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Entrai insieme a Hee-seung all'interno dell'edificio abbandonato. Era ben illuminato dalla luce del sole, questo lo rendeva meno lugubre.

«È... una vecchia piscina pubblica?» chiesi confusa, continuando ad analizzare il luogo intorno a me. Faticavo a trovare le parole adatte per descriverlo, ma, soffermandosi un po', quel posto non sembrava essere così tanto male. Certo, era localizzato in una zona non molto raccomandabile, ma lo stabile dove si incontravano si teneva ancora in piedi. Ovviamente c'erano vetri rotti dappertutto, ragnatele ovunque e il resto che non lo rendevano pienamente a norma, tuttavia mi immaginai per un secondo me stessa a disegnare lì dentro, con quella fantastica luminosità.

Seguii ancora Hee-seung fino a raggiungere un impianto improvvisato composto da due casse e qualche microfono. Attorno avevano sistemato qualcosa di abbastanza comodo su cui sedersi, per non rimanere in piedi tutto il tempo. Naturalmente non si trattava di divanetti o di qualche pouf, ma tutto sommato era meglio di niente.

«Hee-seung!» sentì esclamare improvvisamente da una voce a me sconosciuta. Mi voltai e immediatamente scorsi la figura di un ragazzo piuttosto alto.

«Soobin! Come va?» salutò l'amico con una stretta di mano,  nel frattempo che io rimasi lì impalata.

«Chi è la ragazza?» si aggiunse un'altra persona, di nuovo un maschio.

«Ciao, Taehyun! Lei è Hei-Ran, ho pensato di invitarla qui con noi» avvisò, ottendo il consenso da parte del ragazzo, che sembrava più che contento di avere delle nuove visite.
Soobin si presentò, seguito subito dopo dal più giovane, e cercarono di farmi sentire a mio agio il più possibile, invitandomi a curiosare in giro, se mi andava.

Io ne approfittai, quindi. Non vi era un granché da scoprire, ma c'era molto spazio e l'acustica si rivelò essere ottima per cantare. Diedi un'occhiata anche al soffitto, che non trasmetteva molta sicurezza, ma facendolo non mi accorsi di star camminando all'indietro, tanto che mi andai a scontrare con la spalle di qualcuno, che si girò per scrutarmi in viso.

«Ci rincontriamo» disse colui che io conoscevo perfettamente.

Sollevai, allora, il capo, che prima aveva abbassato per l'imbarazzo, e mi scontrai con i suoi occhi e il suo sorriso.

«Vi conoscete?» apparve Hee-seung dal nulla, insieme a Soobin e Taehyun.

«No!» mi affrettai a sottolineare. Capista se mi stavo vergogna in quel momento, avrei tanto desiderato sotterrarmi.
Gli altri mi guardarono con dei sopraccigli alzati, sconvolti e perplessi dalla mia reazione.
«È facile scontrarsi tra i corridoi dell'università, ma non è abbastanza sufficiente per conoscere qualcuno» mi giustificai dopo con una scusa a cui parevano avervi creduto.

«Be', allora avremo modo di farlo qua» mi disse Yeonjun, lasciandomi sconvolta e sempre più perdutamente innamorata di lui.

Collywobbles 𐦍 Choi YeonjunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora