Incidente

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- ... è stabile al momento. - Comunicò la dottoressa tutto ad un fiato, senza perdere ulteriore tempo. - Non ha riportato lesioni gravi e non c'è alcun segno di emorragia interna. -

- Grazie al cielo! - Esclamò l'Omega, crollando esausto sulla sedia. - Grazie al cielo! - Ripetè sommessamente, nascondendo il volto e le lacrime dietro le mani.

Marshall stava bene.
Marshall stava bene.

Immediatamente, una ondata di sollievo lo travolse e si mescolò con la pesantezza della giornata appena trascorsa, allentando di molto il rosicchìo dell'ansia che lo stava divorando.
La notizia dell'incidente gli era crollata addosso come una valanga ma fortunatamente adesso riusciva a vederne la fine.

Marshall stava bene.
Il resto non aveva importanza.

Un tremore di cui non conosceva l'origine si impossessò di lui ma Gumball cercò in tutti i modi di ignorarlo, concentrato com'era a rigirarsi in mente la splendida notizia.

Marshall stava bene e lui voleva vederlo.
Voleva vederlo adesso.

Hana spostò gli occhi sul giovane Omega e osservò il suo colorito tornare un po' più roseo.
Si vedeva che era stremato dalla stanchezza ma sembrava che stesse molto meglio rispetto a prima e la buona notizia aveva avuto il magnifico effetto di farlo rinascere.
Adesso doveva solo farli ricongiungere al più presto.

Sorrise lieve e riportò lo sguardo sulla dottoressa, osservandone con attenzione il viso affilato. - Mi dica solo se possiamo entrare a vederlo. Il resto me lo dirà quando lo avremo visto. -

La donna sospirò e si mostrò incerta e titubante ma dopo l'ennesima occhiata della Lady, annuì e si allontanò per discutere con alcuni infermieri lì di turno.

Hana osservò soddisfatta i movimenti del medico per qualche istante poi affondò una mano tra le ciocche rosee dell'Omega e lo chiamò.  - Gumball. -

Lui alzò la testa con gli occhi ancora lucidi di lacrime e la guardò con uno sguardo da cucciolo smarrito.
L'Alpha sorrise candidamente e con dolcezza disse soltanto - Andiamo da lui.  -

Gumball annuì stancamente e di nuovo di alzò dalla sedia ma con rinnovata energia, stringendosi le mani contro il petto.
Era meno in ansia adesso per Marshall e finalmente riusciva a vedere la luce in quell'oscura giornata; anche se aveva ancora troppe domande a cui non sapeva dare una risposta.
Aveva visto il luogo dell'incidente e sebbene non ricordasse molto, preso com'era dalla disperazione, aveva notato che c'era qualcosa che non quadrava.

Immerso nei suoi pensieri e nell'unica informazione che gli importava davvero, seguì la Lady tenendo gli occhi fissi sulla sua schiena.
Hana aveva subito preso in mano la situazione e se non fosse stato per lei, dubitava che avrebbe retto un solo istante di più in quel posto. 
Sapeva che Marshall non era in condizioni critiche ma non significava che non ci fossero state ripercussioni.
Doveva rimanere fermo e coraggioso per lui.

Era stato travolto da un'auto e aveva pur sempre avuto un grave incidente, anche se era un Alpha, quindi fisicamente più forte degli altri, non significava che non avesse bisogno di un supporto emotivo.
Non era preoccupato molto per le ferite esterne, la sua genetica lo rendeva più imponente degli altri Alpha e più incline a guarire in fretta; erano le ferite dell'anima a preoccuparlo maggiormente.

Anche se non gli avesse detto nulla, sarebbe stato il suo pilastro.

La dottoressa si fermò davanti ad una porta, scostandola brevemente e Gumball  si rese conto di non aver prestato molta attenzione alla strada.
Si guardò intorno ma se ne pentì immediatamente e riportò lo sguardo fisso sul pavimento. 

• Fanfiction Omegaverse • [Ita]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant