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“I know I love you”

Il cielo era molto limpido quel giorno. Erano le prime ore della mattina che sembravano avere scacciato ogni nuvola, così che un azzurro infante divenisse il vero protagonista da ammirare.
Io ero rimasta al fianco di Yeonjun per tutta la notte, nonostante i vari messaggi di preoccupazione che mia madre aveva continuato a mandarmi incessante fino alle undici di sera, quando finalmente l'avevo rassicurata di essere ancora viva tramite una chiamata. Le raccontai una menzogna, inventandomi di essermi fermata a dormire da Marlee, quando la verità era che Yeonjun aveva bisogno di un supporto con sé, e io non potevo lasciarlo da solo.
Si sfogò: pianse, urlò, imprecò... permise a tutta la rabbia repressa di venire fuori e di mostrarsi sotto forma di sofferenza, un dolore che aveva avuto il coraggio di condividere e mostrare con me.
Io gli strinsi la mano e lo abbracciai di tanto in tanto. Volevo che sentisse il calore e l'amore di cui necessitava, e lo rispettai con il mio silenzio. I gesti erano più importanti delle parole e speravo che anche lui fosse di questa idea.

Per colazione digiunai, per quanto io fossi un tipo estremamente legato a quel pasto della giornata, che ritenevo di estrema importanza. Eppure rinunciai a riempire lo stomaco per una volta, perché Yeonjun aveva solo qualche snack lì con sé e si scusò con me per non avere nulla di decente, siccome non era abituato a mangiare così presto.
Non gli faceva bene vivere in un ambiente simile, non poteva continuare in quel modo. Quella piscina abbandonata era già poco pratica per un gruppo di musicisti, figuriamoci per essere un'abitazione.
Yeonjun mi aveva ripetuto a iosa di non avere più una casa, però non era una giusta giustifucazione per restare in un posto così fatiscente. Non possedeva nemmeno un materasso su cui dormire.

Doveva tornare dai suoi genitori, anche se non lo desiderava. Sapevo che non sarebbe stato d'accordo e avrebbe bocciato la mia opzione, infatti si oppose categoricamente all'inizio.
Potevo comprendere la sua ostinazione, ma non era ammissibile per quelle condizioni, che erano tutto fuorché salutari.

Ne discutemmo a lungo ed entrambi avevamo delle buone ragioni per sostenere quello di cui eravamo convinti. Le nostre opinioni erano contrastanti, ma Yeonjun, benché non volesse ammetterlo, sapeva che in fondo non avevo torto.
Era scomodo per lui, non gli si adattava per niente e non era una struttura adatta per essere abitata.
E forse fu questo a spingerlo ad accontentarmi e cedere alle mie richieste, fecendo questo sforzo.
Era la cosa più corretta. Yeonjun, prima o dopo, avrebbe comunque dovuto mettere in ordine la situazione con i suoi genitori. Scappare di casa era stata la scelta più istintiva, mossa dalla sopravvivenza, ma lui cercava solamente di fuggire dal caos del mondo. Sparire come se niente fosse non contribuiva a sistemare il rapporto con i genitori.

Magari tornare sarebbe stato vano e molte conseguenze ne sarebbero seguite, però era utile a non fargli nutrire rimpianti, rimorsi e sensi di colpa per il gesto che aveva compiuto.

Doveva rimediare. L'errore non era suo, ma aveva sbagliato in ogni caso facendosi trasportare dall'odio e dal rancore.

Con il nostro aspetto scomposto da capo a piede, prendemmo posto dentro la sua auto e notai anche che era stato in grado di aggiustare il problema.
Mise in moto e dopo circa mezz'ora ci trovammo parcheggiati pochi passi prima dalla sua vecchia abitazione.

Il suo volto era cupo, spaventato. Quegli occhi spenti non erano una novità, ma quella vacuità che ero solita osservare all'università era giustificata dall'assenza di pensieri. Quella invece era la parafrasi del dolore. Percepivo l'essenza negativa e sofferente che aveva effetto su di lui, perciò gli posai una mano sopra una delle sue, ancora attaccate al volate.
Quel contatto fece sì che Yeonjun si volasse su me, distraendosi per un attimo. Gli sorrisi e poi annuii. Poteva farcela.
Dopodiché scese dall'auto, abbandonandomi dentro. Io aspettai sul sedie del passeggero, non era il caso intromettermi in una questione che non mi riguardava, ma sperai con tutto l'amore che nutrivo per Yeonjun, che tutto andasse per il meglio.

Collywobbles 𐦍 Choi YeonjunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora