Capitolo 28

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Avevano spento entrambi la testa. Darien quando aveva deciso di baciare Morgan andando contro al suo cervello ma seguendo l'istinto, mentre Morgan era andato in tilt quando la lingua del moro era entrata con prepotenza nella sua bocca.

Si erano baciati per quelli che erano sembrati minuti interi prima che Morgan trascinasse il moro a casa sua buttandolo sul suo letto matrimoniale e continuando quello che Darien aveva inconsciamente iniziato. Il moro aveva intenzione solo di baciare Morgan, non di finirci nuovamente a letto anche se non gli era per niente dispiaciuto.

E ora Darien era disteso sotto le coperte del letto di Morgan appena sveglio mentre la sua testa non voleva smetterla di fare mille pensieri differenti. La sera prima era andato nuovamente a letto con il castano e aveva capito, per fortuna o sfortuna visto che doveva ancora capirlo, di non essersi preso una semplice cotta per il ragazzo come era successo con Helena. Era innamorato di Morgan. Si, forse era anche tropo presto parlare di una cosa del genere ma fin dal momento che lo aveva rivisto una volta ritornato in città non aveva staccato i suoi occhi dalla figura del castano. E poi Morgan baciava da dio.

Era fregato. Completamente fregato.

Il moro sentì qualcuno entrare nella camera da letto e aprì gli occhi guardando in direzione del castano che era entrato nella camera senza nemmeno degnarlo di uno sguardo per prendere la tracolla per andare a lavorare.

-ehi- disse Darien attirando l'attenzione del castano che lo guardò senza dire niente -perché non mi hai svegliato?- chiese Darien stiracchiandosi. Di certo avrebbe dormito di più se fosse stato a casa.

-è il tuo giorno libero a quanto ho capito. Ti lascio le chiavi e poi me le riporti- disse Morgan con un tono di voce incolore che fece aggrottare la fronte a Darien. Sembrava come se la sera prima non fosse successo niente.

-col cavolo. Mi vesto in due secondi e usciamo insieme. Non voglio avere responsabilità- disse Darien vestendosi velocemente. Non voleva far perdere tempo a Morgan visto che doveva andare a lavoro ma allo stesso tempo non voleva che Morgan gli lasciasse le chiavi. Lui perdeva di tutto e preferiva non essere responsabile di una cosa così importante.

Morgan non disse niente per il resto del tempo nemmeno quando i due si trovarono a fare la stessa strada verso il bar. E non parlò nemmeno quando Darien entrò nel locale insieme a lui. Ovviamente il locale era già aperto, qualche cliente c'era, anche se il turno di Morgan sarebbe iniziato di li a poco.

-fai colazione qui?- chiese curioso Morgan quando si mise dietro il bancone notando che Darien si era seduto perfettamente difronte a lui proprio come la sera prima e la cosa non gli piaceva per niente.

-certo. Un cappuccino e un cornetto al pistacchio- disse Darien osservando il castano. Stava aspettando che dicesse qualcosa, che parlasse di quello che era successo la sera prima anche se Morgan non sembrava per niente intenzionato a parlare dell'accaduto.

Morgan non disse niente e preparò velocemente la colazione a Darien sotto lo sguardo di disappunto del moro.

-non dici niente?- chiese alla fine Darien non riuscendo più a trattenersi.

-cosa dovrei dire?- chiese Morgan non capendo. Poteva permettersi di parlare con il moro visto che tutte le persone nel bar stavano mangiando e nessuno sembrava essere intenzionato ad entrare in quel momento.

-non lo so! Forse parlare di quello che è successo ieri. È la seconda volta che finiamo in quel modo e no, non è colpa dell'alcol- sbottò Darien addentando il cornetto e osservando attentamente il ragazzo che aveva difronte. Voleva avere una risposta seria e secca. Non potevano continuare in quel modo visto che non gli avrebbe per niente fatto bene. Almeno poteva sapere se la sua cotta sarebbe rimasta tale oppure doveva smettere di pensare a Morgan.

-non è niente Hirit, è solo sesso. Non devi dare senso a tutto- rispose acido Morgan. Voleva saperlo lui cosa fosse successo la sera prima! Era stato Darien a baciarlo, entrambe le volte, quindi doveva essere lui quello ad avere delle risposte.

-scusa se volevo capire cosa c'è tra noi. Sai un momento litighiamo e l'altro scopiamo. Non sembra normale come cosa- borbottò Darien finendo il cornetto e bevendo tutto in un sorso il caffè.

-senti sei tu quello che ha agito entrambe le volte io ti ho solo seguito. Sei tu quello che ha le risposte alle domande che stai facendo- disse scocciato Morgan -e ora gradirei poter lavorare in santa pace devo ancora sbollire la rabbia per ieri-

Darien guardò Morgan mordendosi il labbro inferiore. No, non aveva nessuna possibilità con Morgan e doveva farsene assolutamente una ragione.

-buon lavoro- disse Darien una volta aver pagato.

-grazie per la scopata, mi serviva per non commettere un omicidio- gli disse invece Morgan facendo malissimo al moro, più di quanto in realtà volesse. Il suo era un modo per difendersi perché per lui quello non era stato solo sesso. Aveva avuto la persona che gli era sempre piaciuta per due sere e quando quella mattina si era svegliato con il volto di Darien a due passi dal suo si era sento l'uomo più felice del mondo. Ma non era vero. Era tutto nella sua testa e lui non doveva farsi del male con dei sentimenti per niente ricambiati da parte di Darien. Era meglio troncare il prima possibile quel loro malsano rapporto che non portarlo avanti. Darien poteva anche divertirsi nel scopare con altri mentre cercava di conquistare la famosa Helena ma Morgan non voleva per niente essere in mezzo a quella questione.

Darien dal canto suo guardò il castano con uno sguardo che Morgan non riuscì minimamente a decifrare prima di uscire dal bar e lasciare Morgan al suo lavoro.

Ora doveva dire ad Alexis che le cose tra lui e Darien non sarebbero mai andate bene altrimenti il ragazzo avrebbe continuato a provare a farli mettere insieme: cosa che non sarebbe mai successa.

Eppure ti odiavoWhere stories live. Discover now