⚘︎28⚘︎

104 11 5
                                    

«Please, Hei-Ran! Please, do me this favor!» mi supplicò ancora una volta Marlee. «Kai loves music! Please, let him join the group! » continuò ancora.

Perché mi faceva questo? Era perfettamente cosciente del fatto che io e Yeonjun non ci parlassimo.

Non si arrese ad ognuno dei miei "no", eppure ero parecchio seria e decisa, ma lei voleva comunque farmi cedere.
Vedevo come il rapporto con Huening Kai diventava sempre più intimo e profondo con il passare dei giorni, Marlee aveva trovato un nuovo amico, o forse qualcosa di più, che la rendesse solare e vivace di quanto già lei non fosse di natura.
Però, nonostante le volessi un bene enorme e nutrissi grande simpatia in Kai, avevo rifiutato. Non per farle un torto o perché non fossi d'accordo che lui si unisse al gruppo – decisione che comunque non sarebbe spettata a me. Avevo paura di ripresentarmi dopo tanto tempo e di scontrarmi con Yeonjun.

Non avevo più alcuna notizia che riguardasse lui. Nessuna traccia che avesse a che fare con Yeonjun nella mia vita, eppure ancora non lo avevo dimenticato. Anzi, il ricordo diventava più forte al passare dei giorni.

Anche un altro semestre era terminato, le vacanze erano finalmente iniziate. Io sarei diventata un'universitaria del terzo anno, mentre Choi Yeonjun si era ormai laureato.
Pure Mark aveva completato il suo ciclo univeritario, un pomeriggio mi chiese di bere qualcosa insieme nella caffetteria della scuola. Lui percepì un velo di melanconia in me e, ricordandosi di Lee Minho, attribuì immediatamente la causa del mio cambiamento a Yeonjun. Mark tentò di parlarmi di lui, raccontandomi di come fosse diventato strano negli ultimi tempi, tanto da essere disattento durante le lezioni, ma comprese da solo che ormai sentire di lui mi provocava un dolore al petto.
Tutti parlavano dello strabiliante esame conclusivo di Yeonjun, e nessuno aveva dubbi in merito, fin dal principio.
Molte persone si andarono a complimentare con lui, ma Yeonjun, come al solito, rispettò un atteggiamento pacato e distaccato, tranne che con Hee-seung e Beomgyu.
Io, ovviamente, non mi feci viva, né fui nei paraggi in quel momento, per quanto la tentazione fosse grande, ma l'orgoglio ancora di più.

«So, why doesn't he join the music club? » domandai retoricamente. Kai aveva altre opportunità.

Marlee replicò, rammentandomi di come l'università avesse iniziato i corsi estivi e di come i club fossero chiusi.  Pur di avere la meglio su quella discussione, mi mise perfino fretta, dicendo che il ragazzo non poteva aspettare. E se tutte le scuse precedentemente elencate da lei non fossero state abbastanza, usò l'arma contro la quale Marlee sapeva perfettamente che io avrei creduto: la pietà. Con quella, lei era a conoscenza della compassione che avrei mostrato, per rendere felice qualcuno e aiutarlo. Mi pentii di quella mia debolezza, appena realizzai di cosa avevo fatto; avevo davvero accettato di presentare Huening Kai ai ragazzi?

Come sarebbe stato ripresentarsi su due piedi, così dal nulla? Senza invito o senza un avvertimento. Era di gran lunga un gesto immaturo e poco rispettoso, e io non avevo la faccia tosta da fare una cosa simile.

L'unica fortuna, che forse mi si presentò, era che il mio vicino di casa fosse niente poco di meno che Hee-seung.
Imbarazzata una mattina lo fermai presso l'entrata di casa sua. Utilizzai la scusa di una passeggiata in zona, anche se in realtà lo stavo proprio aspettando fuori.
Non ero capace di tenere un discorso in quelle circostanze, tenevo in continuazione lo sguardo basso, balbettando qualche monosillabo, non pronunciando un discorso compiuto. Poi, dopo dei secondi, strinsi i pugni e mi dissi di farmi coraggio.

Glielo chiesi.

E mi mandò da Yeonjun, spiegandomi che era lui a prendere le decisioni.

Hee-seung non mostrò rancore, mi accolse con un sorriso sulle labbra, sembrava quasi contento di incontrarmi.
Si offrì di accompagnarmi subito da lui, e per quanto desiderassi rifiutare, il pensiero di togliermi il prima possibile quel fardello vinceva sulla mia ansia.

Così, passati almeno una quarantina di minuti, mi ritrovai in quel posto.
Hee-seung mi lasciò, avvisandomi di aver ricevuto un messaggio importante che lo costringeva ad andarsene. Sperai seriamente che dentro ci fosse qualcuno, ma non fu in questo modo, difficilmente gli altri erano tipi mattinieri. La sola presenza era quella di Yeonjun, intento a storcigliare i fili dei microfoni. Mi domandai cosa ci facesse lui lì.

Non si accorse di me, né io feci rumore. Deglutii a fatica la saliva che si era bloccata in gola, e mi diressi verso di lui, che alzò gli occhi non appena la mia figura copriva la luce che proveniva da dietro di me.

Un'espressione confusa si creò immediatamente sul suo volto.

«Hei-Ran? Stai bene? Bisogno di qualcosa?» Una serie di domande, una dietro l'altra, per togliergli ogni dubbio.

Continuai ad ossevarlo, perdendomi nuovamente in lui. Non osavo proferire parola, però sarebbe stato peggio se avessi fatto scena muta di fronte a lui.

«Io, uhm... no, ecco» furono le uniche cose che uscirono dalla mia bocca. Mi sentivo sudare dall'agitazione.
Yeonjun non smetteva un attimo di fissarmi e io ero a disagio.

«Capisco...» sospirò lui, alzandosi dalla cassa dove si era appoggiato. «Allora non c'è bisogno che tu mi trattenga. Io vado...» fece che andarsene, ma io lo trattenni. Non potevo farmelo sfuggire, o Marlee sarebbe diventata ancora più insistente e mi avrebbe rinfacciato la cosa.

«Aspetta! Senti, volevo chiederti se per caso si potesse unire con voi un nuovo amico di Marlee, sai la mia compagna, quella che di solito si vede insieme a me» Se mai tu mi hai visto una volta soltanto, Yeonjun, pensai tra me e me.

Il ragazzo si voltò. A primo impatto pareva alquanto spaesato, ma poi lo vidi alzare le spalle, come segno di indifferenza.

«Tutto qua? Non ci sono problemi, ma perché lo hai chiesto a me? È Soobin che si occupa di queste cose» mi fece notare e io crollai, spalancando la bocca.

Hee-seung mi aveva mentito? E se lo aveva fatto per quello, perché non avrebbe potuto anche per quel presunto messaggio per cui era scappato via?

«Ma Hee-seung aveva detto... Niente, lascia stare» tagliai corto, chiudendomi in me stessa per uscire il più presto possibile dalla vista di Yeonjun.

«Un attimo!» mi chiamò, facendomi bloccare.

«Mh?»

«Ho pensato a quello che mi hai detto... e avevi pienamente ragione, non avrei dovuto trattarti così» mormorò, con un tono di voce più basso.
Mi stava forse porgendo le sue scuse?

«Ne avevi tutti i motivi, sono stata indiscreta a ficcare il naso in faccende che non mi riguardano, scusa...» ammisi anche io le mie colpe, riconoscendo di essere stata un po' troppo invadente.

«No. Ogni cosa che ha a che fare con me ti riguarda, Kwan Hei-Ran.»

E in quell'istante il mio cuore riprese a battere.

Ꭺᏼꭰꮖꭲꮻꭱꭹ

Ti prego, Hei-Ran! Ti prego, fammi questo favore! Kai ama la musica! Ti prego, lascia che si unisca al gruppo.

Quindi perché non si è unito al club di musica?

Collywobbles 𐦍 Choi YeonjunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora