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Jisung era evidentemente spaventato

I suoi occhi oscuri e profondi erano pieni di lacrime

«che vuoi?» dice con voce tremante

«te» accennai un sorrisetto

Jisung deglutii

Tentó di liberarsi spostandomi il braccio,ma lo presi di nuovo e lo bloccai al muro tenendogli stretti i polsi.

«lasciami» una lacrima gli rigò il viso

«e se non lo facessi?»strinsi di più la presa

«ti prego» una cascata di lacrime gli usciva dagli occhi

Bloccai i suoi polsi con una sola mano,usando l'altra per accarezzargli il viso asciugandogli le lacrime

«non ti farò niente»

«non ti credo» disse quasi singhiozzando

Misi la mia mano dietro alla sua nuca,spingendolo più vicino a me

Gli lasciai un bacio casto sulle labbra

Per prepararlo poi ad un altro bacio non molto casto e lungo.

Scesi leggermente lasciandogli dei segni violacei sul collo

«ti prego lasciami» disse ormai esausto

«va bene basta così»

Per ora

Lasciai la mia presa lasciandolo andare

La campanella era suonata da un po',così entrambi corremmo in classe

«finalmente,han e lee. Come mai così tanto tempo?»

«ci scusi,non accadrá più» disse jisung parando il culo ad entrambi

«va bene,andatevi a sedere su»

Facemmo come ci è stato detto,e ci sedemmo ognuno al nostro posto

Qualche giorno dopo

"Caro diario

Da allora jisung ha evidentemente paura di me

Non riesce ad incrociare il mio sguardo dopo quello che è successo

Ha sempre paura di trovarsi solo con me

Ha paura che lo faccia di nuovo

Ha paura che io possa fare di peggio

Sappiamo bene cosa intendo per peggio.

Non lo farei mai però

Forse

Beh guardiamo il lato positivo,ci siamo baciati"

Era mattina presto ed ero giá in classe da solo, quando sentii una voce

«b-buongiorno» disse jisung sedendosi al suo posto

«buongiorno»

«c-cosa scrivi?» mi domandò

Lo dico io che non devo scrivere in pubblico

«no n-niente»

Come sempre aspettammo,arrivano i miei compagni,la prof,eccetera

Furono 6 lunghiiiissime ore

Jisung come sempre mi guardava impaurito ogni volta che mi avvicinavo

Quando successe quella cosa, yeonjun mi chiese cos'era quella cosa sul suo collo e se c'entrassi io.

Gli ho detto che non sapevo che Jisung non fosse ancora entrato in classe,ed ero andato a prendere qualcosa alla macchinetta.

E come sempre,il "sono etero" non può mancare

Si,ci crediamo tutti vero?

Dopo 6 noiosissime ore arriva il momento della mensa

Tutti uscirono ed io rimasi in classe

Neanche jisung uscì

Ormai non mangiava più

«sungie~»lo chiamai da seduto mentre lui era in piedi vicino la porta

«da quando mi chiami così?»

«da ora»

«che vuoi ora?»

Gli feci segno con la mano di venire da me

«no»

«non ti faccio niente, promesso»

Un po' titubante,jisung si avvicinò a me

Mi scostai all'indietro con la sedia e lo spinsi facendolo mettere a cavalcioni su di me

«cosa stai facendo?»

«voglio solo tenerti così»

«perchè?»

«stai facendo troppe domande»

Jisung deglutii

Gli posizionai una mano sulla guancia accarezzandogliela dolcemente

Me la scostò

«minho perché mi stai facendo questo? Prima mi bullizzi,poi mi chiedi si perdonarti,cosa che non ho fatto,poi mi chiudi in una stanza e mi fai diventare il collo viola,poi mi accarezzi,si può sapere che ti prende?»

«shh» gli misi un dito sulle labbra facendolo zittire

Oh dear diary|MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora