Parte 27

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Roberto: <<allora in che scuola andavate voi?>> chiese ai miei due amici d'infanzia, facendo silenzio in tutto il tavolo, aspettando la risposta.
Chri: <<scienze umane, nella stessa di loro due>> disse indicandoci con la forchetta.
Gigio: <<ma non avete fatto il linguistico?>>
Io: <<si, ma vedi gigio... la nostra era una scuola con due licei insieme>>.
Infatti era un casino... i corridoi erano sempre pieni e se facevi figure dimmerda, che io ormai sono abituata, non scappavi, potevi stare sicuro che qualcuno ti avrebbe visto.
Mi ricordo quella volta che: io primina ero andata contro uno di quinta, spandendogli addosso il the della macchinetta... meno male che eravamo "amici".
In tutte le persone che mi guardavano male o che stavano ridendo, c'era lui che mi diceva che era tutto apposto, dandomi delle pacche sulla spalla.
Giacomo: <<come avete fatto a sopportarle?>>
Laura: <<come NOI siamo riuscite a sopportarli>>
Io: <<mi offendi così, Ruspa>> sorrise ironicamente piegando la testa.
Bonucci: <<mi immagino le cazzate che avete fatto>> non aveva tutti i torti, anche se stare con quei due per cinque anni era un inferno, ci siamo divertiti.
Noi quattro, presi in causa, ci rivolgemmo degli sguardi poco innocenti, che ci fece ricordare un disastro che avevamo fatto.
Sorridemmo, e da lì capii che tutti e quattro avevamo pensato alla stessa roba.
Marco: <<ecco appunto>>
Roberto: <<che cosa avete fatto?>>
Manu: <<ho già paura>>
Berna: <<pure io>>
Ci riguardammo per sapere se dovevamo raccontarglielo o meno, anche perchè chissà cosa avrebbero pensato dopo quella, favolosa, avventura.
Leo aveva annuito con la testa, quindi ora era solo il problema di chi avrebbe dovuto raccontarlo.
Ma senza neanche pensarci troppo, il ragazzo al mio fianco partì con il botto.
Chri: <<siamo stati sospesi tutti e quattro assieme>> ci indicò creando una specie di forma geometrica smonca.
Guardai tutti quelli seduti al tavolo ed avevano tutti gli occhi spalancati come se avessero visto la madonna scesa in terra.
Laura: <<quasi quasi espulsi>> devo ammettere che risi e contagiai pure gli altri tre.
Dal ridere abbassai la testa verso il piatto, poi quando la rialzai vidi tutta la nazionale ancora ferma immobile a metabolizzare.
Io: <<abbiamo quasi allagato la classe>> guardai il ragazzo seduto vicino a mio fratello, ed era ancora sconvolto che apriva e chiudeva gli occhi.
Andrea: <<e l'artefice di tutto ciò era?...>> chiese prima di mettere in bocca un pezzo di bistecca.
Tutti quanti spostarono lo sguardo da Belotti a noi, gruppo di ritardati decelebrati.
Laura, Chri e Leo stavano letteralmente guardo me, quindi a nessuno scampò che l'artefice ero io.
Io: <<yes... I'm>> alzai le mani in alto sorridendo.
Vidi nicolò alzare il sopracciglio destro e questo mi fece tornare seria e matura... certo.
Io: <<non mi guardare così, loro mi sono stati dietro, e l'avresti fatto anche tu>>
Nicolò: <<sarei nella tomba in questo momento>>
abbassai le labbra e piega la testa.
Non aveva tutti i torti, noi eravamo vivi per miracolo.

Ero fuori dal ristorante, seduta su un'altalena. Appena ero uscita l'avevo vista e ho detto: "perché no?". Ero lì, da sola che prendevo un po' d'aria mentre sorseggiavo un branca menta.
Anche non volendo, stavo pensando ai miei genitori.
Fede: <<brutta serata stare con noi?>> si sedette vicino a me. Sorrisi e guardai per terra negando con la testa.
Fede: <<allora cosa?>> si piegò per entrare nel mio campo visivo. Ridacchiai e alzai la testa continuando a guardarlo.
Io: <<stavo solo pensando... ai miei genitori>> mi guardò con uno sguardo da persona preoccupata, quasi quanto se fosse un problema suo.
Mi uccideva il fatto che da quanto sia gentile ed amoroso, si preoccupa un sacco delle persone che li stanno vicino.
Io: <<non abbiamo un bel rapporto, mi trattano come se non esistessi>> dissi guardando di fronte a me nel mentre che sentivo lo sguardo del ragazzo, al mio fianco, addosso.
Io: <<in queste... 2 settimane credo? Mi hanno chiamato solo una volta e neanche un messaggio>>
sorrisi tristemente.

unexpected love//Federico ChiesaWhere stories live. Discover now