Capitolo 19

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SE DEVO ESSERE SINCERA CI SONO RIMASTA UN PO' MALE, NELL'ULTIMO CAPITOLO AVETE COMMENTATO IN POCHI...TROPPO POCHI. MA LA COLPA E' ANCHE MIA, SONO STATA ASSENTE PARECCHIO TEMPO E SICURAMENTE HO PERSO UN PO' DI GENTE. SVENTURA A ME..

BUONA LETTURA. XX

EVELYN

Strinsi i capelli aggiustandomi la coda e mi posizionai davanti a uno dei cancelli che aprivano le gallerie per lo stadio. Intorno a noi tutti gli altri Lumos si allenarono duramente: tra lotta libera, arcieri e armi da fuoco sembrò di essere in Divergent.

"Concentrati."

Spostai lo sguardo su Luke che mi venne vicino munito di due occhi luminosi come fari.

"So che sei stanca, faremo subito." Prese un rametto ai piedi del cancello, lo guardò attentamente per poi alzare lo sguardo. "Promesso." Sorrise lasciandomi un bacio sulla guancia e si allontanò di qualche metro.

"Negli ultimi giorni sei migliorata tantissimo ma non sei ancora a tuo agio, quindi aumentiamo un po' il livello."

Annuii mettendo le mani sui fianchi. Non andavo pazza per le altezze, non soffrivo di vertigini ma mi incutevano abbastanza terrore. Non mi fidavo abbastanza di me stessa da riuscire a rimanere per aria per più di pochi minuti.

"Al tuo servizio." Scherzai guardandolo. Luke aveva ancora gli occhi illuminati quando mi guardò, alzò il braccio e fece levitare il rametto a quasi due metri sopra la mia testa.

"Prendilo."

Misi una mano sulla fronte per coprirmi gli occhi dal sole mentre guardai il rametto levitare su di me.

"Non è troppo in alto? Non sono mai andata oltre il metro."

"Da oggi si. Ringrazia Jonathan."

Alzai gli occhi al cielo e riabbassai lo sguardo. Presi un respiro profondo e iniziai col far diventare i miei occhi di un altro colore. Non appena sentii la pelle formicolare decisi di non perdere tempo e mi sollevai di qualche centimetro. I miei piedi smisero lentamente di toccare terra facendomi sentire sempre più leggera, era come essere nello spazio, dove ogni legge gravitazionale viene annullata. Stavo giocando con la fisica.

"Sei quasi al metro e mezzo." Mi avvisò. Alzai la testa guardando il rametto, sembrò ancora troppo lontano per i miei gusti. Mi concentrai e pensai alle parole di Luke la prima volta in cui mi insegnò a levitare.

"Non pensare a nulla, il segreto e quello di tenere in mente solo l'immagine del tuo obbiettivo. E' come camminare, non pensi ai tuoi piedi che si muovono ma solo al posto in cui devi andare."

Mi morsi il labbro e visualizzai nella mente l'immagine del rametto, lentamente iniziai a salire più in alto dove non ero mai stata prima se non con Luke. Salii di un altro metro ma iniziò a girarmi la testa. Chiusi gli occhi deglutendo e ignorai la sensazione di stordimento continuando a salire. La panoramica si fece più ampia, Luke divenne più piccolo e i ragazzi sembrarono allontanarsi. Afferrai il rametto e lo strinsi al petto per poi guardare Luke con un piccolo sorriso.

"Bravissima." Sorrise ampiamente. "Ora però ho bisogno che tu lo faccia levitare con la mente."

Corrugai la fronte. "Io non so se.."

"Sono sicuro che puoi farcela."

Sospirai e annuii prendendomi una manciata si secondi per prepararmi. A quasi due metri e mezzo da terra, guardai il pezzo di legno fra le mie mani e lo allungai davanti a me. Lo guardai attentamente e abbassai le braccia quando iniziò a levitare da solo.

Over Light 3 [Luke Hemmings]Where stories live. Discover now