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«Signorina Kwan, che sorpresa vederla frequentare delle mie lezioni in coreano e senza la presenza della sua amica» notò la professoressa Lee, apparendo dal nulla.

«È tornata a far visita alla sua famiglia» la avvisai riguardo a Marlee.

«Ho notato... si accomodi pure» mi indicò con un cenno della mano dove sedermi e io, in silenzio, eseguii quanto mi disse.

Come insegnate, Lee Ji-eun era ben preparata in materie di scienze umane e le sue lezioni si dimostravano sempre parecchio coinvolgenti, forse perché, da umani, trovavamo interessante lo studio del nostro essere e della nostra mente, così come quella dei nostri simili. E dovevo ammettere, che da qualche settimana a lì, lo studio della psicologia poteva permettermi sempre di più a immedesimarmi in Yeonjun e provare a capire cosa gli passasse per la testa in quei silenzi disarmanti che rivolgeva a ogni individuo dell'università. Aveva un'aria tanto audace e scaltra che non trasmetteva un'immediata fiducia nei suoi confronti, ma più ci si soffermava a osservarlo e più si comprendeva quanto fosse in realtà innocuo. Avrei voluto possedere pure io la sua pacatezza e mi chiedevo ininterrottamente se c'era la speranza che quell'apparente apatia celasse il suo lato sensibile o se mai anche una personalità come la sua aveva nutrito simili sentimenti almeno una volta nella vita.

La professoressa continuava a spiegare e io mi sentii particolarmente in colpa per non averle dato ascolto, né dedicato un attimo di attenzione. Lei sembrò accorgersene, mi tirava spesso delle occhiate durante la lezione, quasi attirata dallo scorgere dei pensieri dietro ogni mia espressione oppure un piccolo cambiamento in essa. Neanche mi resi conto del tempo che era passato con una velocità assurda, infatti la lezione era terminata e io fui disattenta per un'ora intera. Feci che sistemare il materiale che avevo tirato fuori, usato esclusivamente per qualche scarabocchio e il disegno di un'orchidea realizzato su un foglio libero, e con la borsa preparata mi avviai per andare verso l'uscita, però la voce della mia insegnante mi fermò prima di superare la porta.

«Signorina Kwan, spero di non averla disturbata abbastanza con il mio noioso discorso sulla moda e la pubblicità, ma volevo assicurami che avesse recepito di dover svolgere un'esposizione unica su questi due temi» mi rimproverò con sguardo pungente, salutando nel frattempo gli alunni che le auguravano un buon proseguimento di giornata.

«Mi scusi, come dovrei collegare entrambi?» mi assalì il panico. 

«Se avesse ascoltato la lezione, adesso saprebbe come farlo. Lascio a lei risolvere questo dubbio, ora la invito spassionatamente a dirigersi in biblioteca e iniziare a darsi da fare» terminò, lasciando l'aula nella quale io mi ritrovai subito da sola.

Collywobbles 𐦍 Choi YeonjunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora