𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐗𝐈

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Il giorno dopo Yeonjun e Eveline, ora finalmente riuniti, decidono di andare al fiume per passare del tempo assieme in mezzo alla natura, godendosi la fine della stagione primaverile.

Una volta arrivati stendono un'ampia coperta sull'erba e si posizionano sopra di essa tirando fuori dal cestino, portato dal ragazzo, una grande quantità di cibo "non c'era bisogno di portare tutta questa roba, hai già fatto troppo dandoci il pane"

"È il minimo che possa fare, a malapena riuscite a cacciare e non posso vederti in questo stato. Sei dimagrita molto negli ultimi giorni, hai bisogno di recuperare le forze perciò mangia quello che vuoi"

"Non so cosa dire"

"E allora non dire nulla" le dice il maggiore, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio "zitta e mangia" continua, porgendole una fragolina di bosco "dai so che la vuoi" continua allungando la mano verso la sua bocca.

"Non sono una bambina, so mangiare anche da sola" lo riprende la minore, strappando il frutto dalla sua mano per poi mangiarglielo davanti alla faccia.

"Cercavo solo di essere gentile" sussurra lui, fingendosi offeso.

"Non te la sarai presa spero"

"Forse un pochino" risponde lui, scoppiando in una risata.

"Stupido" ella gli dà uno schiaffo sulla spalla prima di diventare improvvisamente seria "secondo te un giorno riusciremo a stare insieme come le persone normali? Intendo senza vederci in segreto"

"Che discorsi sono, certo che ci riusciremo. Dobbiamo solo aspettare, ci vorrà del tempo ma sono sicuro che tutto si risolverà. Se fosse per me strangolerei Jung-su con le mie stesse mani, ma non posso farlo. Al momento non ho prove per poterlo incastrare, il suo ruolo gli permette di avere il totale controllo sull'esercito di cui alcuni soldati saranno sicuramente corrotti. Perciò ora non ho il potere di fare nulla, ma ti prometto che un giorno ti riprenderai quello che ti spetta ed io sarò lì a sostenerti, qualunque cosa accada. Ho deciso da che parte schierarmi ormai"

"Ti amo"

"Modestamente anche io mi amerei. Sai cosa sto per fare?" chiede il rosa, sporgendosi di poco verso di lei.

"Cosa?" risponde quest'ultima, avendo già intuito a cosa sta puntando. Lentamente si avvicina al viso della principessa fino a far sfiorare i loro nasi, le sue labbra morbide si stanno per congiungere con quelle della ragazza, ma un fruscio fra i cespugli attira la loro attenzione "cos'è stato?"

"Non lo so" risponde lui, afferrando lentamente la spada che aveva appoggiato dietro di sé "chiunque tu sia vieni fuori" ordina, puntando l'arma in direzione del rumore.

Dalle piante escono fuori alcuni dei bambini del villaggio e alla loro vista Yeonjun abbassa subito la lama, tirando un sospiro di sollievo.

"Marmocchi, che ci fate qui?" domanda la castana ai bimbi che piano piano si avvicinano.

"Signorina Isabel vi abbiamo visto assieme all'uomo cattivo che la scorsa volta ha picchiato Beomgyu e allora abbiamo deciso di seguirvi" confessa uno di loro, puntando il dito verso il soldato.

"L'uomo cattivo che ha picchiato Beomgyu?" ripete la minore, volgendo lo sguardo severo sul rosa che non riesce a sostenere il contatto visivo "devo sapere qualcosa?" chiede, incrociando le braccia mentre continua a fissarlo.

"In mia difesa posso dire che ha cominciato prima lui, non è colpa mia" si giustfica lui, alzando entrambe le braccia.

"Ecco perché quando mi sono svegliata era pieno di lividi, ma perché l'hai fatto?"

"Mi ha dato del codardo" ribatte il giovane abbassando lo sguardo.

"Tra tutti e due non so chi sia peggio, vi comportate da immaturi. È inutile pensare al passato, l'importante è che tu non lo faccia mai più. L'altro mi sentirà più tardi"

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Where stories live. Discover now