𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐈𝐕

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"Finalmente ti ho trovato"

Beomgyu non fa in tempo a voltarsi che si ritrova con le spalle al muro e un viso familiare davanti agli occhi "tu?"

Il giovane dai capelli rosa tira fuori un coltello e lo punta verso la sua gola "ti vedo sorpreso, credi sia facile sfuggirmi? Per tua sfortuna ho un'ottima memoria e di te ho un ricordo molto spiacevole. Senza troppi giri di parole dimmi dov'è la ragazza, so che è venuta con te"

"Non è qui"

"Ti immaginavo più intelligente, vi ho visti arrivare in città e non ci vorrà molto per trovarla dopo che ti avrò ucciso quindi, per facilitare le cose, ti conviene dirmelo subito. Risparmierei tempo e fatica"

"Non ti azzardare a toccarla" il castano, nonostante la posizione di svantaggio, è furioso.

I suoi occhi puntano dritti in quelli sottili e profondi di Yeonjun "se no che farai? Mi trapassi con una freccia?" domanda ironicamente quest'ultimo ridendo.

"Lo ripeto, lei non è qui"

Prima che il generale possa ribattere una terza voce proveniente dall'inizio del viottolo li fa girare entrambi "Beomgyu?"

L'amico appena vede la ragazza spalanca gli occhi e le urla di scappare il più lontano possibile ma Eveline rimane ferma davanti alla scena che le si presenta davanti e, non essendo riuscita la volta precedente a vedere il volto del soldato che l'aveva immobilizzata, non capisce la situazione.

"Chi è?" chiede, riferendosi all'estraneo.

Mentre sulla bocca di Yeonjun si forma un sorriso soddisfatto il castano si divincola continuando ad strillare "cosa ti ho detto prima, devi ubbidirmi perciò scappa"

La giovane, spaventata, ascolta il maggiore e inizia a correre verso la direzione da cui è arrivata ma il rosa non se la vuole lasciar sfuggire una seconda volta, infatti ora non è solo "prendetela!" dal tetto della casa su cui è appoggiato il ragazzo prigioniero spuntano due uomini che, con grande rapidità, riescono a catturarla "è stato più facile del previsto"

"Ti prego uccidi me, sono io che ti ho ferito. Lasciala andare, lei non c'entra niente perchè sono io ad averle chiesto di rubare"

"Devi tenere davvero molto a quella ragazza, moriresti addirittura per lei ma che tenero" lo prende in giro il soldato di alto rango facendo una finta espressione dispiaciuta "peccato che non la rivedrai più"

Succede tutto in un attimo: senza neanche accorgersene Beomgyu si ritrova accasciato a terra con un coltello infilzato nella parte inferiore dell'addome, la sua vista comincia ad annebbiarsi sempre di più fino a spegnersi completamente per lasciarlo  in uno stato di incoscienza.

Eveline viene portata al cospetto del generale e a quel gesto perde la ragione "cosa gli hai fatto? Chi siete e che cosa vuole da lui?"

Il maggiore si avvicina al viso della giovane donna abbassandosi alla sua altezza "niente di personale bestiolina"

𑁍

EVELINE POV
Mi sento strana, indolenzita e ho un mal di testa atroce, come se avessi dormito per giorni. A fatica apro gli occhi ridotti a due fessure ma vedo tutto sfocato, attorno non vedo altro che oscurità a parte una luce arancione intensa la quale mi costringe a sbattere ripetutamente le palpebre.

Istintivamente alzo il braccio per potermi strofinare il viso ma in contemporanea si solleva anche l'altro, come se le mani fossero legate assieme.

Dopo cinque minuti buoni riesco ad adattare la vista e la prima cosa ad attirare la mia attenzione è un fuoco situato proprio di fronte, mi guardo intorno e mi rendo conto di essere all'aperto; il mio corpo è adagiato al tronco di un albero e percepisco il terreno sottostante duro ma allo stesso tempo soffice dovuto alla presenza di finissimi fili d'erba.

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Where stories live. Discover now