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«So di una mostra d'arte che organizzeranno qui, a Seoul, se sei interessato, potrei forniti più informazioni in merito» disse Kim Jun-myeon, mio professore del corso di lettere, a Yoon Jaehyuk, un mio compagno con cui andavo parecchio d'accordo.
Il professor Kim era sempre disponibile nei confronti dei suoi studenti, tanto che preferiva legare con noi tramite un rapporto stretto, così da avere una corrispondenza durante le lezioni, e un insegnamento fondato sulla fiducia reciproca. Infatti non era inusuale che spesso ci invitasse a mangiare con lui, offrendoci il pranzo. Era di gran lunga uno degli insegnanti che avevo apprezzato fin da subito, ammiravo la sua personalità ecclettica e l'atteggiamento altruista verso i propri alunni. Era capace di incantare chiunque durante le sue lezioni, il suo modo di argomentare mi teneva incatenata a ogni tema trattato in classe. La letteratura spiegata da lui era tanto affascinante quanto lo era la figura slanciata di Yeonjun, che passava con rilassatezza lungo il corridoio della mensa dell'università, in quell'esatto momento. Potevo già udire i respiri trattenuti per lo stupore da parte della gente lì presente. Non vi era persona che rimanesse immune al suo effetto, anche minimamente qualcuno ne rimaneva colpito.

Io mi morsi l'interno guancia appena i miei polmoni vennero sommersi dal profumo della sua acqua di colonia, mentre passò vicino al tavolo dove ero seduta insieme a Jaehyuk e al professore, che non si erano accorti di nulla e avevano continuato con il loro discorso sull'arte. Non sapevo descrivere se quell'odore era dannatamente soffocante o maledettamente afrodisiaco e irresistibile.

Mi odiavo per lasciargli avere una reazione simile da parte mia.

Non devo cedere, mi ripetevo ininterrottamente. Non ha niente di speciale, era la frase che senza sosta tentava di suscitare sentimenti contrastanti nei confronti di Choi Yeonjun, nonostante lui non sapesse della mia esistenza nel globo e fosse solo la sua presenza a urtami.

Perché? perché doveva avermi fatto di tutto, pur non avendo mosso un dito?

Hei-Ran, svegliati, sentivo dal mio subconscio.

Kwan Hei-Ran, continuava la mia voce interiore.

«Signorina Kwan» pronunciò con un tono di voce più marcato il professore, per ottenere la mia attenzione. «Si sente poco bene? Il signorino Yoon la stava chiamando poco fa» mi fece notare e io immediatamente rivolsi uno sguardo imbarazzato e dispiaciuto al compagno di fianco a me, che subito mi rassicurò con un dolce sorriso.

«Oh, sarà semplicemente una mancanza di zuccheri, mi capita spesso di sentirmi debole.»

Ma di sentirmi debole soltanto in presenza di Yeonjun.

«Glielo avevo detto di prendere il dolce» la rimproverò scherzosamente l'insegnante, alludendo al precedente rifiuto della torta al cioccolato della ragazza.

«Uhm, non volevo approfittare della sua gentilezza» mormorò, rossa dalla vergogna dalla testa ai piedi. Il professor Kim semplicemente rise di gusto a quella sua espressione.

«Si rilassi in mia presenza, Kwan. Non sono mica Choi Yeonjun» furono le parole che mi spiazzarono.

Collywobbles 𐦍 Choi YeonjunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora