Incinta

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01

Gumball guardò il paesaggio sfilare lentamente oltre il vetro trasparente del finestrino, senza in realtà, guardarlo davvero.

Le parole di Julius continuavano ad inseguirsi nella sua mente in un cerchio senza inizio e senza fine, intrappolandolo in quel ciclo costante di pensieri.

- Congratulazioni! Aspettate un bambino! -
- Congratulazioni! Aspettate... -
- Congratulazioni... -

Un bambino.
Lui... lui... era... era...

Gravido.
Pregno.
In...

Non riusciva neanche a pronunciare quell'ultima parola senza sentire una stretta al petto.

Il suo sguardo sorvolò il paesaggio cittadino, andando oltre l'orizzonte. Era lì fisicamente, ma la sua mente era dispersa da qualche altra parte, impegnata in altri pensieri, tanti, troppi, perché ne potesse trattenere uno; difficili da interpretare eppure, semplici al tempo stesso.

Quella che doveva essere una semplice domenica come tante altre si era rivelata la peggiore di tutta la sua vita.

Non era pronto.
Non era pronto affatto.

* * * * *

- .... un... bambino? - Domandò con tono sorpreso, Marshall, confuso ed eccitato come mai lo aveva visto in mesi di relazione.
L'Omega sentiva dal legame quanto fosse rimasto sconvolto da quella rivelazione.

- Come? Quando? Dove...? Quando?! - Chiese ancora, spostando lo sguardo dalla madre al medico e viceversa, più e più volte. - Come?! - Domandò di nuovo a voce alta, totalmente su di giri.
Incapace di stare un attimo fermo, iniziò a misurare la stanza a grandi passi. - Non... non è possibile! - Esclamò, portandosi una mano tra i capelli color inchiostro.

Già.

Anche Gumball pensava lo stesso mentre allo shock iniziale si sostituiva una fredda e pesante consapevolezza.
Non aveva senso.
Com'era possibile che fosse successo?
Non aveva alcun senso.

- E tu, tu lo sapevi? - Continuò l'Alpha rivolgendosi a sua madre. - Come cazzo... come...? Cosa...? COME?- Ripeté per l'ennesima volta, frenetico. - Soprattutto, quando. Quando? Non ha avuto calori dopo...! - Occhieggiò brevemente il suo compagno seduto sul lettino e si morse le labbra. - Non ha avuto altri calori. - Disse cauto.

L'Omega aprì le dita della mano e le abbassò lentamente, facendo un rapido calcolo.

Il calore.

Il calore indotto da quel maledetto farmaco.
L'ultimo calore che aveva avuto, il primo e l'unico che aveva passato con un Alpha ma anche, quello che sarebbe dovuto essere sterile.

Quando era successo?
Quando lo aveva avuto?

Marzo.
Era marzo.
Avevano litigato a causa del matrimonio programmato con quella sgualdrina di alta società.

Che giorno era?
Seconda metà; seconda metà di marzo.

Tre mesi fa più o meno.

Abbassò lo sguardo sul suo grembo mentre la felicità del suo Alpha lo riempiva totalmente tramite il legame e sbatté le palpebre.

No.
Quella non era una pancia da terzo mese.
Non poteva esserlo.
C'era qualcosa che gli stava sfuggendo.
Perché non aveva controllato poi?
... Il rapimento.
E tutto ciò che era successo dopo.

Non era successo durante il calore.
Non poteva essere successo durante il calore.
Ne era più che sicuro.
Era impossibile
Aveva avuto il ciclo, dopo.

• Fanfiction Omegaverse • [Ita]Место, где живут истории. Откройте их для себя