Parte 19

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- ...come hai fatto a capirlo scusa?
- Intuizione.
Gli rispose in modo freddo.
- Ma ora parla, che hai?
- Non credo serva dire tanto...
- In che senso..?
- Nel senso che lo vedrai. Fine discussione, chiaro?
Nel frattempo la pioggia si era fatta più insistente, si misero sotto il tettuccio della fermata dell'autobus. Intorno a loro la strada era completamente deserta. L'umidità aveva reso l'aria piuttosto pungente e rendeva il tutto ancora più misterioso, in un certo senso. Fatto sta che nessuno dei due osò aprir bocca per 5 minuti buoni, e Rus sembrava sempre più agitato.
- Scusa, non posso.
- Cosa? Ch- non ho capito, che intendi?
Non le disse niente, semplicemente si alzò e se ne andò via a piedi.
- Rus che fai?!
- NON MI SERVE IL TUO AIUTO
- Chi ha parlato di aiuti?
Lei gli andò dietro.
- Smettila di seguirmi. Ti ammalerai.
- Ma cosa c'entra l'aiuto
- TI HO DETTO CHE NON NE VOGLIO PARLARE
- N- non sto capendo...
Russ si girò e la guardò, lei smise di avvicinarsi. Il contatto visivo fermò il tempo, la pioggia. Ad Italia scese una piccola lacrima. Si chiese perché, perché una lacrima se lei quasi non lo conosceva Russia. Poi lui le venne incontro e le asciugò la lacrima.
- Lasciami stare, fa' finta che tutto questo non sia mai successo, ok?
- Ma-
- Lascia stare, non porterei a nulla di buono, sono solo una causa persa...
- Ma che vuoi di...
Russ prese al volo l'autobus e se ne andò senza dire niente. Ita gli corse dietro.
- Ehi! Fermati! TORNA INDIETRO!!
Poi inciampò su una radice sporgente, il tempo di rialzarsi, e l'autobus non c'era più.
Tornò a casa bagnata fradicia, i suoi amici la accolsero con molte coperte, molte domande, ed una tazza di tè, ma lei non seppe dire niente. Era confusa, da quando erano usciti di casa continuavano a succedere cose strane, e lei non se lo spiegava.

Grazie Di Esistere - Countryhumans Rusita [Ita]Where stories live. Discover now