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"Be', allora avremo modo di farlo qua".

Cosa caspita intendeva?

Era davvero intenzionato a conoscermi?

Sul serio Choi Yeonjun, un ragazzo più solitario di un eremita, sembrava essere cambiato in così poco tempo in un'altra persona?

«Chi ha urlato?» se ne uscì una voce dal nulla, riferendosi al mio "no" di poco fa.

«Oh, ecco che arriva lo scapestrato di Beomgyu» commentò Yeonjun, facendo ridere i suoi amici.

Beomgyu? Choi Beomgyu?

«Hei-Ran, tu che fai qui?» mi chiese il mio compagno del corso di letteratura, non aspettandosi di trovarmi lì. Io mi affrettai a spiegare agli altri come mai non fosse una caso che ci conoscessimo e i ragazzi subito capirono che io e lui avessimo la stessa età e frequentassimo la stessa università, insieme a Yeonjun e Hee-seung.
Mi chiesi per un attimo cosa facessero Soobin e Taehyun, in quanto non mi era mai capitato di scontrarmi con loro nei corridoi.

«Hei-Ran, toglimi una curiosità: anche in classe rimane un selvaggio?» mi domandò Soobin, sotto i lamenti offesi di Beomgyu.

«Rannie, ora noi proviamo qualcosa, tu puoi restare pure a vedere» mi sorpresi da quel nomignolo dato da Taehyun, non ne avevo mai avuto uno. Successivamente, lo stesso ragazzo raccolse una sedia da per terra per farmi accomodare e, vedendo che fosse sporca, cercò di mandare via un po' di polvere con la mano.

«Stai tranquilla, posso assicurarti che questo posto è sempre più ordinato della camera di Yeonjun» mi disse Beomgyu, notando la mia faccia disgustata.

«Yah! Camera mia è pulitissima» ribatté il diretto interessato con furore.

«Certo» ironizzò l'amico, alzando gli occhi al cielo. «Hei-Ran, devi sapere che Yeonjun è probabilmente il tipo più disordinato al mondo» continuò poi.

«Non è vero! Tratto bene le mie cose» protestò l'altro in difesa.

«Oh no, sono semplicemente due, le cose a cui dedichi la tua attenzione in modo scrupoloso: i fiori e i pesci» lo corresse Soobin.

«Ha un acquario bellissimo a casa» mi sussurrò Taehyun e quel suo commento mi fece ridere, anche se tutta quella situazione era esilarante.

«Guardate che ho sensibilità per tutto» Yeonjun provò a smentire i suoi amici, che lo stavano mettendo in ridicolo, ma lì ebbi anche io da replicare. Yeonjun non si accorgeva nemmeno di molta gente, forse perché era troppo abituato che gli altri si accorgessero di lui e, quindi, di conseguenza non sapeva come ricambiare.

«Ah, sì? Pensa piuttosto a tutte le penne che continui a perdere» terminò Beomgyu, prendendo in mano uno dei microfoni. Io mi trattenni dal ridere all'affermazione del ragazzo. Si poteva dire che Yong-sun si divertiva a collezionare la cancelleria che Yeonjun seminava quando si intrufolava all'interno dell'aula del club – perché non aveva ancora perso quell'abitudine.

«Oh, e comunque non preoccuparti: la tua voce ha una potenza straordinaria» cercò di rassicurarmi Taehyun, mormorando al mio orecchio quella specie di complimento, alludendo alla mia esclamazione di prima.

Che figuraccia.

Dopodiché raggiunse gli altri e insieme iniziarano ben lunghe quattro ore di prove.

Per quanto il tempo fosse molto, non mi stancai, né ebbi mai abbastanza di sentirli cantare. Il talento stesso si sarebbe inchinato a loro, non riuscivo a rimuovere gli occhi da dosso a ogni esibizione. Persino quando sbagliavano sembravano star facendo correttamente, non trovavo imperfezioni o difetti da correggere. Erano letteralmente coinvolti dalla musica e sommersi dalle vibrazioni che essa trasmetteva a quei cinque ragazzi. Vi era una grande vastità di brani; portavano pezzi da solista, dei duetti o qualcosa di gruppo, rimanendo sempre impeccabili. Mi sorpresero di più Beomgyu ed Hee-seung, non avrei mai creduto che due dei miei compagni di corso nutrissero la passione per la musica.

Non mi resi conto di come fuori stesse iniziando a fare buio, poco a poco i raggi del Sole stavano soffocando per via dell'imbrunire e io non realizzai con immediatezza che avrei dovuto fare ritorno a casa almeno un'oretta prima.

«Hei-Ran, sei ancora qua? Potevi non aspettarci, ti avremo sicuramente stufata» mi si avvicinò preoccupato Soobin, che io non tardai a tranquillizzare. In fondo, era stata una mia scelta, quella di rimanere.

«Colpa mia, avrei dovuto avvisarti che avremo fatto tardi e che eri libera di andare quando più te la sentivi» si scusò Hee-seung, entrando nel discorso.

«È la prima volta che vengo, anche se avessi voluto andarmene, non avrei potuto, non conoscendo la strada» spiegai a entrambi.

«Quindi ti siamo piaciuti?» Taehyun ci tenne che io dassi la mia opinione, ovviamente positiva.

«Allora hai bisogno che qualcuno ti riporti a casa» parlò Yeonjun, avendo sentito.

Fui sorpresa dal suo intervento, ero convinta che fosse impegnato a sistemare tutti i cavi e le apparecchiature, non pensavo che con un orecchio avesse interesse di ascoltare quanto ci stavamo dicendo.

«Lo faccio io, visto che l'ho già accompagnata all'andata. Yeonjun deve già portare tutti voi» si offrì volentieri Hee-seung.

Sapevo potessere risultare da maleducati, ma desideravo ardentemente che quei ragazzi andassero con lui, così che io potessi rimanere con Yeonjun. Purtroppo, non avvenne.

«Visto che hai un passaggio, che ne pensi di cantare anche tu qualcosa?» mi propose Beomgyu con un sorriso. La sua era una richiesta gentile, spontanea, autentica, ma non era consapevole di ciò che mi stava chiedendo. Perché, se lo avesse saputo, non gli sarebbe neanche passata per la mente un'idea del genere.

«Sei rimasta tutto il tempo a guardare, visto che sei venuta fino a qui, potresti anche tu farci sentire qualcosa» proseguì, ottenendo l'approvazione di Taehyun, che saltò entusiasta.

Io non seppi rispondere, abbasai solo lo sguardo sulla superficie rovinata sotto di me. Se non ci fosse stato il pavimento, probabilmente la forza di gravità avrebbe fatto un ottimo lavoro con me, per farmi sprofondare.

«Falla andare dalla sua famiglia, l'abbiamo trattenuta già per molto» intervenne Yeonjun, poggiandomi una mano sulla spalla per raggiungerlo verso l'uscita.

A quel contatto, potei giurare di sentire la mia pelle bruciare e il cuore infiammarsi di tutto l'amore che avevo per lui. Perché non solo sentire la sua pelle sfiorare la mia mi aveva provocato una reazione inspiegabile, ma Yeonjun era riuscito anche a dimostrare che non aveva torto quando aveva ammesso di prestare attenzione, per quanto a modo suo, alle cose e alle persone.

Collywobbles 𐦍 Choi YeonjunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora