12-CATTURIAMO UNA BANDIERA

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 "CATTURIAMO UNA BANDIERA" lesse Estia. I semidei greci del passato e del futuro tesero le orecchie, visto che Caccia alla Bandiera è sempre stata una delle loro attività preferite. 

Reyna, Frank ed Hazel, invece, erano curiosi di sapere cosa facessero i greci al posto dei Ludi di Guerra.

Nei giorni seguenti, mi inserii in un programma di attività che sembrava quasi normale [...] riuscii a masticare qualche verso di Omero senza farmi venire troppo il mal di testa.

"Per quanto mi costi ammetterlo, non te la cavavi male con il greco antico, Testa d'Alghe."


Il resto della giornata lo passavo fra un'attività sportiva e l'altra [...] nemmeno quando dovette sfilarsi una freccia dalla coda.

"Non me la sono presa perché non era la prima volta che mi accadeva." disse Chirone, lanciando un'occhiata a Veronica, che fece un sorriso colpevole.

"Anche tu te la cavi così male?" chiese Percy.

"È stata bandita dal campo di tiro con l'arco." rispose Dafne, un po' timorosa della reazione che avrebbe potuto avere Veronica, che si limitò a fare una faccia scandalizzata. "Io la reputo ancora una decisione oltraggiosa. Posso benissimo imparare."

"V, il fatto che tu non metta più mano ad un arco è solo una cosa buona." disse disse Nicolò alla cugina.

"Ma per favore!" ribatté Veronica "Come se tu poi fossi tanto meglio."

"Ma io lo so di fare schifo con il tiro con l'arco. Solo che tu sei molto peggio."

"Assolutamente no!"

"Continua pure a negarlo quanto vuoi V, ma sai che ho ragione."

"Non è vero!"

"Qualunque cosa che ti-"

"Adesso basta!" interruppe Agata. "Se proprio volete continuare con questo giochetto, vi chiedo di farlo in un momento diverso." disse la figlia di Zeus ai suoi cugini, con un'espressione severa in volto.

Sia Veronica che Nicolò tacquero, non volendo irritare ulteriormente. Volevano bene ad Agata, però sapeva essere davvero spaventosa quando si arrabbiava.

La figlia di Zeus, per quanto molte volte non lo desse a vedere, era abbastanza divertita dai due cugini. Certo, erano parecchio irritanti le loro liti, ma quando ci ripensava in un secondo momento non poteva fare a meno di ridacchiare, soprattutto pensando al contrasto dei momenti in cui litigavano come delle furie e quelli in cui si guardavano le spalle e si supportavano.

Erano davvero incorreggibili, e li adorava per questo.


La corsa? [...] a furia di scappare dagli dei infatuati.

Le dee guardarono gli dei, che distolsero lo sguardo un po' imbarazzati.

Apollo, d'altro canto, era un po' malinconico. La vicenda di Dafne era ancora molto vicina a lui, e non si era ripreso del tutto.

Aveva deciso di chiamare la prima figlia avuta dopo quella vicenda Dafne proprio in onore della sua amante perduta. Sperava che così sarebbe stato più facile andare avanti, ma così non è stato.


Però fu lo stesso piuttosto umiliante scoprire di essere più lenti di un albero.

"Sì. Fa sempre quell'effetto. Soprattutto le prime volte" disse Giorgio.

LETTURA ATTRAVERSO IL TEMPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora