7.2 Troppe sfumature.

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Spazio autrice:
AIUTATEMI!!!
Wattpad mi si é aggiornato e non ci capisco più niente! Miseriaccia, é assurdo. Suppongo abbiano reso il design come sul computer, l'unico problema é che io non sono praticamente mai andata su Wattpad dal computer!
Vabbé. Ancora scusate per il ritardo, ma sono diventata scema appresso a questi cambiamenti.
Vi prego di leggere lo spazio autrice sotto, é importante.

***

Doveva fare qualcosa, dire qualcosa. O sarebbe potuto restare così per sempre.

Draco deglutì, ma non riuscì a staccarsi dal suo sguardo... Lei sembrava saperlo, sembrava farlo apposta. E lui la detestò per questo.
«Quale era la domanda?» sussurrò in una richiesta, e la sua voce uscì roca. Si schiarì la gola, in un tentativo di rimediare a quella figura.

«Perché mi hai fatta restare una settimana intera ad aspettare che mi dicessi perché eri tornato?»

Draco deglutì ancora, fermando la sua lingua prima che potesse uscirgli la verità. Perché la verità, era che non lo sapeva nemmeno lui perché aveva trattenuto la Granger per così tanto. Elaborò bene le sue opzioni, pensò a cosa poteva dire per circuire ciò che in realtà era accaduto nella sua mente. Quando finalmente giunse ad una conclusione, si rese conto che c'era un bel problema. Non avrebbe potuto mentire, non mentre quegli occhi marroni lo tenevano inchiodato, in cerca di risposte.
Prese un respiro silenzioso, e trovò il modo di distogliere lo sguardo.

Quando l'ebbe fatto, si rese conto con orrore che, mentre la guardava, era stato invaso da un fuoco che lentamente era svanito, adesso. Sentiva di nuovo freddo, e il suo sguardo cadde sulla sciarpa che aveva trasfigurato in mantello, ancora accasciato lì accanto. Non seppe perché, ma si ritrovò a chiedersi se l'incantesimo scaldante della Granger stesse funzionando.

«Potter.» rispose, e il suo tono sembrava leggermente più normale, ora.

«Come? Cosa c'entra Harry?» chiese lei, e un ricordo lontano affiorò nella sua mente, il ricordo di qualche occhiata piena di rancore e invidia. Per un momento detestò il modo in cui lei pronunciava il nome dello Sfregiato, ma si riprese in fretta.

«Se l'avessi detto a Potter lui avrebbe creato un polverone. Sarebbe andato dalla McGranitt a protestare, sicuro quanto la morte.» rispose ed aspettò una reazione da parte di Hermione, ma l'unica cosa che avvertì fu un silenzio sospeso.

«Ah. Okay.» sentì dopo un po'.

«Okay? Cosa significa okay?»

«Okay! É una parola! Significa okay... Nel senso di okay.» rispose in fretta lei.

Draco si voltò di nuovo verso di lei e dovette trattenere un sorriso. La grifondoro lo guardava con una strana luce negli occhi, come se fosse matto a non capire qualcosa come un'okay. Pressò le labbra tra loro cercando assolutamente di non sorridere per lei. Sarebbe stato così assurdo.

«Ti aspettavi qualcos'altro?» disse, sull'orlo di un maledetto sorriso.

«Io... Sì, mi aspettavo una ragione più valida, magari... Non so, pensavo non fossi così prevedibile, Malfoy.» aggiunse.

«Io prevedibile?»

«Oh si.»

La guardò di nuovo. Ora nei suoi occhi si era infiltrata una sfumatura di scherno, e lui pensò che aggiungeva un tocco di vita in più alle sue iridi.

«Mezzosangue, sei proprio ingenua.»

La vide aprire la bocca per ribattere, quando un brivido l'attraversò. La vide stringersi le braccia al petto.

Midnight || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora