Capitolo 8

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MA QUANTO MI PIACE APPARIRE QUANDO NESSUNO SE LO ASPETTA, LOL.

BEH, NON HO NEWS DA DARVI, SEMBRA IL GIORNO DEL GIUDIZIO.

BUONA LETTURA. XX

EVELYN



Mi fermai davanti la porta della camera con Luke alle mie spalle. Non sapevo perché mi avesse accompagnato fin li, sembrava una di quelle scene da film dove lui accompagna lei fino alla porta di casa...ma noi stavamo nella stessa casa..

Avrebbe potuto fermarsi in salotto o in qualche altra stanza invece era salito con me, aveva uno sguardo pensieroso e le mani in tasca.

La cena era stata tranquilla e piacevole, per un attimo mi ero imbarazzata guardando la piscina e ricordando cosa facemmo la prima volta, ma a parte battutine sconce e sorrisi maliziosi da parte di Luke non era successo granché. Era stato un vero e proprio appuntamento, senza momenti di disagio o erotici. Potevamo sembrare quasi persone normai.

"Grazie per la serata." sorrisi.

"Spero non sia l'ultima." fece un sorriso tirato. Perché si stava comportando in quel modo? Ripensai velocemente alla serata trascorsa cercando un errore da parte mia ma non riuscii a trovarne, non da farlo distaccare così.

"Qualcosa non va?"

Sospirò guardandomi. "So che le hai lette."

Sentii un peso posarsi sul mio petto in meno di un secondo. Non poteva riferirsi alle lettere, Lily le aveva rimesse a posto...l'avevo vista io stessa.

"Cosa ho letto?" chiesi.

"Le lettere Evelyn, le lettere." disse scocciato. Non poteva essere, mi aveva scoperta sul serio e non riuscivo neanche a pensare lucidamente da trovare una via di fuga o comunque una valida scusa.

"Quali lettere?" tentai la via dell'incoscienza.

Alzò gli occhi al cielo. "C'è un motivo se tengo alcuni fogli con le punte piegate e so che Lily è anche peggio."

Oh.

"Sei...sei arrabbiato?" abbassai lo sguardo sulle mie mani.

"No."

Lo rialzai corrugando leggermente la fronte. Lo vidi sfilarsi qualcosa dal retro dei jeans e subito dopo mi porse un libricino nero, un libricino nero molto familiare. Lo afferrai immediatamente.

"Ma come..?"

"Non so cosa stiano complottando quei due ma lo hanno fatto bene a quanto pare." sbuffò.

"L-lo hai letto?" balbettai. Sinceramente sperai di no, anche se mi sentii piuttosto in colpa. Io le sue lettere le avevo lette.

Scosse la testa. "Avevo in mente di leggerlo dopo stasera ma vorrei che sia tu a dirmi di farlo quando sarai pronta." continuò a guardarmi. "Tu le hai lette vero?" chiese.

Annuii sentendomi sempre più in colpa. "Mi dispiace, non volevo mancarti di rispetto. In realtà non stavo neanche pensando in quel momento."

Sospirò passandosi una mano fra i capelli. "Non fa niente..."

"Non ti da fastidio..?"

"In un certo senso si, ci sono scritte cose che avrei voluto non leggessi ma...alla fine erano per te, no?" si grattò la nuca.

Annuii abbassando lo sguardo sul diario. Non ero affatto sollevata dal fatto che non fosse arrabbiato, anzi forse alimentava il rimorso che stavo provando nei suoi confronti. Non volevo che leggesse quelle cose, però io lo avevo fatto con lui e forse aveva passato dei momenti anche più bui dei miei. Mi morsi il labbro mentre gli porsi nuovamente il diario. Luke corrugò la fronte guardando prima il diario e poi me.

Over Light 3 [Luke Hemmings]Where stories live. Discover now