13- Sentimenti Contrastanti

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Sentimenti contrastanti

Erano quelli provava la mamma di Denki seduta sul divano aspettando che il figlio tornasse, ed erano anche quelli che fra poco avrebbe provato anche Inko la mamma di Izuku quando il figlio sarebbe tornato a casa.
Le due signore affrontano la notizia che sta facendo il giro del paese in due modi completamente diversi, la prima era seduta sul divano con le mani posate sulle ginocchia, in completa ansia e frustrazione, sperando con tutta se stessa che la notizia appena appresa dalla sua migliore amica Mitsuki fosse una calunnia, una brutta voce messa in giro su suo figlio, come quando l'avevano chiamata per dirgli che suo figlio e un compagno avevano provato a sbirciare nello spogliatoio femminile dopo l'ora di educazione fisica, fatto che in realtà era vero ma Denki era abile nelle parole e riuscì a far credere alla madre che in realtà si era ritrovato coinvolto e che non era stata assolutamente una sua idea.
La seconda invece stava aspettando il suo piccolo ometto per parlare con lui della notizia appena appresa sempre dalla sua migliore amica Mitsuki, sperando che non ne fosse troppo sconvolto, vista la sua sensibilità una notizia del genere avrebbe potuto scioccarlo abbastanza.

Le due signore aspettano il ritorno dei loro ragazzi entrambe però profondamente tristi e deluse, la prima perché mai si sarebbe aspettata che suo figlio potesse darle una tale disgrazia e delusione, in caso la notizia si rivelasse fondata. La seconda era triste per la sua amica, per la disgrazia capitatale e delusa da suo figlio nel caso lo avesse saputo ma non avesse fatto nulla per aiutare il suo amico, portandolo appunto dal pastore famoso per riuscire a curare l'omosessualità. C'era una sottile differenza di pensiero tra le due, la prima pensava che fosse una malattia da curare, che bisognava essere estirpata dalla società e che era per colpa delle persone omosessuali che dio aveva deciso di punire il mondo con tutti i mali che potesse mai inventare, invece la seconda credeva che non erano persone malvagie o cattive ma soltanto delle creature con un piccolo difetto che poteva essere risolto grazie al signore, ma soprattutto credeva che Dio era misericordioso e in grado di perdonarli e così lo faceva anche lei, pregando ogni sera per loro oltre che per le persone che vivevano in mezzo ad una guerra, per quelle senza cibo e per la sua famiglia.

Tutto questo accadeva mentre Eijiro e Katsuki si godevano il concerto o meglio come avrebbe preso a chiamarla successivamente Denki, la luna di miele, non lo faceva assolutamente con cattiveria, era felice che almeno Kirishima fosse riuscito ad evitare il mormorio o i vicini che scappavano in casa senza ricambiare il suo saluto, neanche avesse la peste.
Izuku invece ignaro di tutto, anche lui stava tornando a casa dopo aver fatto uno strano incontro che desiderava da così tanto tempo da aver contato i giorni, i mesi forse addirittura i secondi.

Si può quasi dire che i due ragazzi tornarono a casa nello stesso momento trovandosi però di fronte due scene diverse, a tratti quasi opposte ma accomunate entrambe dalla stessa notizia che circolava ormai in tutta Lake View.
Non appena Denki aprì la porta di casa sua madre scattò in piedi asciugandosi le lacrime che ormai uscivano fuori incontrollate, era riuscita a trattenersi per un po ma alla fine cedette fra le braccia del marito, e andò incontro al figlio.
«Dimmi che non è vero, ti prego dimmi che si sono inventati tutto» disse la donna singhiozzando a più non posso «Posso sopportare qualunque cosa ma non questo, è stato Eijiro a farti diventare così non è vero? Avrei dovuto farti chiudere quell'amicizia tempo fa»
Denki fissava sua madre confuso non capendo di cosa sua madre parlasse ma sentendo nominare il suo amico, anzi meglio accusare il suo amico di qualcosa che non sapeva ma che comunque non aveva fatto sentì montare in lui una rabbia, provata in rarissime occasioni prima di allora. Lui non era il tipo da arrabbiarsi facilmente ma in quelle rare volte che accadeva difficilmente riusciva a gestire quell'emozione così forte.
«Mamma spiegami che sta succedendo e che diamine c'entra Eijiro in questa storia» Disse cercando di apparire più calmo possibile, non aveva mai visto sua madre così disperata ma sapeva che bastava veramente poco, anche solo una parola sbagliata per peggiorare la situazione quindi scelse attentamente le parole da usare, evitando di usare qualunque tipo di parolaccia.
«È Colpa sua lo so, lui ti ha fatto diventare..» si interruppe come se non riuscisse neanche a pronunciare quella parola.
«Mi ha fatto diventare cosa? E poi lo sai che Eijiro è un bravo ragazzo e che non lo farebbe mai» provò a rassicurarla il biondo
«Invece sì! Perché lo sanno tutti che lui è uno scherzo della natura e ora ti ha fatto diventare anche a te così..oh il mio povero bambino» lo abbracciò fra i singhiozzi
Il cervello di Denki si attivò, si accese una lampadina arrivando alla consapevolezza che qualcuno li aveva sentiti. Si maledì meltalmente per essersi fatto prendere così tanto dalle emozioni dimenticano di usare la testa e che vivesse in un posto così arretrato da far invidia ai suoi antenati. Si pietrificò non appena quella consapevolezza prese spazio nella sua testa cercando una rapida e efficace via di fuga non trovandola, ma si ricordò di quando da bambino Sero gli diede un consiglio che allora prese come se fosse la bibbia.

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