18 - MI GETTO TRA LE BRACIA DELLA MORTE

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 "MI GETTO TRA LE BRACCIA DELLA MORTE"

Sally, Paul, Veronica e Poseidone sussultarono. Era inutile inutile preoccuparsi, perché potevano vedere che Percy era lì e che stava bene, ma questo non voleva dire che gli facesse piacere sentire di lui che correva in pericoli quasi mortali.

"Ti prego, dimmi che vuol dire che ti sei abbracciato con Thanatos" disse Veronica, rompendo la tensione e scatenando le risate di Nico, Nicolò e Persefone, ed anche Ade si ritrovò a ridacchiare.

"Grazie per questa immagine, V."

"Penso che dovrei chiedere a Thanatos se sarebbe disposto a farlo."

"Grazie dell'idea, Nico, ma penso che il mio prossimo incontro con Thanatos vorrei fosse fra una sessantina d'anni" disse Percy.

"Prossimo?" chiese Poseidone, impallidendo "Mi stai dicendo che l'hai già incontrato?"

Percy stette zitto un attimo, prima di guardare Estia e chiedere "Divina Estia, potrebbe iniziare a leggere?"

Estia annuì, ridendo al gemito rilasciato da Poseidone.

Trascorremmo due giorni sul treno per l'Ovest [...] Il patrigno, Gabe Ugliano, ha offerto una ricompensa in contanti per qualunque informazione utile.

Sally sussultò alla menzione del suo ex marito, mentre Paul aggrottò le sopracciglia. Sapeva che sua moglie aveva avuto un altro marito in passato, ma lei aveva sempre evitato il discorso.

Sally si voltò verso Percy, chiedendo: "È colpa sua se sei diventato un ricercato?"

"Ehm... be', una delle cause, ma ci ho aggiunto qualcosa di mio. Dovresti vederlo già in questo capitolo" rispose Percy, grattandosi la nuca, imbarazzato.


"Non ti preoccupare" [...] o a guardare fuori dal finestrino.

"Dei, è impossibile fare un viaggio in macchina con te" rise Sally. "Non riesci a stare fermo un attimo"

"Posso capire benissimo" si intromise Frederick "Anche Annabeth non sta mai tranquilla in macchina. Non si muove particolarmente, ma inizia a parlare a macchinetta senza alcuna possibilità di farla smettere."

"Possiamo immaginarcelo" disse Katie, ridendo dei suoi amici che guardavano con espressione tradita i loro genitori.


Una volta intravidi una famiglia di centauri [...] Poi svanì con un balzo in mezzo agli alberi.

"Era il Leone di Nemea?" chiese Talia, sgranando gli occhi.

"Sì. Avevo dimenticato di averlo visto."

"Quando non cerca di ucciderti, è un animale davvero maestoso" sorrise la Zoe del futuro.


I soldi della ricompensa per la restituzione di Gladiola erano bastati solo per comprarci i biglietti fino a Denver [...] Cercai di non sbavare nel sonno, dal momento che Annabeth era seduta proprio accanto a me.

"Posso confermare che hai fallito" rise Annabeth, ricordandosi di essersi svegliata con una macchia di bava neanche troppo piccola sulla spalla.


Grover non faceva che russare [...] Lui compare sempre su un trono nero e non ride mai."

"Io rido" intervenne Ade.

"Caro, la ragazza ha ragione. In tutti i nostri anni di matrimonio, non ti ho sentito ridere una volta" disse Persefone.

"Mi servono delle ragioni per ridere."

LETTURA ATTRAVERSO IL TEMPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora