Miao

1K 61 38
                                    

04

Marshall strofinò lievemente il naso contro il collo del fidanzato, cercando di attirare la sua attenzione e di farlo concentrare esclusivamente su di sé.
Aspettò qualche secondo ma, fallito ogni tentativo di distrarlo, baciò piano la sua pelle prima di mordicchiarla giocosamente.

L'Omega sobbalzò e si lasciò sfuggire un piccolo mugolio, trascurando per un momento il cucchiaio pieno di cereali per alzare gli occhi su di lui e dedicargli la massima attenzione. - Perché hai ancora quel broncio? - Domandò, facendo sparire velocemente il cibo.
Storse la bocca in una smorfia ma lo ingollò senza fare storie.

Aveva troppa fame.

- Perché quell'idiota ha chiamato ieri sera? - Si lamentò l'Alpha, brontolando appena. - E perché tu hai chiamato lui? -

Gumball sorseggiò il poco latte freddo che rimaneva nella tazza, prendendosi tutto il tempo necessario per finire il suo spuntino mattutino prima di rispondere; posò il contenitore, ormai vuoto, sul tavolino di fronte al divano, sopra il sottobicchiere quadrato e rivolse un'altra significativa occhiata al suo compagno di vita. - Prima di tutto, per quanto ancora hai intenzione di tenermi in ostaggio? - Domandò, dondolando i piedi nudi.

Si era svegliato insolitamente presto quella mattina. Era scivolato giù dal letto, cercando di non svegliare nessuno, era andato in bagno a fare il suo solito litro di pipì ed era sgattaiolato in cucina a prendersi un sacchetto di pop corn, con l'intenzione di mangiarli sul divano e magari di guardare un film.

Ma, i suoi buon propositi erano andati tutti in frantumi, non appena il suo assonnatissimo Alpha lo aveva raggiunto in cucina.
Aveva occhieggiato malamente il cibo che si era procurato e l'aveva subito sostituito con un pasto salutare; poi, lo aveva preso in braccio e si era rifugiato sul divano, trascinandolo con sé, intrappolandolo tra le sue braccia.

- Perché hai chiamato Jake? - Domandò Marshall per l'ennesima volta, ringhiando appena quel nome.

L'Omega sospirò leggermente e a lungo.

Quello era il motivo principale per cui il suo fidanzato aveva messo su, un vistosissimo ed enorme broncio, dalla sera prima, quando Jake lo aveva richiamato chiedendogli come stesse e per spiegargli come fossero andate le cose.
In pratica, Iris si era preoccupata per quella telefonata improvvisa alle quattro del mattino e aveva insistito affinché l'Alpha lo richiamasse subito; ma Jake non aveva voluto farlo e i due avevano litigato pesantemente, finendo con il non parlarsi più.
I due in seguito avevano dovuto fare pace perché avrebbero dovuto partecipare insieme, a tutta una serie di udienze una dietro l'altra, che però avevano portato via più tempo del previsto.

L'Alpha si era scusato tantissime volte per averlo richiamato solo quella sera, poi gli aveva passato Iris, che non vedeva l'ora di parlare con lui.

Al telefono, Gumball era arrossito al ricordo dell'accaduto e anche lui si era prontamente scusato con entrambi, senza però rivelare a nessuno dei due il perché di quella chiamata.
Poi aveva chiuso con un sorriso, ma non aveva messo in conto, purtroppo, la gelosia immotivata del suo Alpha, che aveva assistito con sguardo attento, a tutta la telefonata e che aveva frainteso il sorrisetto.

- Te l'ho già detto. - Disse poi, appoggiando meglio la schiena sul petto del compagno. - Avevamo litigato e io ero confuso e avevo bisogno di un consiglio! -
- Da Jake?!?- Esclamò Marshall, stringendo istintivamente la presa sui fianchi dell'Omega.
- Da Iris, Marshall! Da Iris! - Rispose quest'ultimo per l'ennesima volta, con lo stesso identico tono che aveva usato l' Alpha.

Quante altre volte avrebbe dovuto dirglielo? Per quanto tempo aveva intenzione di portare avanti quella discussione?

- Lo sai che non ha un numero suo perché ha paura che venga diffuso e che qualche suo vecchio aguzzino la trovi e la perseguiti. - Continuò leggermente esasperato.

• Fanfiction Omegaverse • [Ita]Where stories live. Discover now