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Il pomeriggio mi svegliai ed Erwin non era con me nel letto. Essendo solo in reggiseno e mutande decisi di mettere su una maglia nera di Erwin che mi arrivava poco più su delle ginocchia. Mi alzai e la casa era vuota, pulita e senza nessun disastro in giro. Erwin era nella cucina intento a preparare della pasta al pomodoro.

"- ma buongiorno bella addormentata, dormito bene sul tuo amato principe azzurro? -"

chiese scherzando. Mi avvicinai a lui verso i fornelli e lo baciai dolcemente, gli presi le mani, intrecciai le mie dita con le sue e iniziai a far ballare le braccia avanti e indietro.

"- buongiorno anche a te -"

dissi io di rimando.

"- hai fame? -"

mi chiese quando si rivoltò verso i fornelli, la mia risposta fu la mia pancia che brontolava dalla fame.

"- d'accordo, ho capito ahaha-"

Mi sedetti alla tavola già apparecchiata e aspettai anche Erwin che da lì a poco servì i piatti stracolmi di pasta.

"- possiamo riprendere il discorso di ieri sera? -"

Mi chiese prendendomi la mano che stava per afferrare la forchetta.

"- ok -"

Dissi.

"- pensi che potrebbe funzionare? -"

Mi chiese e io annuii. Lui sorrise di rimando e finimmo di mangiare.

"- vorrei che fosse per caso, non che fosse programmato...-"

Dissi io mettendo le stoviglie nella lavastoviglie, Erwin, visibilmente addolcito, mi abbracciò da dietro mentre risciacquavo un piatto pieno di pomodoro.

"- certo...-"

disse provocante.

Lui al pomeriggio andò al lavoro e io mi misi a studiare, passai tutto il pomeriggio così, la sera però accesi l'Xbox One S e misi dentro il gioco di Kingdom Hearts III. Negli ultimi giorni in cui nonna non stava bene, e prima che dovesse andare all'ospedale, volevo passare molto più tempo con lei, così mi chiese di giocare a qualcosa e io le insegnai a giocare a Kingdom Hearts III. Creai un nuovo salvataggio siccome non volevo eliminare quello di mia nonna e non volevo continuarlo. Giocai per tutto il pomeriggio e finii il mondo antico di ercole. Sentii la porta aprirsi e spensi tutto. Quando mi baciò mi lasciai andare, l'occhio iniziava a bruciare e mi squillò il telefono.

"- ponto? -"

Risposi.

"- ciao T/N! sono il dottore, domani hai la possibilità di venire in ospedale? ti togliamo i punti domani. -"

Dopo aver deciso l'ora riattaccai, chiesi ad Erwin se avrebbe potuto accompagnarmi e accetto dato che il giorno dopo essendo sabato avrebbe lavorato fino alle 16:00 e l'appuntamento era alle 17:45. Mangiammo della carne alla griglia.

Mi stesi sul letto con le gambe divaricate e le braccia stese, Erwin si mise con la testa sul mio ventre e iniziò a baciarlo, mi faceva il solletico. continuò per vari minuti salendo sempre di più fino ad arrivare alla mia bocca. Con una mano giocherellava con le mie mutande e piano piano me le sfilava.

Io lo aiutavo per sfilarsi i suoi vestiti e non si preoccupò nemmeno di togliermi la maglietta che ricominciò a stuzzicare la mia intimità con la sua.

Gli persi le mani che mi tenevano i fianchi e lo guardai. Sapevo dove voleva arrivare e anche io avrei voluto così lo lasciai fare e, come la nostra prima volta, entrò in me. Spingeva e spingeva fino a che non venne, dentro di me. Uno strillo venne fuori dalla mia bocca. Sentirlo dentro era stano, mi riempiva ancora, ancora e ancora. Dopo qualche minuto che si assicurò di non sporcare niente uscì da me e velocemente mi portò in bagno. Facemmo un bagno e poi ci mettemmo a dormire sul letto, mentre con la coperta ci copriva e le sua mani sul mio ventre. Le gambe mi facevano male, era andato più duro del solito e, non che dispiaceva, mi addormentai con lui che mi teneva caldo al ventre e lo coccolava. Ero certa che volesse dei bambini da un po' e quindi decisi di accontentare sia lui che mio padre.

...

~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Where stories live. Discover now