3- Noioso

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Bakugo

Noioso

Questa è l'unica parola che mi viene in mente per Lake View, è quindi un posto tremendo per crescere, ma a quanto pare è un posto fantastico per invecchiare visto che prima o poi tutti tornano qua. Ho sempre immaginato che io sarei stato il primo a non tornare mai più e invece alla fine mi sono ritrovato a fissare il soffitto della mia vecchia camera, piena dei poster di qualche rock band di cui ero fan, nella libreria i cd delle stesse band e anche di altri artisti, la vecchia batteria mezza rotta in un angolo e una scrivania vuota o almeno lo era fino a ieri, adesso era piena dei quaderni del nerd e di cartacce. La mia camera sembrava un porcile, il che è insolito visto che sono una persona ordinata, che detesta il disordine e lo sporco ma quando ho il blocco dello scrittore stare in una stanza pulita e profumata mi fa saltare i nervi, talmente tanto che farei esplodere tutto se potessi. (//sono proprio simpatica ahahah)

Secondo Deku tornare a "casa" mi avrebbe fatto bene, per me invece ha usato la scusa del mio blocco per tornare dalla sua mammina perché sicuro gli mancava, che pappamolle.
«KACCHAN SIAMO TORNATI E NON INDOVINERAI MAI CHI HO INCONTRATO PER CASO» urlò quel nerd di merda dal salotto
«Non me ne frega un cazzo.» risposi urlando anche io
«Dai su esci da quella stanza e scendi di sotto»
«No» risposi prendendo le cuffiette e facendo partire la musica

Conoscevo bene quel nerd e sicuro avrebbe continuato a parlare per altri 10 minuti poi dopo non aver ottenuto risposta sarebbe venuto su a rompermi il cazzo con i suoi discorsi, non capendo che a me non interessa quello che ha dire lui e infatti due canzoni dopo, più o meno, me lo sono ritrovato seduto sul letto.
«Stare chiuso in questa stanza non ti fa bene Kacchan, da quando siamo tornati ti sei chiuso qua, dovresti uscire un pò» disse con il suo tono dolce fastidiosissimo
«Non stressarmi nerd.» risposi guardandolo male
«Kacchan stasera ci sarà una festa dove ci saranno tutti non vorrai mica che pensino che tu sia diventato uno noioso e pesantone vero?»
«Io non sono nè noioso nè pesantone» ringhiai alquanto arrabbiato
«Beh io lo so, i nostri compagni no e sai già iniziano a girare voci sul grande Bakugo Katsuki e il suo declino, ma capisco se non ti interessa» si alzò e se ne andò come se nulla fosse.

COSA?!? Voci sul mio declino? Ma che si fuma la gente di qua? L'erba del prato?
Mi alzai alquanto infuriato e urlai
«Va bene nerd del cazzo, verrò a questa stupida festa ma giuro su chiunque ci sia lassù che se quella puttana mi si avvicina non rispondo delle mie azioni» sbattei piuttosto forte la porta e tornai sul letto senza minimamente ascoltare la risposta.

Tsk! Il mio declino? Io sono Bakugo Katsuki neanche quando sarò morto andrò in declino. Ho un piccolissimo blocco che risolverò presto, devo solo trovare l'ispirazione e poi il gioco è fatto.
Forse ha ragione quello stupido nerd stare chiuso in casa non giova alla mia salute mentale e nemmeno al mio blocco. Ho letto su internet che uscire fa bene ma questo posto è troppo noiso, solo questo è in grado di trasmettermi e non ho voglia di andare in giro e vedere quelle stupide comparse ed essere costretto a chiacchierare con loro senza mandarle a fanculo due secondi dopo che hanno aperto bocca.
"Okay fanculo nerd" questo era il mio pensiero mentre mi alzavo dal letto sbuffando.

Andai a farmi un doccia e poi scesi di sotto, la scena che vidi fu raccapricciante, la vecchia e Merdeku che ridevano a qualche stupida battuta fatta da mio padre.
Dio santo che ribrezzo, detesto i miei genitori, fanno tanto i perfettini e poi sono i primi a fare schifo, mia madre era sempre attaccata a quel telefono a sparlare di qualcuno con qualche sua amica, probabilmente o la mamma di Deku o quella di Pikachu.
Era così che chiamavo quel fulminato di Denki per via di quella stupida saeta tinta sui capelli, mi ricordo ancora quando in terza elementare era entrato in classe tutto fiero e felice. Peccato che l'unica cosa che scatenò furono le risate di tutti, o quasi, uno dei miei compagni, credo che si chiamasse Enji, Enjiro, no, ce l'ho Eijiro. Lo guardava con ammirazione come se volesse tanto farlo anche lui, tsk che idiota.

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