Capitolo 18

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MA CHE BRAVA RAGAZZA CHE SONO CHE HO AGGIORNATO PRESTO. LOL.

VABBE' SONO SICURA CHE QUESTO A VOI NON FREGA...VOLETE SOLO IL CAPITOLO....RUFFIANE. SCHERZO AHAHH.

COME AL SOLITO SPERO CHE COMMENTIATE IN TANTI E CHE VI PIACCIA.


BUONA LETTURA. XX


                                                          EVELYN

"Non dovresti farlo, sei già allo stremo."

Afferrai un lembo della maglietta per asciugarmi il viso. "Ce la faccio."

Ashton posizionò le mani sul cemento per stendersi meglio guardandomi con aria scettica.

"Hai il fiatone e a stento ti reggi in piedi. Ti alleni senza sosta da due settimane."

Mi posizionai davanti uno dei tanti macigni presenti sul retro dello stadio. Dopo che fallì, tentarono di abbatterne le mura ma i lavori non vennero mai portati a termine lasciando così tutti quei grossi massi all'esterno del lato destro della struttura.

"Come stanno i ragazzi? Non li vedo da un po'." Cambiai discorso.

"Settimane." Mi corresse. "Sono preoccupati per te."

Mossi il collo da entrambi i lati facendo schioccare un po' di ossa. "Sto bene. Come sta andando al pub?"

"Magari puoi dirglielo di persona che stai bene e non cambiare sempre argomento."

Sbuffai girandomi. "Ash, devo allenarmi e tu lo sai."

"Ma ti stai allenando troppo, rischi di farti male così."

"Non mi succederà niente, ho detto che sto bene."

"Perché non ti prendi una pausa e vieni con me al pub? Suoniamo qualcosa e ci divertiamo."

Mi girai seccata fulminandolo con lo sguardo. "Ash!"

Ashton sbuffò distogliendo lo sguardo ma non disse più nulla. Chiusi gli occhi sospirando e mi voltai nuovamente verso i grandi massi di cemento per poi illuminare gli occhi pronta per l'allenamento.

"Non vorrei essere pesante ma..." alzai gli occhi al cielo maledicendolo mentalmente e li feci tornare normali.

"Cosa c'è?" mi girai a guardarlo con le mani sui fianchi.

"Mi pare che Jonathan voglia più allenamenti di levitazione."

"Li ho già fatti, Luke mi esaspera ogni mattina."

"Ti alleni col controllo mentale da ore. Io direi di fare una pausa, puoi fare un po' di giri per aria."

Sospirai pizzicandomi l'attaccatura del naso. Quanto potevo odiare Ashton nei momenti in cui insisteva su una cosa e non voleva mollare l'osso.

"Non ho bisogno di levitare, ho bisogno di controllare gli oggetti perché non sono migliorata affatto quindi devo riuscirci." Spiegai lentamente come se stessi parlando a un bambino.

Il biondino corrugò la fronte. "Mi pare che stessi andando bene l'ultima volta."

Abbassai lo sguardo tornando davanti ai macigni. "Jonathan mi fa allenare con oggetti troppo leggeri, bicchieri, carta, sedie. Non mi servirà a niente questo tipo di capacità se non sarò in grado di allontanare quei mostri."

Over Light 3 [Luke Hemmings]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora