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«perfavore non piangere» disse Minho asciugandogli le lacrime

«ci vediamo ok? Ti amo»

jisung abbracció il più grande

«promettimi che non piangi più,ti si rovinano gli occhi»

«promesso» disse il minore sorridendo

il maggiore sorrise accarezzandogli i capelli

si diedero un bacio, con il rischio che fosse l'ultima volta in cui le loro labbra si sarebbero incontrate.

dopodiché si staccarono,sia dall'abbraccio che dal bacio

«ciao minnie»

«ciao piccolo»

si salutarono sorridendo

jisung's pov

rientrai in casa chiudendo la porta alle mie spalle

guardai in basso e il mio sorriso si spense in una frazione di secondo

notai mia madre sulla soglia della porta dell'ingresso

«siete così carini...mi dispiace» mi abbracció

«non lo rivedró più,non è vero?»

«non lo so jisung,sai com'è fatto tuo padre»

iniziai a piangere tra le braccia di mia madre,come un bambino che ha paura del buio

«mamma non voglio perderlo»

«lo so jisung,fa male,ma passerá...non lo perderai,lo ha detto anche lui,e poi se tuo padre non ti toglierá il telefono potrai chiamarlo» disse l'ultima frase sussurrando

«va Bene...» tornai in camera mia,chiudendo la porta,non a chiave sennò avrei peggiorato la situazione con mio padre

mi buttai a peso morto sul letto,sentendoci il profumo di Minho sopra

iniziai a dare sfogo a lacrime amare

avevo paura,tanta paura

mi avrebbe fatto del male di sicuro

mi addormentai

sperando fosse tutto solo un incubo,e quindi starmi per risvegliare

ma non fu così

infatti il giorno dopo,mio padre si presentó in camera mia

«oggi devi andare nella nuova scuola,e guai a te se torni tardi o ti sento parlare con quel myno o come cazzo si chiama»

«papá ma..»

«niente ma,e non chiamarmi papá finché non torni normale» mi tiró uno schiaffo

«ed è solo un assaggio»disse riferendosi al segno rosso sulla mia guancia

mi alzai controvoglia e andai in cucina,dove mia mamma mi aveva preparato la colazione

mi sedetti e iniziai a mangiare

«tesoro,come stai?»

«male»

«aish,vorrei non mandarti a scuola ma sai com'è..»

«si lo so mamma,non preoccuparti» la mia voce si spezzó

iniziai a mangiare e subito dopo mi preparai,andando a scuola

nella mia "nuova scuola"

che sarebbe dovuta essere migliore di quella di prima

senza Minho niente è migliore.

entrai in classe proprio per non saltare le lezioni il primo giorno

«ragazzi,oggi abbiamo un nuovo arrivato,vieni han, presentati»
mi disse la professoressa

non era la prima volta che mi presentavo alla cattedra,ma non era mia andata a buon fine

mi alzai senza un minimo di voglia e andai alla cattedra

«mi chiamo Han Jisung,ho 15 anni,sono nato a Seoul,vengo dalla Kyunggi High school e mi hanno obbligato a cambiare scuola» dissi scocciato e tornai a posto senza neanche aspettare una reazione da parte dei compagni o dalla prof

i banchi erano singoli, quindi neanche avevo un compagno di banco

ma anche se lo avessi avuto,non sarebbe riuscito a riempire il vuoto che mi causava l'assenza di minho

Oh dear diary|MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora