Parte 24

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Leo: <<se stare con mamma e papà non ti fa stare bene, vieni da me>> disse mettendomi una mano sulla spalla.
Stetti ancora in silenzio, lo guardai dritto negli occhi ed annuii con un falso sorriso stampato sulla faccia.
Non per il motivo di andare a vivere con mio fratello, ma per il fatto dei miei genitori e nel nostro rapporto che ogni giorno, da otto anni stava scendendo molto, ma molto sotto il meno zero.
E il fatto che loro facessero finta di nulla o che non si accorgevano che avevo problemi con loro mi faceva salire ancora dai più un mix di emozioni, che variavano tra la tristezza, malincuore e rabbia.

Prima che io uscissi a fare la spesa i due ragazzi entrarono in doccia e la mia amica si svegliò.
Visto che non mi ero fatta nemmeno una lista di quello che dovevo prendere videochiamai Laura, che era seduta al tavolo che sorseggiava una mega tazza di caffè.
Io: <<abbiamo il latte?>>
Laura: <<boh>> la fulminai con lo sguardo.
Io: <<ti ho chiamato per questo, vedere cosa manca a casa così lo compro>>
Laura: <<Giuliaaa, mi sono appena alzata non puoi pretendere tanto eh>> proprio in quel momento comparì Christian.
Io: <<sia lodata la maria! Chri aiutami tu>>
Per fortuna che passò lui, perchè sennò la spesa sarebbe stata inutile.
Mi aiutò con tutte le cose senza lamentarsi.
Più a meno...
"GIULIA CAZZO" "ma ce la fai?" "che rottura di coglionii" "NO, GIULIAA" "minchia oh"
"bicarbonato, b-i-c-a-r-b-o-n-a-t-o"
Io e lui abbiamo la stessa pazienza, infatti non ci fanno mai incazzare assieme.
Ora capisco perchè mio fratello e la mia migliore amica, se non tutti i nostri amici in comune, ci shippavano.

Erano le 20 ed eravamo tutti in cucina, io e Laura bevevamo lasciando lo spazio fornelli ai due ragazzi.
Anche se stavano cucinando, stavano pure bevendo insieme a noi.
Stavamo ridendo, scherzando ma sopratutto festeggiando la terza vittoria dell'Italia.
Il campione in serata è stato Matteo Pessina, che ci portò in vantaggio al 39'.
Laura: <<siamo agli ottavi!!>>
Leo: <<oooh, siamo agli ottavi!!>> festeggiarono saltellando con la bottiglia di birra in mano.
Io: <<mancano ancora quattro partite>>
Chri: <<questo era solo l'inizio>> dicemmo in contemporanea, facendo tacere entrambi e ricevendo sguardi seri.
Leo: <<minchia oh, certo che voi due>> disse sbattendo le mani sulle cosce.
Laura: <<si, veramente. Un po' di gioia>>
Chri mi prese sotto braccio e mi grattò la testa, ed io arricciai il naso sorridendo.
Quando si fermò, cercai in tutti i modi di sistemarmi i capelli ma sapevo che era un'impresa impossibile.
Io: <<siamo felici, ma siamo anche realisti>>
Chri: <<mancano ancora quattro partite>>
Leo: <<lasciamo stare va>>
Laura: <<facevamo bene a vedervi insieme>>
momento d'imbarazzo per me, perchè il ragazzo che mi teneva sotto il suo braccio sembrò tranquillo.
Anzi, sorrise e bevve un sorso di birra.
Stavamo mangiando, e devo dire che in quella carbonara si impegnarono molto.
Stavamo parlando degli anni delle superiori, ricordandoci tutte le cose che ci capitarono, ma sopratutto che facevamo insieme.
Ed è iniziato tutto parlando di un ex compagno di classe di me e Laura, che conosceva tutta la scuola.
Ad un certo punto arrivò una videochiamata FaceTime, sul telefono della ragazza al mio fianco, da parte di Lorenzo Insigne.
Non sapeva cosa fare, se rispondere e far raffreddare la pasta che dopo sarebbe stata collosa oppure rispondere al suo innamorato.
Mi venne in mente, grazie ad un Déjà vu, della serata di una settimana fa, quando mi chiamò mio fratello e feci una figura di merda con Federico.
La punzecchiai con il gomito per fargli capire che poteva rispondere senza problemi.
E se fosse stato il problema dei due ragazzi di fronte a noi... be' ormai sapevano che conoscevamo la Nazionale, era inutile tenerlo nascosto.
Laura: <<hey Lollo>>
Lorenzo: <<hey nana>> parla lui.
Io: <<ciao Insegna!>> urlai per farmi sentire nel mentre che mi misi una forchettata di pasta in bocca.
Lorenzo: <<ciao anche a te, miss delicatezza>> mi inquadrò la mia amica.
Sorrisi sapendo che aveva ragione.
Laura: <<siete stati fantastici prima>>
Ciro: <<modestamente>> si infiltrò spingendo quasi giù dal letto il suo amico.
Io: <<ma se tu non eri manco in campo>>
Leo: <<quelli sono i dettagli>> sorrise malizioso.
Ciro: <<grazie, persona probabilmente rapita e torturata da Giulia>>
Laura: <<è suo fratello>>
La conversazione andò avanti per cinque minuti, poi la mia migliore amica li mandò a cagare dicendo che sennò la sua pasta sarebbe potuta servire a Giovanni Muciaccia per fare Art attack.

unexpected love//Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora