𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐗𝐈𝐗

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Lentamente conduco Yeonjun all'interno della mia stanza per poi farlo sedere sul bordo del letto, egli però interrompe il bacio per guardarmi negli occhi e all'interno di essi posso scorgere della preoccupazione, infatti le sue braccia sono rigide e le mani si allontanano per evitare di toccarmi "non posso" sussurra, voltando la testa di lato.

A quelle parole mi sposto a fianco a lui sul morbido materasso visto che non mi sarei mai aspettata una reazione negativa "ho sbagliato qualcosa?"

"Non è colpa tua, sono io il problema" confessa, infilando le dita fra le ciocche rosa dei capelli "ho paura di rovinare tutto"

Gli prendo il viso fra le mani per ottenere un contatto visivo duraturo "a me puoi dire tutto, anche le insicurezze. Cosa ti spaventa?"

Il generale mi osserva per qualche secondo incerto sul da farsi "non sono mai stato a letto con una donna, cioè non proprio" ammette, spostando lo sguardo nuovamente verso il pavimento.

"In che senso?"

"Quando Jung-su mi portò via dal villaggio ero ancora un bambino e non conoscevo il concetto di intimità, appena compiuta la maggiore età  voleva insegnarmi come ci si diverte in compagnia di una donna, ma io non sono quel tipo di persona e trovo che usare il corpo di una ragazza per puro divertimento sia disgustoso. Ho cercato di astenermi ma una delle schiave si trovava già nella mia stanza, ha fatto tutto lei mentre io non ho avuto il coraggio di sfiorarla nemmeno con un dito. La scorsa volta al ballo non ero in me, ero accecato dalla rabbia per averti vista assieme a Taehyun e non sono riuscito a controllarmi. È questo che temo, non ho mai fatto niente del genere con una persona speciale e non voglio rovinare tutto con la mia inesperienza"

"C'è sempre una prima volta, non si nasce esperti. Mi fido di te e so che riuscirai a farmi vivere un'esperienza memorabile sperando di poterti dare lo stesso, affronteremo questo ostacolo assieme. Il fatto che tu me ne abbia parlato conta molto e se ancora non ti senti pronto non c'è nulla di cui vergognarsi" lo rassicuro prendendogli le mani, accarezzandone il dorso con il pollice.

"Mi dispiace"

"Non importa, davvero. A me basta averti accanto, il resto è secondario. Ti va di dormire insieme?"

"Mi piacerebbe moltissimo" risponde lui sorridendomi dolcemente. Entrambi ci stendiamo l'uno fra le braccia dell'altro addentrandoci nel mondo dei sogni e cadendo in un sonno profondo.

𑁍

ZERO POV
Nonostante Taehyun abbia pregato più volte la sorella di aspettare e non compiere azioni azzardate alla fine si è lasciato convincere attenendosi al suo folle piano. Infatti il pomeriggio seguente Beomgyu si trova davanti al maestoso palazzo del regno Kanji assieme ai due ragazzi, essi entrano nell'enorme residenza aspettando di essere ricevuti dai sovrani.

"Molto presto saremo al cospetto dei nostri genitori perciò vedi di comportarti come si deve e di portare rispetto" sussurra il rosso all'orecchio dell'altro ragazzo "non mi fido di te, sto facendo tutto questo per vedere mia sorella felice. Falla soffrire e ti spezzo le ossa"

"So quello che faccio, non rischierei la vita per lei altrimenti. Tengo moltissimo a Soo-Yun"

Ad interromperli è una serva che li conduce alla sala del trono, subito dopo aver varcato il portone di accesso alla stanza il giovane arciere inizia a strofinarsi nervosamente le mani a causa dell'ansia. Dopotutto la sua incolumità dipenderà dall'impressione che avranno su di lui.

I tre ragazzi camminano sul lungo tappeto rosso fino ad arrivare a pochi metri dalle figure dei sovrani che li osservano con aria severa "padre, madre, è un piacere vedervi" saluta il principe con un inchino, ma senza prestare attenzione al figlio il Re punta lo sguardo penetrante sul castano.

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Donde viven las historias. Descúbrelo ahora