Over Light 3 [Luke Hemmings]

Capitolo 21

  GUARDATE A CHE ORA MI TOCCA AGGIORNARE PUR DI RENDERVI FELICI. E SONO UN TIPO CHE DORME SEMPRE, EH. AMATEMI LOL.

COMUNQUE MI AVETE MANDATO MESSAGGI E RECENSIONI STUPENDE E IO NON VI RINGRAZIERO' MAI ABBASTANZA PER QUESTO. VOLEVO ANCHE DIRVI CHE SE IN CASO NON DOVESSI RIUSCIRE A PUBBLICARE OVER LIGHT CON L'EDITORE, PER CHI VOLESSE COMUNQUE IL LIBRO CARTACEO COME LO HO IO MI PUO' CONTATTARE E METTERO' IN VENDITA LE COPIE SU QUALCHE SITO. DEVO SOLO IMPARARE COME SI FA, RIDO. PERCHE' DAI AMMETTIAMOLO, IO CI SPERO UN CASINO MA PUO' ANCHE DARSI CHE LA STORIA FACCIA SCHIFO ALL'EDITORE E NON SE NE FARA' NULLA. DUNQUE PER CHI VOLESSE POI MI FACCIA SAPERE :)

BUONA LETTURA. XX

                                                             EVELYN

"C-cosa?" balbettai. Il mio sguardo era ancora incatenato al suo come se il legame fosse impossibile da spezzare. Avevo sentito bene? Luke voleva sposarmi? Ero un Lumos, l'udito mi andava più che bene...eppure mi chiesi ugualmente se stessi sognando o meno.

"Sposami, Evelyn." Sorrise.

Era vero, Luke mi aveva chiesto di sposarlo. Schiusi la bocca, il battito del mio cuore era a dir poco incontrollabile e mi sentii come se fossi potuta svenire da un momento all'altro. Ricordai il giorno in cui Luke mi disse di non potermi dare una famiglia, di non poter costruire un futuro con me. Mi spezzò il cuore sentire quelle parole e sapere che fu proprio lui a dirmele. Stavolta invece era davanti a me, col sorriso più bello, il volto illuminato dai raggi lunari e la sua risposta rimasta in sospeso. Era tutto così bello eppure tutto così fuori misura.

"Possiamo scendere?" chiesi deglutendo. Il suo sorriso svanì gradualmente e annuì guardandomi come se stesse cercando di capire i miei pensieri. Luke posò i piedi a terra e io scesi dai suoi non appena i suoi occhi tornarono normali. Mi girai dandogli la schiena e mi passai una mano fra i capelli toccandoli però bloccati. Mi ero dimenticata di avere la treccia.

"Se devo essere sincero non era la risposta che mi aspettavo."

Chiusi gli occhi sentendo con quanta tristezza avesse detto quella frase. Mi girai e lo guardai incrociando le braccia al petto.

"Sai già la risposta, Luke...il fatto è...perché ora? Perché non chiedermelo dopo la guerra?"

"E' questo che ti preoccupa?" fece un passo verso me.

"Preferirei che tu me lo avessi chiesto dopo, non ora solo perché non sai se potrai farlo poi." Gli feci più o meno lo stesso ragionamento un anno fa, quando due pelle-ossa entrarono in casa mia e Luke fu costretto a combatterli da solo. Disse di amarmi e io lo costrinsi a dirmelo quando sarebbe tornato da me. Era la stessa cosa. Si era deciso a fare un passo avanti, a darmi ciò che avevo sempre desiderato ma solo perché poi saremmo entrati sul campo di battaglia e nessuno avrebbe potuto assicurarci che saremmo stati di nuovo insieme usciti da li.

Luke fece una risata amara scuotendo la testa. "Non ci stavo pensando proprio, non ti ho chiesto di diventare mia moglie per quello." Si passò una mano fra i capelli.

"Si, ora che ci penso magari sarebbe una buona idea ma ti giuro che te l'ho chiesto perché ti amo, perché voglio sul serio farti mia per sempre."

Feci un piccolo sorriso e stavolta fui io a fare un passo verso lui. "Ma sono già tua, per sempre."

"No, non è la stessa cosa e tu sai che intendo." Si bagnò le labbra sospirando. "Non so come fartelo capire, io ti amo e voglio farti mia definitivamente. Pensavo a te prima, vestita di bianco con quello sguardo che mi manda completamente fuori di testa e non volevo più aspettare. Ti ho persa troppe volte e ora che ti ho ritrovata non voglio più aspettare o perdere altro tempo. E si forse hai ragione, sarebbe stato meglio chiedertelo dopo la guerra così ci saremmo impegnati entrambi per sopravvivere magari. Ma se adesso ci penso e penso a quel giorno so che non posso prevedere ciò che succederà e...non voglio morire sapendo di non averti fatto mia, di non averti dato realmente tutto me stesso. Me ne pentirei per il resto della vita." Deglutì senza annullare il contatto visivo.