Turn up the bright lights || ChanBaek

Capitolo 8a: Legato, stirato e costretto a guardare.

Capitolo 8a: Legato, stirato e costretto a guardare.

Si ritirarono nella camera privata che Sarang aveva riservato per Baekhyun - e più recentemente, Chanyeol. Sarang prese il comando ordinando a Baekhyun di salire sul letto mentre lui coccolava Chanyeol.

"Cosa fare con te?" rifletté, dandogli un'occhiata. "Aha! Lo so! Starling, il divaricatore! Dov'è?"

Baekhyun scese giù dal letto e scavò in un piccolo mucchio all'angolo. Mentre era indaffarato, Sarang sistemò le stringhe di pelle attorno ai polsi di Chanyeol, lasciando scendere alcune delle corde fissate al soffitto ed allacciandole agli anelli sui polsini. Quando tirò le corde in una certa maniera e le annodò, Chanyeol si ritrovò con le braccia sospese sopra la propria testa, corpo tirato e teso. Quando Baekhyun recuperò il 'divaricatore' - non sapeva cosa fosse, e non riusciva a vedere cosa stessero facendo dietro di lui - Sarang si inginocchiò ai suoi piedi, chiudendo le stringhe anche attorno alle sue caviglie.

"Allarga le gambe." ordinò Sarang, dando qualche pacca al suo polpaccio. Chanyeol obbedì meglio che poté, ma Sarang non fu soddisfatto. "Di più." disse, e poi di nuovo. "Di più!" Perdendo la pazienza, afferrò una delle caviglie di Chanyeol e la strattonò, rischiando di fargli perdere l'equilibrio. Le corde attaccate ai suoi polsini trattennero il suo peso ed il ragazzo ciondolò leggermente per qualche momento. La seconda stringa della barra andò sull'altra caviglia, e Chanyeol realizzò che con quella barra tra le gambe, non sarebbe riuscito a chiuderle. Si sentì oscenamente aperto, e provò a non immaginare cosa avrebbero potuto fare mentre lui era così impotente. Un gran desiderio scorse all'interno delle sue vene, e la sua virilità pulsò contro il confine dei suoi jeans.

Sarang fece un passo indietro per ammirare la sua opera, facendo avvicinare Baekhyun a sé. "Non è adorabile, Starling?"

Baekhyun lo osservò, visibilmente a metà strada tra l'eccitazione e lo sbigottimento. "Sì, lo è." disse infine. "Credo di sapere perché sei così affezionato a queste cose" aggiunse, e tornò al letto. Chanyeol, costretto a guardare immobile, si lamentò impotentemente.

"Ancora una cosa." disse Sarang sovrappensiero. Frugò all'interno del mobile e spacchettò qualcosa ricoperta di plastica. Quando si avvicinò di nuovo a Chanyeol, scoprì che quel nuovo giocattolo era costituito da una pallina di gomma attaccata a delle stringhe. Chanyeol lo osservò, senza comprendere, per qualche momento. "Tu stai qui e fai silenzio." ordinò Sarang, e piazzò la palla nella sua bocca, chiudendo le stringhe dietro la sua testa. Era abbastanza piccola da non causare problemi alla respirazione, ma teneva immobile la sua lingua e realizzò di non riuscire a comporre neanche una parola. Un altro lamento sgattaiolò da dietro la gomma. Sarang, stuzzicandolo spietatamente, trascinò due dita sul suo petto, giocò con l'orlo dei jeans, e coppò una mano sul suo basso ventre attraverso gli indumenti prima di rilasciarlo ed allontanarsi. Quella leggera carezza lo mandò in fiamme, e Chanyeol osservò impotente Sarang iniziare a lavorare su Baekhyun.

Baekhyun, fino a quel momento, sembrava non riuscire a togliere gli occhi di dosso a Chanyeol. Stava visibilmente infastidendo Sarang, che lo colpì con uno schiaffo, ma lo sguardo di Baekhyun continuò a tornare su di lui.

"Dimenticati di lui, Starling." ordinò Sarang. Baekhyun riscosse leggermente evitando i suoi occhi, ma appena Chanyeol lo vide, ci vollero solo pochi secondi perché Baekhyun tornasse a guardarlo. Sarang tirò fuori una benda da qualche parte del letto, facendoli sospirare entrambi quando la sistemò attorno agli occhi di Baekhyun. Il respiro di Chanyeol era pesante attorno alla pallina, ma era al corrente della situazione e tentò di rimanere in silenzio mentre Sarang continuava a preparare Baekhyun. Si sentì privilegiato a poter osservare, anche se era stato privato della libertà di toccarsi ed essere toccato. Si dimenò lievemente, ma tra le corde che lo tenevano su per i polsi, e la barra tra le gambe, non riusciva ad ottenere la frizione che avrebbe desiderato.