𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐗𝐕

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Una luce abbagliante mi costringe a sbattere le palpebre ripetutamente per cercare di adattare la vista che fino a quel momento era stata avvolta dall'oscurità, lentamente riesco ad abituarmi al bagliore dei raggi caldi del sole che passano attraverso le finestre.

Una volta messo a fuoco l'ambiente circostante, mi guardo intorno disorientata. Ho sperato fino all'ultimo che si trattasse solo di un incubo, ma non appena il mio sguardo si posiziona sul corpo ancora incosciente del mio amico, le speranze si dissolvono nel giro di un attimo.

Le nostre mani sono ancora unite, esse sono legate da una forza inspiegabile più potente di ogni altra cosa. La voce dell'anziano mi riporta bruscamente alla realtà "sei sveglia?"

Ancora dolorante a causa della posizione scomoda, mi volto verso di lui "per quanto ho dormito?"

Egli procede a passo spedito verso il mobile della cucina iniziando a tirare fuori dagli sportelli medicinali e bende "è quasi ora di pranzo"

"Santo cielo è tardissimo!"

"Non ti preoccupare, sei rimasta sveglia fino a tardi perciò hai fatto bene a riposare"

"Che stai facendo?" chiedo, incuriosita dalla moltitudine di barattoli presenti all'angolo del tavolo.

"Devo medicarlo e cambiargli le bende, sta perdendo molto sangue"

"Perché non lo mettiamo sul letto? Starebbe più comodo"

"Spostarlo in questo caso comporterebbe a una perdita maggiore di fluidi, meglio lasciarlo qui finché non si sveglierà"

"Se si sveglierà" ripeto, con lo sguardo fisso sul pavimento. Entrambi rimaniamo in silenzio senza dire nulla e nella piccola stanza incombe la quiete, da essa traspare preoccupazione e incertezza su quella che sarà la sorte del giovane.

𑁍

Le successive settimane sono state un vero e proprio incubo e tutt'ora la situazione rimane invariata. Non ho idea di quanto tempo sia passato, so solo che Beomgyu non ha ripreso conoscenza e il desiderio di rivedere i suoi occhi vispi e pieni di vita sta man mano svanendo diventando illusione.

Tutti al villaggio si sono impegnati per raccogliere il necessario per tenerlo in vita e anche Yeonjun si è unito a loro cercando di rendersi utile in ogni modo possibile. Mi rendo conto di rivolgergli poche attenzioni, ma la paura mi sta divorando rendendomi incapace di sorridere.

Mi ritrovo di fianco al mio amico, ormai è diventato un posto fisso. Più lo osservo e più la voglia di vivere in me si affievolisce, non riesco proprio a vederlo così. Ad interrompere i miei pensieri sono due mani che si appoggiano delicatamente sulle spalle e una voce fin troppo familiare che mi sussurra all'orecchio "vai a riposarti, ti do il cambio"

"Tranquillo, ce la faccio" gli rivolgo un debole sorriso, non voglio che stia in pensiero per me.

"Sei qui da ieri notte, hai bisogno di dormire" mi volto verso il generale che mi rivolge uno sguardo preoccupato.

"Non si sveglierà"

"Finché i suoi polmoni continueranno a funzionare e il suo cuore a battere ci saranno possibilità, non saltare a conclusioni affrettate. È stato ferito quasi mortalmente ed è normale che ci impieghi molto tempo a riprendersi" si imponr, inginocchiandosi per prendermi le mani "finché c'è vita c'è speranza. Sei una persona positiva e io non accetto una resa, devi fidarti di Beomgyu. Starà lottando con tutte le sue forze per tornare da te, ci tiene troppo per poterti abbandonare così perciò fatti forza e non arrenderti mai. Ora fila a letto, starò io con lui"

"Tu sei così gentile. Non ti lamenti mai, stai sempre zitto e tieni tutto dentro. In questi giorni non ho fatto altro che ignorarti e continui a preoccuparti per me. Sono un disastro come fidanzata"

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Where stories live. Discover now