Parte 31

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Il freno del pullman fischiò. Era praticamente del tutto vuoto. Fecero i biglietti, si sedettero nei sedili in fondo, senza dirsi una parola, e il pullman ripartì. Erano definitivamente troppo stanchi per parlare, forse anche solo per pensare.
- Vuoi?
Ita porse una cuffietta a Russ.
- Mhm
Silenzio di nuovo.
- Se vuoi cambio canzone, mi dici quello che vuoi e-
- Questa va più che bene, grazie
Le sorrise. Guardandolo dal basso verso l'alto, lei, con occhi grandi come il mondo ammirava la sincerità in ogni suo minimo gesto che le rivolgeva. Si sentiva speciale, o meglio fortunata. Vedeva come lui era un muro con qualsiasi altra persona, probabilmente per le ferite che portava dentro, e che in parte capiva.
Anche lui notava come lei lo guardava, in un modo che ormai vagamente ricordava, e che gli scaldava il cuore rivedere dopo tanto tempo. Gli mancava veramente vedere l'affetto negli sguardi altrui, gli ricordava i suoi fratelli. In particolare Kazakistan.
Sentiva di averlo profondamente deluso, come tutti gli altri suoi fratelli.
Poi partì una canzone d'infanzia e si lasciò trascinare dalle dolci note che ancora rimbombavano tra i suoi ricordi.

[È un po' corta, ci devo riprendere la mano]

Grazie Di Esistere - Countryhumans Rusita [Ita]Where stories live. Discover now