11- Dimostrazioni

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Denki

Dimostrazioni

Quella mattina io sarei dovuto andare a lavoro ma dopo quello successo ieri sera non me la sentivo, le parole di Shinso mi rimbombavano nella testa anche se aveva fottutamente ragione.
«Sei solo una scopata Denki»
Quella frase fu una freccia scoccata perfettamente nel mio cuore, una lama che lo trapassa da parte a parte.
Passai tutta la giornata a letto così come i due giorni successivi. Non avevo voglia di fare nulla se non stare nel letto a poltrire e buttare la mia vita, quella sola e semplice frase era riuscita a buttarmi giù completamente.
Tamaki continuava a scrivermi ed a chiamarmi per sapere come stavo, se la febbre mi era passata. Ero riuscito a mantenere la farsa per quei tre giorni ma al quarto dovetti per forza alzarmi.
Mi ci volle una forza di volontà infinita per alzarmi e andare a lavoro, non ero in forma e si notava da chilometri, tutti credevano che era per via della febbre ma non Tamaki, ormai mi conosceva abbastanza da capire che non stavo male fisicamente.
Durante la chiusura per pranzo mi propose di mangiare insieme, cosa insolita visto che di solito dovevo trascinarlo con me qualunque cosa volessi fare.
Era il mio amico più caro dopo Sero e Kirishima e l'unica persona a cui avevo confessato il mio enorme senso di colpa, nei confronti di quest'ultimo, che lui cercava di alleviare, neanche ora stavo meglio dopo il suo coming-out, però percepivo che il nostro legame si era rafforzato ora mi sentivo davvero il suo migliore amico.

Decidemmo con Tamaki di andare a mangiare al bar dove lavorava Sero almeno sarei riuscito ad evitare o comunque a rimandare quella conversazione scomoda riguardante i miei sentimenti, oppure avrei dovuto farla una volta sola.

Non sapevo quello che mi stava accadendo nemmeno perché ci ero rimasto così male, sapevo solamente che mi sentivo una merda per essermene andato, anche per non aver avuto la forza di fargli aprire le orecchie per ascoltare la mia spiegazione.
Mi aveva liquidato con una frase orribile che neanche io avevo mai detto, neanche alla più brutta o stronza delle mie conquiste, neanche a Vanessa, che ha preso il mio rifiuto almente in malo modo da rompermi un osso del piede o Glenda la psicopatica che mi seguiva ovunque perché io ero suo.
Mentre pronunciava quella frase i suoi occhi erano tristi come se desiderasse con tutto il cuore che non fosse così e cazzo lo vorrei anche io, vorrei tanto che tutto quello non fosse mai successo, che non me ne fossi mai andato da quella cazzo di stanza, ormai credevo che quel ragazzo così fottutamente tenebroso e sexy mi avrebbe fatto perdere la testa.

Sero e Tamaki ci provarono ripetutamente a farmi parlare, a cercare di tirar fuori quello che non andava ma come diavolo sarei riuscito a spiegargli la confusione che girava nella mia testa? Non sapevo più chi ero, paradossalmente fino a qualche giorno prima credevo di essere etero fino al midollo e adesso invece vorrei soltanto che quel gran figo di Shinso mi notasse ancora, magari stare fra le sue braccia mentre mi coccola, mi bacia, se mi sforzavo potevo quasi sentire ancora il sapore dei suoi baci o il suo tocco sulla mia pelle.
In quel momento compresi oltre ogni dubbio, oltre ogni rimostranza che a me quel ragazzo dalle occhiaie profonde che non facevano altro che renderlo più sexy, piaceva, piaceva eccome, da impazzire.

«Denki puoi smetterla di vivere nel tuo mondo e ascoltare?!» Sbottò Sero spazientito.
Probabilmente stavano dicendo qualcosa di importante ma come sempre ultimamente mi ero perso a fantasticare su Shinso, dovevo smetterla. Iniziava a diventare inquietante la cosa.
«Oh scusate..ultimamente mi riesce difficile rimanere concentrato..» risposi.
Era vero la mia iperattività ultimamente era peggiorata, non riuscivo a concentrarmi su niente, rimanere seduto per cinque minuti su una sedia era impossibile e infatti con la scusa di dover andare in bagno mi alzai, al mio ritorno trovai "Bakugo pallone gonfiato" e "Shinso ti prego sbattimi di nuovo come una porta" a chiacchierare con Sero e Tamaki. In realtà solo con Sero, Tamaki era troppo impegnato a cercare di farsi notare il meno possibile.
«Crimson Riot? Certo era logico, solo a Capelli di merda può piacere» Disse Bakugo tra un sorso di caffè e l'altro
«Perché vorresti dire che non lo hai mai sentito?» Shinso lo guardò con uno sguardo che stava palesemente a significare "ma chi vuoi prendere in giro?!"
«Certo che l'ho sentito, come chiunque è famoso dopotutto» finì il caffè e mi notò «Oh eccoti fulminato senti me lo tieni da parte il nuovo volume di Spiderman?»
Io fino a quel momento ero stato in trance, guardavo Shinso completamente incantato quindi avevo solo capito le parole Crimson Riot e Spiderman ma sinceramente non me ne fregava niente di cosa c'entrasse nella conversazione il cantante preferito di Kiri e l'amichevole Spiderman di quartiere, nemmeno come potessero essere collegate le due cose.

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