Ringraziamenti e Curiosità

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È in assoluto la prima volta che scrivo una sezione del genere e perciò non so bene come comportarmi.
Sembra quasi scontato ma per me è estremamente importante ringraziare chiunque sia passato anche solo una volta a leggere questa storia. Ogni piccolo gesto, per quanto possa sembrare banale, è pur sempre qualcosa che io apprezzo.

Arrivat* fino a questo punto, le vostre considerazioni?

Ammetto che Collywobbles non è una delle storie migliori che mi siano venute in mente a livello di trama, i video musicali hanno avuto un contributo pazzesco e soprattutto sono quelli che mi hanno ispirata.
Facendola leggere alla mia consigliera di fiducia, lei stessa ha notato come fosse scritta anche in maniera piuttosto semplice e non impegnativa.
Se devo essere sincera, non è neanche un lavoro che reputo essere un buon prodotto, ma in ogni caso mi sono divertita a scriverla.
Questa trama mi è venuta in mente dopo un'operazione che ha avuto delle complicanze, perciò il periodo di degenza è stato lungo e ancora adesso devo riprendermi.
Ho scritto Collywobbles mentre ero distesa sul mio letto, in estremo riposo, dove le uniche parti del corpo che mi erano possibili muovere erano le braccia.
Questa storia è stata una distrazione perfetta, nonché qualcosa che mi ha intrattenuto con divertimento.
A me piace particolarmente la scrittura, per quanto ciò che realizzo mi rendo conto non sia completamente adeguato.

Dedico questa storia alla prima persona di cui io mi sia mai effettivamente e realmente innamorata in tutti questi anni e a cui ho attribuito il nome in codice di “Soffitto”.
In comune avevamo il teatro, ma purtroppo tra noi due non è andata a buon fine e lui è andato, probabilmente, avanti con la sua strada.

Le emozioni non sono il mio forte, piuttosto sembro essere attaccata solo ad alcune di essere.
Però, come tutti nella propria vita, ho dei ricordi, alcuni dei quali molto spiacevoli, e ho sofferto. Ed è dal dolore che spesso attingo il materiale con il quale scrivo.
Non voglio parlare dei miei problemi, perché non sarebbe nemmeno giusto e diventerei egoista, forse.
Noi abbiamo sofferto in passato o soffriamo in questo esatto momento, però sono poche le persone che si offrono di ascoltare, molti sono solo in grado di auto-commiserarsi.
Ritengo che in questi ultimi anni tutti abbiamo sperimentato del dolore e la mia opinione è che non esiste un dolore che meriti di essere più importante di un altro. Il dolore è dolore, può avere varie forme e manifestarsi in maniera diversa, ma alla fine il risultato che dà è sempre lo stesso: sofferenza. E la sofferenza non è quantificabile o qualificabile.
Quando ho raggiunto il fondo credevo che sarei risalita, eppure avevo come l'impressione che io stessi scavando sempre di più per la mia fossa. E in questo momento io ho ancora quella pala in mano.
Non credo sia colpa di qualcuno al di fuori di noi o se siamo noi medesimi i creatori del nostro dolore. Sono fiduciosa, però, sul fatto che noi plasmiamo la modalità con il quale uscirne, anche se piano piano. Possiamo estraniarci viaggiando con la mente in una realtà astratta, un universo alternativo di cui noi siamo i creatori. Possiamo trovare una motivazione o una persona da amare o anche un animale domestico, perché no.
Nel mio caso, la scrittura è stato un ottimo metodo.
Quello che in pochi sanno (o quasi nessuno) è che la mia passione è rivolta verso la regia cinematografica. Infatti, voglio realizzare ciò nel mio mestiere, affiancandolo alla scrittura.
Io non sono una scrittrice, penso di non essere nemmeno brava in questo, ma il talento serve ben poco se manca la passione.
Durante il primo lockdown non avevo film da analizzare, perché i cinema erano chiusi e non potevo neppure andare in qualche piattaforma streaming e vedermene uno, dato che praticamente li avevo già guardati tutti.
Quindi ho preso carta e penna e ho deciso di mettermi all'opera e fare da autodidatta, ma ho iniziato proprio dalla scrittura.
Collywobbles non è la prima storia che scrivo e, diversamente da quanto si aspetterebbero i lettori che mi seguono da più tempo, non lo è nemmeno Ikigai, la storia dedicata a Ten degli NCT.
Ebbene, due anni fa avevo realizzato una storia, mi pare verso apile o maggio, che io definisco una "Fanfiction sui plebei", per via della protagonista del racconto. La storia era dedicata a una vecchia amica, con cui all'epoca era ancora in buoni rapporti, e tendenzialmente parlava della sua vita. Col tempo, tuttavia, ho lasciato perdere, non l'ho cancellata ma semplicemente archiviata. Trovavo inutile continuarla, specialmente perché era alquanto cringe, provavo a forzare troppi aspetti che tra di loro stonavano. Quella mia vecchia amica era piuttosto particolare. Adoro le personalità strane e in genere strambe, hanno un lato affascinante, ma sapevo che una quantità di cose che uscivano dalla sua bocca erano false e poco sincere, né lei si era mai fidata di me o mi considerava un'amica.
Quella storia ho deciso di tenerla in attesa di idee e contenuti migliori che mi sarebbero venuti in mente, e quel momento è arrivato e sarò felice un giorno di farvelo leggere. L'ho totalmente stravolta da quella che era la trama originale, specialmente l'ho trasformata in una ff vera.

Collywobbles 𐦍 Choi YeonjunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora