Capitolo 9

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Darien guardava la porta che aveva difronte con il cuore che batteva a mille. Suo padre era poco più dieto di lui e stava scendendo le valigie dalla macchina, quelle che avevano potuto portare in aereo e tutte le loro altre cose dovevano già essere arrivate a casa da qualche giorno.

-ehi tutto bene?- chiese Erik al figlio vedendolo immobile davanti alla porta della loro casa.

-si- sussurrò Darien stringendo una delle fibbie dello zaino che aveva addosso.

-stai tranquillo anche se non li vedi da anni sono pure sempre la tua famiglia- gli disse l'uomo dandogli una pacca sulla spalla per poi prendere le chiavi di casa, che aveva sempre conservato, e aprire la porta entrando con le due valigie seguito dal figlio.

-siete arrivati- disse Sophy affacciandosi dalla porta della cucina e correndo subito a baciare il marito. quando aveva sentito il rumore delle chiavi aveva pensato fosse Alexis, ma si era completamente sbagliata.

-buongiorno amore- sussurrò Erik lasciando andare le valigie a terra mentre Darien si guardava intorno cercando qualche cosa diversa in quella casa, ma era tutto esattamente come lo aveva lasciato anni fa.

-come ti sei fatto grande- disse poi Sophy osservando il figlio prima di abbracciarlo stretto mentre Darien rispondeva felice all'abbraccio.

-dov'è Alexis?- chiese Erik guardandosi intorno.

-in università teoricamente- rispose la donna con un'alzata di spalle. -dovrebbe tornare per cena-

-io posso entrare in camera anche se non c'è lui?- chiese Darien. Avevano sempre avuto la camera in comune e il moro aveva paura di poter invadere l'area personale del fratello.

-certo che si! Gli ho detto di togliere la sua roba dalla tua parte, se c'è ancora qualcosa puoi spostarla tranquillamente- rispose Sophy osservando le valigie che i due avevano portato. -gli scatoloni con critto sopra il tuo nome li ho fatti portare in camera. Alexis non dovrebbe averli toccati, passa più tempo fuori che qui- continuò la donna.

Darien annuì e prendendo la sua valigia arrivò nella sua camera aprendo la porta leggermente titubante. Anche la stanza sembrava essere rimasta ferma nel tempo. Il letto del fratello era completamente sfatto come al solito mentre il suo era chiuso perfettamente. Era sempre stato molto più ordinato del gemello e la situazione della camera rispecchiava perfettamente la cosa. Solo che dal suo lato erano presenti tutti li scatoloni che nei giorni prima aveva preparato. Darien sospirò e poggiando la valigia a terra e il suo zaino sul letto iniziò ad aprire con un taglierino che aveva trovato sulla scrivania del fratello i primi scatoloni. Avrebbe iniziato a sistemare quelle cose e poi il resto.

Ci mise tutto il pomeriggio a sistemare la sua camera e una volta finito era oramai ora di cena. Il ragazzo non aveva minimamente voglia di cenare visto che aveva paura di incontrare il fratello dopo tantissimo tempo.

-Darien- disse Sophy entrando nella camera e sorridendo al figlio che era steso sul letto. -fra un po' arrivano le pizze-

-va bene- rispose il moro che si alzò dal letto e seguì la madre fino in cucina dove il padre stava mettendo le birre al tavolo.

-sai qualcosa di Alexis?- chiese Erik alla moglie.

-non mi dice mai dove va e quando ritorna, è uno spirito libero ultimamente. Nel caso non torni stasera la sua pizza ce la mangiamo domani noi- disse tranquillamente la donna ma le sue parole furono smentite dalla porta di casa che venne aperta proprio in quel momento.

-mamma cosa c'è per cena?- chiese Alexis entrando in cucina con lo sguardo sul telefono e quindi senza guardare in cucina e senza accorgersi della presenza del fratello e del padre.

Darien ne approfittò per osservarlo attentamente: sembrava leggermente più basso di lui e i suoi capelli arrivavano fino alle spalle mentre quelli di Darien erano abbastanza corti.

-pizza- rispose la donna incrociando le braccia al petto aspettando che il figlio alzasse la testa dal telefono cosa che fece nel sentire quella parola.

-in che senso pizza tu non...- e le sue parole morirono in bocca quando i suoi occhi incrociarono quelli identici di Darien.

-ciao- disse Darien mentre Alexis lo guardava senza dire una parola.

-dovevano tornare oggi?- chiese Alexis ignorando completamente il fratello e rivolgendosi alla madre.

-si, e te lo avevo pure detto- disse Sophy guardando male il figlio che sembrava non essere minimamente felice della cosa. Alexis rimase per un po' immobile poi uscì dalla cucina senza dire una parola.

-ALEXIS- gridò la donna. Sapeva perfettamente che Alexis era rimasto male quando Darien aveva deciso di andare a vivere con il padre ma non credeva si sarebbe comportato in quel modo una volta visto il gemello.

-lascia stare- disse Darien sospirando e sedendosi a quello che era stato il suo posto quando ancora viveva in quella casa.

-non lascio stare visto che è tuo fratello e anche se è arrabbiato con te deve mostrare un minimo di rispetto nei tuoi confronti- disse la donna decisa per poi uscire dalla cucina diretta verso la camera dei gemelli.

-sapevo non sarebbe andata per niente bene- sospirò Darien guardando in direzione del padre che era ancora in piedi con le braccia incrociate.

-è stato solo un momento. Vedrai che parlando risolverete tutto. Devi avere solo un po' di pazienza- disse Erik che stava per sedersi ma non lo fece visto che avevano appena suonato alla porta.

L'uomo ritornò poco dopo con quattro pizze che posò sul tavolo. -vado a chiamarli- e così Darien rimase da solo e sospirando prese il suo telefono. Non era ancora riuscito ad avvisare Noah che era arrivato e vedendo che il ragazzo non era online da molto, molto probabilmente stava studiando o con il suo ragazzo, fece una foto alle pizze e alle birre e gliela mandò prima di chiudere il telefono. Proprio in quel momento in cucina entrarono gli altri tre componenti della sua famiglia e Alexis si sedette al suo fianco senza però rivolgergli la parola o guardarlo.

-mangiamo questa pizza allora- disse Sophy lanciando un'occhiataccia ad Alexis che la ignorò bellamente iniziando a mangiare la sua pizza.

Eppure ti odiavoWhere stories live. Discover now