20. Andiamo alla festa?

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Beatrix se ne stava lì ad osservarmi senza dire una parola.

Diego era in laboratorio con Margaret e Josh, i pasticceri e così... Bea e io eravamo le uniche in sala.I pochi clienti che c'erano erano già stati serviti.Io fingevo di stare bene, mentre la mia migliore amica fingeva dicrederci.

«Quindi non hai nulla da raccontarmi?» chiese dopo interminabiliminuti di silenzio.

«No, zero» risposi continuando a lucidare dei bicchieri da frappé.Non mi andava di parlare di Alex.

«Bene, allora dammi il suo numero».

«Cosa?» domandai perplessa.

«Dammi il numero di Alexander. Devo chiamarlo».

«Perché mai dovresti chiamarlo?» incrociai le braccia al petto.

«Perché ho voglia di dirgliene quattro, anzi no otto. GuardatiLottie, stai messa male e la colpa è solo sua e io sono stanca divederti in queste condizioni».

«Sto bene» risosi d'impulso. Me ne pentii.

«Certo e io sono la fidanzata di Tom Ellis!» rispose sarcastica maproprio in quel momento Harry arrivò alle sue spalle.

«Chi diavolo sarebbe Tom?» domandò geloso.

«Il diavolo» risposi io divertita.

Beatrix alzò gli occhi al cielo.«Lucifer, Lucifer Morningstar la serie tv che abbiamo iniziato avedere la settimana scorsa!».

«Ah... beh ma io sono più bello, non credi?».

«Beh Tom è Tom, ma anche tu non sei niente male» Bea lo presein giro per poi baciarlo sulle labbra.

«Se permettete, io raggiungo gli altri in cucina» dissi imbarazzata.Volevo lasciarli un po' da soli.«Tu non vai da nessuna parte mia cara Foster!» Harry mi fecesegno di ritornare indietro.Sia io che Beatrix lo guardammo curiose.

«Che succede?» domandai al mio amico.

«Succede che questa sera tu, io e Bea andiamo a una festa» annunciò e io gli sorrisi.

«Ti ringrazio ma non ci penso proprio» ammisi tranquillamente.

«Questa è una splendida idea amore!» lo accodò la mia amica.

«Sarà splendida per voi, per me no. Dopo il turno tornerò a casa, cenerò e poi andrò dritta a letto».

«Che tristezza!» commentò Beatrix.

«Già, non si discute, tu verrai con noi».

«Non potete obbligarmi!» cercai di difendermi.

«Sicura?» chiese Harry lanciandosi uno sguardo d'intesa con la suaragazza.

«Che intenzioni avete?» domandai indietreggiando mentre loro lentamente, avanzavano verso di me.

«Se non ricordo male, Lottie soffre il solletico, vero Bea?».

«Verissimo mio caro Harry».

«Voi due non potete. No, no. State indietro!» li minacciaiafferrando il primo oggetto che mi capitò per mano.

«Che vuoi farci con quello?» domandò la mia amica ridendo. Mi guardai le mani.Avevo un capcake al cioccolato tra le mani.

«Tante cose» ammisi cercano di trattenere una risata.

«Tipo?» chiese Harry.

«Potrei mangiarlo o spalmarlo su quel tuo bel faccino, adesempio!» lo minacciai.Il ragazzo smise di sorridere arrestando i suoi passi.Sospirai soddisfatta.«Bene, allora è deciso. Non verrò con voi alla festa».Dando un morso al cupcake me ne andai in pausa pranzo.

PERFETTI SCONOSCIUTI (COMPLETA)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt