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Mi svegliai di soprassalto, ma la testa di Erwin mi impedì di fare qualsiasi movimento.

Sbattei una costola contro di lui e lo svegliai per sbaglio.

"- scusa! È che ho fatto uno strano sogno e mi sono svegliata di soprassalto... -"

Dissi appoggiando una mano sul suo volto assonnato mentre mi ristendevo lentamente.

Passai il pollice sui suoi zigomi notai che erano presenti delle leggere occhiaie viola.

Il sole risplendeva dalla finestra soprastante e illuminava gli occhi di Erwin leggermente arrossati.

Iniziai a grattare un po' con le unghie la sua testa, lui di tutta risposta mi schioccò un bacio sul ventre leggermente scoperto.

Arrossì violentemente e buttai Erwin giù dal letto coprendomi di tutta fretta.

"- AHAHAHAH-"

Presa un po' dalla rabbia gli tirai un cuscino in faccia, anche se questo fece scatenare una risata più sonora da parte sua.

"- Non ti devi imbarazzante, T/N, ahahha -"

E invece no e lo sapevamo entrambi.

"- bakaaa-"

Dissi io coprendomi con le coperte fino alle orecchie.

"- dai su, devo portarti a fare una passeggiata, no? -"

Disse rialzandosi dal pavimento.

La sua figura era molto scura poiché era in contro luce e vicino alla finestra.

Mi alzai anche io e seguii Erwin in cucina.

"- sai che ore sono? -"

Dissi io sedendomi su una sedia.

Lui mentre si sedeva guardava fuori dalla finestra della cucina e poi si girò verso di me.

"- non saranno nemmeno le sette di sera... -"

"Abbiamo dormito così tanto?"

"-non ho mai dormito così bene in vita mia! -"

Disse sriracchiandosi la schiena è sbadigliando lievemente.

Le occhiaie sotto i suoi occhi erano quasi del tutto scomparse e dovevo convincere me stessa a non fissarlo per troppo tempo, altrimenti si sarebbe fatto idee strane su di me.

" - cosa vorresti mangiare dopo? -"

Disse lui appoggiando i gomiti al tavolo.

"- non so.... -"

Dissi io appoggiando le mie mani chiuse a punto sulle mie ginocchia. Ero visibilmente tesa...

"- possiamo fare del ragù! -"

Dissi io abbassando lo sguardo completamente rossa in viso.

"- cos'è? -"

Chiese confuso.

"- del macinato di carne con dentro carote, cipolle, sedano, pomodoro e latte! -"

Dissi io mordendomi il labbro.

"-....-"

Alzai lo sguardo e incrociati i miei occhi con i suoi.

Deviai lo sguardo quasi subito, ancora imbarazzata per prima....

"-..... Mh..... - "

" Sembra riflettere su qualcosa di importante... "

Pensai.

" - Ok, andiamo a cambiarci poi dopo la passeggiata compriamo le cose per fare il 'ragù' -"

Disse alzondisi dalla sedia.

Si cambiò prima lui e poi arrivò il mio turno.

Questa volta sul letto non trovai la mia felpa ma trovai una maglia nera, non proprio leggera, con dei pantaloni altrettanto neri e non troppo leggeri anche quelli.

Mi andava tutto troppo grande e mi imbarazzava perché davo l'idea di essere molto più bassa e magra di quel che ero...

Uscii e appena Erwin mi vide si mise a ridere.

Era seduto sul divanetto in soggiorno e stava leggendo un articolo di giornale.

"- che c'è da ridere? -"

Dissi io offendendomi un po'...

"- niente, sei adorabile... -"

Disse venendo verso di me, mi prese per la vita e mi sollevò alla sua altezza.

Mi guardava negl'occhi molto convinto e mi baciò...ancora.

Arrossì molto, ma non per imbarazzo ma perché ogni volta che mi baciava non sapevo come reagire non avendo mai baciato nessuno, si ero imbarazzata.

Mi si le mie mani sulle sue che mi tenevano salda per evitare di cadere, iniziai a massaggiare dandogli segno che volevo scendere e capendo il messaggio che volevo trasmettergli mi rimise giù e dopo svariati minuti di imbarazzo uscimmo.

Il tramonto faceva risplendere la base militare molto più rispetto all'ultima volta che uscì da casa di Erwin.

Mi portò al di fuori del Wall Rose, non troppo lontano. Il rumore metallico che faceva il suo movimento tridimensionale era quasi rilassante.

Lo prese per prevenire un qualsiasi attacco da parte di un gigante o più.

Mi portò su un colle, non troppo ripido, pieno di fiorellini ed erbette. Ci sedemmo, io mi sedetti tra le sue gambe e lui avvolse con delicatezza le sue braccia attorno al mio busto.

Fu un momento magico: eravamo davanti alle due montagne e il sole calava lentamente. Quando l'ultimo raggio di sole illuminò i nostri volti erano passati un po' di minuti. Mi resi conto di essere nella stessa posizione solo quando Erwin mi tirò su e mi fece girare totalmente verso di lui. Ero accavallata sulle sue cosce. Erwin mi coccolava i fianchi in modo regolare e ritmico. Io lo guardavo negl'occhi che teneva leggermente chiusi. Inclinò il viso verso il mio e ancora una volta potei assaporare le sue labbra sulle mie. Erano così morbide e carnose e ogni volta che toccavano le mie mi sembrava di sognare.

Probabilmente dal peso o dalla fatica Erwin si sdraiò tenendo sempre le mani sui miei fianchi.
Io per raggiungerlo scalai un po' verso l'alto, non ci stcacammo ancora.

Sentii che arrivai in un punto sensibile.

Mi staccati un attimo e voltai lo sguardo altrove.

Erwin non mi in citava nemmeno ad andare avanti.

Comprendeva perfettamente il mio stato d'animo in quel momento, per quanto io possa continuare ad ammettere che non mi piacesse, in realtà sapevamo entrambi che ci desideravamo l'uno all'altra.

Appena vedemmo che si stava facendo buio tornammo all'interno delle mura, andiamo a comprare al mercato tutto quello che ci serviva e siamo tornati a casa.
Probabilmente presi dalla lussuria quella notte fu molto hot, piena di baci, coccole a molto altro.
Fu proprio quella sera a farmi aprire meglio gli occhi alla magnificenza di quel che mi era capitato.

....

~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora