Scacchi

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La Lady tamburellò per qualche istante le dita sulla scrivania, puntando gli occhi sulla sua segretaria, inchiodandola lì sul posto con la furia nel suo sguardo.

Era stata chiara con la famiglia Agee quando aveva chiuso ogni tipo di rapporto e non era stato difficile convincerli a sciogliere il fidanzamento, dopo aver donato loro un piccolo incentivo in denaro.

Ashley Agee non aveva, in nessun modo e in alcun caso, motivo di essere lì.

-Falla accomodare nella prima Sala Riunioni. - Hana smise di picchiettare le dita e fece aderire la schiena allo schienale della poltroncina di pelle nera. - Puoi andare. - Disse soltanto.

Janice emise un flebile sospiro di sollievo e si abbassò in un mezzo inchino. - Come desidera. - Mormorò con voce molto più calma, per poi risollevarsi e uscire dalla porta per adempiere al suo dovere.

Hana aspettò che lei uscisse poi portò gli occhi scarlatti sul ragazzo che le stava di fronte, concentrando su di lui la sua più totale attenzione. - Non è il caso. - Lo anticipò, ben interpretando il fuoco nel suo sguardo.

Gumball la fissò di rimando con una espressione per nulla piacevole dipinta sul viso, serrando le labbra per quella risposta alla domanda che non aveva neanche posto.

- Cosa ci fa lei qui? - Domandò invece, senza riuscire a nascondere l'astio nelle sue parole. - Pensavo fosse tutto risolto. - Continuò con irritazione crescente.

- È ciò che pensavo anche io. - Rispose la Lady, facendo attenzione a mantenere un tono di voce pacato e misurato. - Ma è evidente che per lei non sia così. -

Gumball digrignò i denti e si morse le labbra per evitare di dire cose spiacevoli di cui poi si sarebbe sicuramente pentito.

Non conosceva personalmente Ashley e non aveva modo di sapere se fosse o meno una brava persona; sapeva ovviamente che era un'Omega e sapeva che era nata e cresciuta in una splendida famiglia che l'amava nonostante tutto.
Una famiglia che aveva accettato il suo secondo genere e che l'aveva protetta, coccolata e viziata.

Non poteva farci nulla.
Nonostante la conoscesse solo di nome, provava una profonda e viscerale antipatia per lei.
E non perché riteneva che Ashley avesse avuto una vita molto più facile e piena di agi rispetto alla sua, ma perché lei era la ex fidanzata di Marshall.

Ashley si era messa in mezzo già una volta, facendolo soffrire immensamente, non le avrebbe mai permesso di riprovarci.

Infatti, benchè non avesse alcun tipo di prove, era quasi certo che lei lo volesse ancora.
Per quale altro motivo sarebbe arrivata fin lì per parlare con Lady Abadeer?

Marshall non se ne rendeva conto ma nessuno poteva dimenticarsi di lui.
Era un Alpha perfetto e un amante straordinario, la sua dolcezza non aveva pari.
Solo un pazzo avrebbe rinunciato a lui senza lottare e non gli sembrava che Ashley fosse così folle da lasciarselo scappare.

Marshall gli aveva detto che tra loro due non c'era stato nulla e che la loro " relazione" non si sarebbe neanche potuta definire tale. Era certo che Marshall non provasse nulla per quella ragazza, ma a parti invertite?
Non era sicuro che per Ashley valesse la stessa cosa. Forse lei lo aveva amato e forse lo amava ancora.

Non riusciva a togliersi di dosso la sensazione che con quel particolare soggetto in mezzo, le cose si sarebbero subito complicate.

- Temo che dovrò assentarmi e raggiungerla il prima possibile per capire quali siano le sue intenzioni. - La Lady strinse le braccia al petto ma non fece cenno di volersi ancora alzare, nascondendo i suoi pensieri dietro una maschera inespressiva.

• Fanfiction Omegaverse • [Ita]Where stories live. Discover now