1.0 L'ultima speranza di Draco.

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Non era stato facile, negli ultimi mesi. I Malfoy possedevano una casa sicura in Italia, ed era lì che avevano provato ad andare. Draco sapeva sin dall'inizio che la sua vita non era normale. Non lo era mai stata, a partire dalla sua educazione. Ma c'era qualcosa, dentro di lui, alla quale non era mai andato bene.
La vita del giovane serpeverde era fatta di doveri, pregiudizi ed onore. Ma l'onore, lo sapeva, lo avevano perso ormai da tempo. Erano stati pochissimi a non abbandonare il Signore Oscuro, mesi prima, dopo la scoperta che Harry Potter non era morto e, sinceramente, era contento di essere stato tra quelli che se ne erano andati. Perché, seppur non valesse molto, alla sua vita ci teneva. Peccato che però fosse ugualmente in pericolo.
Ora era solo. I suoi genitori lontani, qualsiasi suo conoscente irraggiungibile. Gli era venuto spontaneo tornare ad Hogwarts, erano giorni che si rifugiava nella Foresta Proibita, sperando di trovare il coraggio di fare ciò che doveva. O che voleva. Fatto stava, che era la sua ultima speranza.

Non era mai stato il migliore dei maghi, nelle capacità quanto nello spirito. Ma forse non era colpa sua.
Una cosa, però, era certa: era un uomo alla deriva.
Uomo, perché cresciuto come non mai in così poco tempo.
Alla deriva, perché la speranza non era più del suo mondo.
Non viveva, sopravviveva. Forse sarebbe dovuto andarsene, scappare e rifarsi una vita, ma dov'era che il suo nome non lo avrebbe preceduto? Ironico. Lui che era sempre stato abituato a giudicare solo attraverso il nome che qualcuno portava, adesso avrebbe voluto non possederne alcuno. Tanto, non avrebbe fatto differenza.
Ripensò alle parole che il padre gli aveva rivolto, una volta che si era permesso di mostrarsi.

"Sii l'uomo che io non sono mai stato. Il mago che meriti di essere. La persona che tu vuoi diventare... E non crollare mai."

Lo aveva detto durante un momento di debolezza, sapeva che non lo avrebbe mai sentito di nuovo. L'orgoglio Malfoy, era quello il punto. Ma di quell'orgoglio Draco non vedeva nemmeno l'ombra, da quando il Signore Oscuro era tornato, e si era restaurato solo in parte quando era stato sconfitto.
Una cosa era certa, c'era un motivo se era lì.

Con un verso di frustrazione, tirò un pugno ad un albero lì vicino. Era almeno un'ora che usciva e rientrava dall'ombra che gli offriva la Foresta Proibita, indeciso sul da farsi. No, non indeciso, timoroso. Si trovava al limitare degli alberi, ad una decina di metri dalla capanna del mezzogigante.
Si guardò la pelle diafana della mano destra, ora arrossata sulle nocche per il colpo sferrato. La bacchetta giaceva a terra, non lontana da lui.
L'aveva presa ad un mago inesperto, incontrato in un paese babbano in Germania, dove era riuscito ad arrivare con la madre e il padre. L'aveva ottenuta disarmandolo, ma il legno di agrifoglio si addiceva poco a lui, tanto lontano dal biancospino. Il nucleo, che aveva scoperto essere di crine di unicorno, era diverso da quello della sua adorata, prima bacchetta. Certo, questa gli obbediva, ma non era la stessa cosa.
Alla fine, si decise. Fece l'ennesimo, definitivo passo verso il castello, e si preparò a ciò che lo aspettava.

Ultimamente la McGranitt restava fino a tardi nel suo ufficio, quello che era stato di Silente e di tutti gli altri presidi prima di lui. Draco lo sapeva grazie ad ore di osservazione, quando pensava ai suoi propositi riguardanti la strega Minerva.
Attento a non farsi vedere e con precauzioni ben superflue, dato che erano più o meno le 23:30 e il coprifuoco era già scattato, il biondo strisciò nel castello che tanto conosceva. Sembrava un fantasma, pallido e smunto com'era, mentre sgusciava nella notte di Hogwarts.
Arrivato davanti alle porte, tentennò ancora. Non aveva incontrato nessuno, nei corridoi della scuola. Quasi aveva sperato che non fosse così, ma sapeva bene di non doversi far vedere, fino a che non sarebbe stato sicuro che avrebbe potuto. Impugnò la bacchetta, e strinse le dita attorno ad essa talmente forte che le nocche diventarono bianche. Doveva. Non c'era altra soluzione, era la sua ultima speranza. Merlino, tremava come una foglia per qualcosa che poteva apparire così semplice... Ma chiunque di lui avesse conosciuto più del nome, sapeva che non era così.

Midnight || DramioneWhere stories live. Discover now