Parte 11

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Alzai gli occhi al cielo e sospirai.
Io: <<hai finito i cocktail da versarmi addosso?>>
dissi voltandomi verso di lui forzando un sorriso.
Lo vidi che allungava sempre di più il collo intento a guardare meglio il mio telefono.
Così schiacciai il tasto sul lato destro e si sentii il suono dello schermo dell'iphone che si spegneva.
Io: <<non ti hanno mai insegnato a farti i cavoli tuoi? È maleducazione, sai?>> dissi con un tono di ironia verso la fine.
Mi girai verso Federico e lui fece lo stesso.
I diversi centimetri che ci dividevano si fecero molto strani ed intensi.
Fede: <<ti hanno mai insegnato che rifiutare un drink è maleducato?>>
Io: <<no, se te lo offre uno sconosciuto>>
Fede: <<quindi sarei uno sconosciuto>>
Io: <<già>> sorrise sfottente.
Sentii non solo i suoi occhi su di me, ma anche quelli di qualcun altro. Con la coda dell'occhio vidi quasi metà della squadra che ci guardava con aria molto curiosa. Così gli appoggiai una mano sul petto e lo allontanai spingendolo di qualche centimetro.
Lo vidi fare un sorrisetto permaloso.
Fede: <<quanto sei orgogliosa>>
Io: <<scusa?>>
Fede: <<oh andiamo->>
Laura: <<hey hey hey!, fermo tutto prima che debba chiamare le pompe funebri, e io non c'ho voglia>>
Sentii la mia amica da metri di distanza dietro di noi.
Io continuai a guardarlo con aria di sfida nel mentre che lui continuava a guardarmi con quel sorrisetto sfottente. Avrei voluto strapparglielo e buttarlo via.
Mica brutto il ragazzo però... NOOO... Giulia, NO.
Laura si mise davanti a noi intenta di fermare quello sguardo assassino che avevo verso di lui... però era troppo bassa e non ci arrivava.
Io: <<ripetilo>>
Fede: <<quanto>>
Laura: <<non farlo>>
Fede: <<sei...>> c'era un silenzio in quel momento.
Si poté sentire tranquillamente Locatelli che gli sussurrava da lontano.
Manu: <<se te lo dice la sua migliore amica, un motivo ci sarà>>
Nicolò: <<non farlo>>
Fede: <<orgogliosa>> feci un passo avanti di scatto e lo vidi andare indietro.
Aveva già paura di me... ottimoo.
Laura: <<Giulia non farlo>> mi sussurrò all'orecchio la mia amica.
Mi conosceva troppo bene.
Camminai davanti a Chiesa e lui camminava all'indietro. Fino a quando non mi avvicinai così tanto da mettergli il piede dietro al suo e cadde.
Sentii tutti gli altri ridere ed io mi piegai sulle ginocchia a fianco a lui.
Laura: <<ah... pensavo faces- lascio stare va>>
Lo guardai, era ancora disteso sul prato come se si fosse disteso di sua volontà.
Come quando cadi davanti a tutta la piazza e per non fare una figura dimmerda resti lì seduto.
Io: <<avrei potuto farti quello che pensava lei>>
dissi indicandola continuando a guardarlo.
Mi alzai e gli allungai una mano e lui la accettò, però prima che Federico potesse afferrarla, la spostai.
Gli sorrisi strafottente ed andai verso gli altri.
Laura: <<se pensavi fosse una di quelle persone che ti dà la mano per aiutarti... sei proprio scemo>>
Fede: <<adesso l'ho capito, grazie>>

unexpected love//Federico ChiesaWhere stories live. Discover now