scambiammo un dialogo piuttosto curioso.

"- T/N, non mi vorrai dire che ci hanno seguiti? -"

mi chiese Erwin, ragionando un po' arrivai ad una conclusione.

"- è possibile che siano degli antenati, Erwin da dove vieni tu è il 1894, quì siamo nel 2021, è probabile che Eren e Levi siano i loro rispettivi nonni o addirittura bisnonni, qui in questa epoca, credo come anche nella tua, è possibile dare al proprio figlio il nome del nonno o della nonna mentre non è possibile dargli il proprio nome, probabilmente i loro genitori, che probabilmente sono nipoti di Levi ed Eren hanno dei nomi diversi dai loro e per attenersi alla tradizione hanno deciso di dare hai loro figli i nomi dei loro nonni. -"

"- oh, capisco... -" mi baciò su una guancia.

Arrivammo al centrocommerciale e iniziammo a vagare un po' per i negozi.

Aiutai Erwin a scegliersi molti vestiti tra cui maglioni, camicie, pigiami, pantaloni della tuta corti, lunghi e dei jeans neri, chiari, normali e grigi.

"- tu non prendi niente T/N? -"

Chiese Eren vedendo che aiutavo Erwin a scegliere e non prendevo niente.

"- tranquillo Eren io ho già quello di cuoi ho bisogno, ero venuta qui sono per aiutare Erwin a mettere qualche vestito in più nell'armadio ahaha-"

Dopo aver deciso cosa tenere e cosa rimettere a posto andammo al negozio di elettronica e prendemmo un telefono, così avremmo potuto comunicare meglio. Poi andammo al supermercato a prendere del cibo da mangiare.

" - rimanete da noi a mangiare? - "

Chiese Erwin.
Loro annuirono senza problemi, a quel punto ci scambiamo i numeri di telefono la sera stessa avrei formattato il telefono di Erwin.

Eravamo in cassa a pagare e mentre eravamo in fila abbiamo organizzato la serata.
Levi e Eren sarebbero tornati a casa per lavarsi e io e Erwin saremmo tornati entrambi alle rispettive case.
Ci eravamo dati appuntamento per le 18:30 alla baita in campagna Levi ed Eren sarebbero venuti sotto casa mia così ci saremmo recati insieme alla baita il sentiero dietro casa mia era molto scuro e a volte, quando un lampione di fulmina a, diventava molto buio.

Tornai a casa, appena entrai Scooby mi fece le feste e quando mi piegai iniziò a leccarmi la faccia.

"- tesoro.... Sai oggi sono andato alla baita in campagna per mettere un po' a posto così magari per permettere a te e Erwin di avere un po' di privacy in un posto più pulito, ma a quanto pare già è pulito e già lo usate... -"

mentre diceva questa frase tirava fuori delle lenzuola.
Arrossì molto a quella scena, mi sentivo quasi in colpa ad avergli mentito.

Dalla mia bocca non spiccò una parola, fino a quando non fece vedere una macchia giallastra seguita da molte altre più piccole.

Arrossì di più.

" - papà... - "

Provai a dire. Ma fui interrotta.

"- T/N non sono arrabbiato, anzi sono felicissimo, ma questa macchia significa che non avete usato le protezioni, te le ho sempre raccomandate, se dovessi ammalarti io non me lo perdonerei mai. -"

Abbassai il volto e poi sentii un paio di braccia che mi avvolsero il corpo.

" - tesoro, e dire che da piccola eri così introversa, come stai crescendo... - "

Erano veramente pochi i momenti così intimi con mio padre, ne approfitto a lo abbracciati anche io.

"- potevi dirmelo che usavi la baita per questo genere di cose... -"

Mi stupii.

" - PAPÀ! ERWIN È IL PRIMO! - "

Dissi io slacciando l'abbraccio stupita.

"- stavo scherzando topolino! -"

Feci un sorrisone, mi piaceva questo rapporto con papà.

"- per questo motivo credo che tu ne abbia bisogno.-"

Rimasi incuriosita, ma poi quando tirò fuori una scatola di profilattici arrossì ancor di più.
Me li lanciò e io per un pelo li presi al volo.

Andai in camera, presi dei vestiti e li misi sul letto.
Poi andai al bagno e mi misi in doccia.

Mi lavai i capelli e appena finii, misi l'accappatoio bianco e mi asciugai.

....

~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Where stories live. Discover now