•32•

488 35 3
                                    

I tre passarono la ricreazione insieme,tra scherzi e risate.

Lo stesso fecero a mensa,mangiarono allo stesso tavolo.

Arrivò il momento di tornare a casa

«oggi vieni da me» disse jisung, più che una richiesta era un comando

Ormai era come se convivessero,o andavano a casa dell'uno o dell'altro.

Andavano piú spesso da Minho,siccome,per via del suo passato triste,viveva da solo.

I genitori di jisung credevano che quest'ultimo fosse soltanto il migliore amico di loro figlio,di cui si affezzionó sempre di più.

Ma non sapevano cosa c'era dietro

Ormai,questi erano abituati alla presenza di Minho,ai suoi arrivi improvvisi,alle notti in cui jisung non tornava.

Ma non si preoccupavano,sapevano che erano insieme.

Ormai neanche Minho provava imbarazzo a presentarsi completamente a caso a casa di jisung,ormai,i suoi genitori erano come una seconda famiglia.

Uscirono da scuola e si diressero verso casa del minore,dove,appena arrivati,la madre li accolse con un sorriso in volto

«bentornati»
Disse allegramente,facendoli entrare

La salutarono a loro volta

«mamma oggi Minho dorme qui»

«che bello,sono contenta»

E a dire che sembrava davvero contenta

Chissá se lo sará anche quando saprá tutto

Dopodiché andarono in camera del biondo,buttando gli zaini in una parte indefinita della stanza

Si misero sul letto a gambe incrociate,uno di fronte all'altro

«un giorno dovremmo dirglielo»

L'altro capì subito cosa intendeva

«non lo so sung,sono omofobi?»

«non lo so con certezza...ma che la prendano bene o no,non mi importa»

«neanche a me importa,ma ho paura»

Jisung si era fatto un'immagine di Minho forte,senza paura,senza sensibilità, incapace di piangere o provare sentimenti

Ma stando insieme a lui capì

Capì che è un ragazzo dolce, sensibile

Lo capì grazie a lui stesso

L'unico che è riuscito a sciogliere il ghiaccio attorno al suo cuore d'oro

«ascoltami,sono sicuro che la prenderanno bene,si sono fatti una bellissima idea di te,non credo che ti scaricheranno così facilmente» disse il minore

«va bene...ma non oggi»

L'opposto annuì

Nel frattempo,una voce femminile li chiamò

Andarono in cucina e mangiarono tutti insieme,ridendo e scherzando

Ormai,i genitori di jisung,trattavano Minho come un secondo figlio

Anzi,per loro era un secondo figlio.

Dopo aver mangiato andarono di nuovo nella stanza del più piccolo

Si misero seduti il letto,che occupava la parete sinistra blu

I colori dominanti di quella stanza erano il blu e il nero

Due su quattro pareti erano blu,e i mobili,tra cui la scrivania e l'armadio,erano neri

Anche le mensole,su cui poggiavano lattine vuote,per i bei disegni su di esse,vasi con piante finte,ma molto realistiche,vari modellini eccetera,erano nere.

I due erano,come prima,a gambe incrociate,uno di fronte all'altro,sedendo sul morbido materasso del letto

Si avvicinarono così tanto da fare sfiorare i loro nasi

Il più grande gli mise una mano sul fianco,mentre con l'altra gli teneva il viso





Oh dear diary|MinsungNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ