◈Capitolo 17◈

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'Dissi facendo un sorriso maligno'

"Kendra, dimmi che stai scherzando ti prego" mi disse Daniel rimanendo a bocca aperta.

"Ho avuto la tua stessa reazione quando l'ho saputo, e no, non sto scherzando" dissi alzandomi.

"Io sono in stanza con Jace, cazzo...non avrai mica intenzione di dirglielo? E poi chi te l'ha detto?" mi chiese riprendendosi il telefono.

"Si, glielo dirò, ma non subito...la cara Peyton, poco fa" dissi sorridendo.

"Kendra, stai esagerando secondo me, non dovresti dirglielo tu, lascia che sia Peyton a farlo" mi disse con aria indifferente.

"No, tu sai perchè sono così, voglio ottenere quello che voglio, ora vattene perchè se Gemma ti vede qua chissà cosa dirà" dissi facendogli strada verso la porta.

"Va bene, ma se proprio vuoi dirglielo almeno non farlo in modo brusco" disse appoggiandosi alla porta.

"Che c'è? Ti piace forse?" chiesi con ironia.

"No, ma Jace è mio amico, e non se lo aspetterebbero mai un fatto simile, so che ti sentivi trascurata, ma non ha senso comportarsi così, loro non se lo meritano" disse con tono calmo.

"Forse hai ragione...o forse no, non mi importa, ora esci veramente" dissi, e poi gli chiusi la porta in faccia.

Austin's pov

Nash ha proprio un tempismo che fa cagare, ma poi, Kendra cosa diavolo ci faceva in camera sua?

"Nash, ora mi spieghi perchè Kendra era in camera tua con Gemma?" gli chiesi mentre camminavamo per i corridoi per uscire un po'.

Sembrava tanto uno di quegli interrogatori in stile film poliziesco.

"Mi aveva chiesto se poteva venire un po' da noi, inizialmente le avevo detto di no, poi ha iniziato ad insistere e se non le dicevo di si non avrebbe smesso, tu piuttosto potevi avvisare che venivate a farci un saluto, almeno l'avrei mandata via" disse facendo dei gesti strani con le mani.

"Su questo ti dò ragione, ma ero troppo occupato a portarla in braccio e sai, non avevo altre mani scriverti" dissi guardandolo male.

"E perchè la portavi in braccio? E quella che aveva addosso non era la tua felpa?" mi chiese.

La felpa...devo andare a chiedergliela.

"Perchè era stanca e se l'avesse portata Jackson sarebbe stato strano, e si, era la mia felpa, aveva freddo nel boschetto" dissi accennando un sorriso.

Sentimmo della musica provenire dal giardino e andammo a vedere, c'erano le cheerleader che provavano dei passi sulle note di 'What about love' che avevo scritto, notai anche che Kendra prese subito il comando della situazione.

"Avanti ragazze, non dobbiamo perdere tempo! Dobbiamo fare bella figura il giorno della partita, su impegnatevi!" urlò al gruppetto dietro di sè.

"Povere ragazze, non so per chi provare pietà sinceramente" disse Nash ridendo.

Quando ci avvicinammo Kendra ci notò e facendo finta di niente si rigirò verso il gruppo e ricominciò ad urlare altri ordini.

"Ragazze! Ascoltatemi! Guardate me, almeno avrete un'idea di cosa fare!" urlò e poi cominciò a fare cose che nemmeno una scimmia sarebbe riuscita a fare.

"Forse non sa che è inutile che provi a far figure davanti a noi, tanto chi se ne frega di cosa fa, così sembra ancora più ridicola" dissi all'orecchio di Nash che continuava a guardare Kendra saltellare per il prato.

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