Dove Minho e Jisung, due famosi e temuti assassini rivali, hanno in mente di uccidere la stessa vittima e scendono ad un interessante compromesso pur di accaparrarsi il cadavere.
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𝑨𝒍𝒍 𝒎𝒚 𝒕𝒓𝒐𝒖𝒃𝒍𝒆𝒔 𝒐𝒏 𝒂 𝒃𝒖𝒓𝒏𝒊𝒏𝒈 𝒑𝒊𝒍𝒆
𝑨𝒍�...
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la playlist su spoty di questa ff, non ricordo se ve l'avessi già messa o no ma eccola.
è molto gay.
Chapter 12:
《Quando avevi intenzione di dirmelo?》
La voce del maggiore era così roca e profonda che quasi tuonava, Jisung giurò di esserserla quasi fatta nei pantaloni.
Degluití, pensando a come rispondergli.
Avrebbe dovuto dirgli la verità e confessargli che aveva deciso di tenerglielo nascosto?
Si sarebbe arrabbiato eccome.
"Minho" e "arrabbiato" non promettevano bene nella stessa frase, per il semplice fatto che aveva qualche rotella fuori posto e che era un pazzo assassino con ossessioni per sangue e coltelli.
L'altra opzione poteva essere quella di mentirgli. Gli avrebbe detto che stava aspettando che la situazione si facesse più seria per avvertirlo, ma Minho non era mica scemo, avrebbe capito la sua scusa e si sarebbe arrabbiato ancora di più.
Non ebbe il tempo di ragionare che si trovó un coltellino ad un soffio dal suo collo.
《Parla o ti sgozzo.》 《Per quanto tempo avevi intenzione di tenermelo nascosto? Volemi sbattermi in galera e svignartela, ammettilo, è inutile che inventi scuse.》il viso del maggiore era di nuovo molto vicino a quello del minore, che sempre più nervoso aveva iniziato a sudare freddo.
Non gli piaceva affatto essere trattato così, non doveva abbassare la cresta nonostante l'effetto strano che il corvino gli procurava, e rispondergli a tono.
《Non siamo un duo. Non vedo perchè avrei dovuto aiutarti attervendoti della polizia.》sbuffò il biondo con un risolino compiaciuto.
《Di te non me ne può fregar di meno, siamo soltanto legati da Park Jinyoung e il suo patto, non sono obbligato a stare dalla tua parte. Non pensavi mica che fossi compagni?》continuó con tono alquanto fastidioso.
Sapeva che comportandosi così stava rischiando grosso, ma non si sarebbe mai mostrato inferiore davanti al suo più grande rivale.
Minho strinse i denti, le sue sopracciglia erano accigliate e la sua mascella era tagliente. I capelli gli cadevano delicatamente sulla fronte, facendo contrasto con il resto della sua espressione minacciosa.