40 - CONVERSAZIONE CON UNO SCONOSCIUTO SOTTO LE STELLE

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Beckendorf rise leggermente quando lesse il titolo. «Non credo che questo le farà piacere, signora Jackson. ACCETTO REGALI DA UNO SCONOSCIUTO

«Hai ragione» rispose Sally con uno sguardo fintamente severo. «In effetti, non mi fa molto piacere.»

«In mia difesa, quando mi ha fatto i regali non era più uno sconosciuto.»

Per come la vedeva Tantalo [...] dissi a Tantalo di andarsene a inseguire una ciambella, cosa che non migliorò il suo umore.

«Non so davvero se complimentarmi per la sfacciataggine o rimproverarti per l'avventatezza» disse Poseidone.

«Io vado per i complimenti» ridacchiò Veronica.

«Io per il rimprovero» rispose invece Sally, con Paul che annuiva al suo fianco.


Ci condannò al pattugliamento della mensa, ovvero grattare pentole e padelle tutto il pomeriggio nella cucina sotterranea insieme alle arpie della pulizia.

«Ah» disse Paul. «Da un soggetto del genere mi aspettavo ben di peggio.»


Le arpie usavano la lava al posto dell'acqua [...] io e Annabeth dovemmo indossare guanti e grembiuli di asbesto.

«Ok, ho parlato troppo presto.»

«Posso assicurarvi» disse Chirone vedendo lo sguardo preoccupato degli Jackson – Stockfis e dei Chase, «che normalmente la punizione riguarda il pulire i piatti normalmente. La parte che coinvolge la lava resta comunque di competenza delle arpie.»

I genitori umani sospirarono di sollievo.


A Tyson non importava [...] e se riuscissimo a recuperarlo...»

«Potreste curare il campo» sussurrò Agata, che aveva capito di cosa parlasse la figlia di Atena.


«Aspetta un attimo» [...] «Le mani sporche?»

«Sei riuscita a distruggere l'intera poetica nel mito, Perce» rise Hazel.

«È un dono.»


Sospirò [...] «Il Vello d'Oro? Dici sul serio?»

«Quindi, fondamentalmente, state per svolgere la missione che abbiamo dovuto fare noi» sorrise Veronica, attirando l'attenzione di Sofia. «Che vorrebbe dire che avete svolto voi?!» chiese la figlia di Atena.

Veronica pensò per un momento a cosa avesse detto di sbagliato, per poi ricordarsi di un dettaglio. «Oh, giusto! Tu non eri presente quando ne abbiamo parlato. Be', fondamentalmente, noi tre» e indicò sé stessa, Nicolò e Agata, «eravamo tra gli Argonauti» disse la ragazza con noncuranza, come se fosse una cosa risaputa da anni. Per lei, Agata e Nicolò lo era, ma per gli altri? Decisamente no.

La figlia di Atena guardò Veronica per un po', per poi sorridere con incertezza. «È... è una specie di scherzo?»

«Come volevasi dimostrare» borbottò Nicolò, ricevendosi una leggera gomitata da Agata..

«Oh, ma andiamo! Come potete pensare che io potrei credere a qualcosa del genere?»

«Perché è molto meglio credere a qualcuno come Giasone, vero?» ribatté con Nicolò con astio. «Oppure bisogna ricordarti come ha usato Medea per raggiungere i suoi scopi personali?»

«Dicono la verità, ragazza» intervenne Chirone, che non voleva creare un'altra polemica sull'argomento. «Loro tre sono partiti per recuperare il Vello d'Oro assieme agli altri Argonauti.»

LETTURA ATTRAVERSO IL TEMPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora