Capitolo 15

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BAMBINI, BAMBINI E ANCORA BAMBINI. SCOPRIRETE PRESTO PERCHE', LOL.

VOLEVO FARVI SAPERE CHE...RULLO DI TAMBURI....HO SOGNATO UN'ALTRA FANFICTION L'ALTRA SERA. OMG. NON SO SE L'AVEVO GIA' TETTO, IN CASO SCUSATE MA HO ALZHEIMER.

COMUNQUE NON E' SUL PARANORMALE MA LA TRAMA E' STUPENDA CIOE' POPRIO INTROVABILE SU WATTPAD. NON SO DA DOVE MI ESCANO FUORI QUESTI SOGNI...SOPRATTUTTO PERCHE' IL PROTAGONISTA E' LIAM. 

CREPO MALE.

TOXIC MI FA UNA PIPPA.

NO VABBE SCHERZO. SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA E COME SEMPRE...

BUONA LETTURA. XX

EVELYN

Era la terza nuvola dalla forma strana che avvistavo. Non avendo nient'altro da fare me ne stavo sul sedile con le gambe incrociate a cercare nuvole dalla forma anormale. La prima assomigliava a un pesce, uno di quelli che disegnano sempre i bambini, la seconda era rotonda...mi fece pensare a una palla..

La terza somigliava ad una capra...non mi spiegavo neanch'io perché una nuvola mi sembrasse una capra. Mia madre non aveva smesso di parlare al mio fianco, neanche quando le avevo detto di avere del leggero mal di testa. Non fece altro che parlarmi di Alex, delle chiamate di Kevin e di come si immaginasse il bambino. Io speravo solo che l'aereo atterrasse subito.

Chiusi gli occhi poggiandomi allo schienale del sedile. Cercavo di non pensare a Luke e al fatto che non mi avesse ancora contattata, l'aereo era partito presto perciò avevo provato a svegliare Luke per salutarlo, ma ricevetti solo mormorii. Erano ormai le undici del mattino e sapevo per certo che era sveglio e che se avesse voluto contattarmi lo avrebbe fatto già da tempo.

“Qualcosa non va?”

Mi girai sentendo mia madre parlare. Inarcai un sopracciglio notando la sua attenzione diretta finalmente verso me.

“Tutto okay, credo..”

Sospirò. “Senti..lo so che hai ancora difficoltà a parlarmi e che questo viaggio ti costa molto. Ma..per un solo giorno potresti cercare di non pensarci? Se non per me allora per Kevin..” mi guardò supplichevole. Credeva fossi a disagio per lei mentre in verità lo ero per Luke, ciò mi diede da pensare.

Mi misi più comoda sul sedile. “Non è per te...” sospirai. “..è per Luke.”

“Oh.” si mise una mano sul petto. “Grazie a Dio!”

La guardai male.

“Cioè...volevo dire..grazie a Dio non sei arrabbiata con me..” scosse la testa. “Parlami di Luke. Che succede?”

“Non mi ha ancora contattata..cioè doveva farlo...lui lo avrebbe fatto.” tentai di spiegare inutilmente. Per quanti sforzi facessi sembravo una di quelle ragazzine dipendenti dalla propria cotta e di certo io non volevo apparire in quel modo.

“Magari è impegnato e gli è passato di mente.”

“Si ma...vedi lui non è un tipo che si scorda di queste cose..”

Annuì. “Beh allora non so cos'abbia. Ma sono sicura che non è niente di che, forse sta' ancora dormendo.” rise mettendomi una mano sulla spalla per consolazione. Luke non stava dormendo e io sapevo benissimo quanto fosse mattiniero quel ragazzo. Tornai composta e mi girai verso il finestrino. Guardai il cielo azzurro e il panorama così piccolo scorrere sotto di me finché non trovai altre nuvole dalla forma strana.

Over Light 3 [Luke Hemmings]Where stories live. Discover now