29. Margot

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L'indomani a lavoro Beatrix mi chiese cosa ci fosse che non andasse.
Le risposi «Margot!».

«Non sarai mica gelosa!» domandò nei nostri quindici minuti di pausa.

«Gelosa per qualcuno che ho dimenticato tanti anni fa?».

«Ah quindi lo hai dimenticato?».
«Sì. Alexander non è più quello di una volta. Ma soprattutto, io non sono più quella di una volta».

«L'amore non si abbina al rancore».

«L'amore non si abbina a me, che è diverso!».

Avrei tanto voluto tornare indietro nel tempo e rispondere male a Margot, ma non sono mai stata capace a difendermi e ieri quella ragazza ne ha avuto la prova.

«Alexander non la ama» disse Bea all'improvviso.

«E tu che ne sai?».

«Ho semplicemente visto il modo in cui ti guardava».

«Non sai di cosa stai parlando!».

«So di cosa sto parlando, amica mia. Ma sta a te capirlo».

«Cosa dovrei capire?».

«Che l'amore non ha scadenze! Possono passare settimane, mesi o addirittura anni ma l'amore non si trasforma. Non cambia. Se ami, ami e basta».

«Chi ama non scappa».

«Chi ama non scappa, questo è vero. Ma è anche vero che chi ama, ha paura».

«Stai forse dicendo che Alexander ha avuto paura di me? È per questo che mi ha lasciata?».

«Sto solo dicendo che l'amore alcune volte fa paura e sempre per paura di sbagliare, si finisce per fare cazzate».

«Ci provo, credimi che ci provo a entrare nella tua logica ma non ci riesco» incrocio le braccia al petto.

«Tu conosci Alexander, il vero Alexander. E per quanto riguarda Margot, lei è solo inciampata per caso nella sua vita. Considerala come un piccolo dettaglio risolvibile».

«Ti ricordo che sono i dettagli a fare la differenza!».

«Dipende che dettaglio sei!» dice facendomi ridere.

«Di sicuro peggiore di lei» ammetto guardando le mie scarpe distrutte dal tempo e... quei jeans sbiaditi che mi ha deriso la sera prima "miss perfezione".

«Tu sei bella ma da sola non riesci a vederlo. Hai bisogno qualcuno che te ne faccia rendere conto».

«Devo conoscere nuove persone» mi lascio sfuggire senza nemmeno pensarci.

«Vuoi conoscere nuove persone anche se sai che il cuore è da un'altra parte? Devoto a un'altra persona?» domanda scettica.

«La smetti di essere così... così saggia? Dov'è finita la pazza squilibrata di qualche settimana fa?».

«Credo sia sempre qui, ma questo fagiolino mi rende più responsabile».

Abbassai lo sguardo sulla sua pancia.

«Sei pronta?» le chiedo.

«Non si è mai pronti per un amore così» risponde. «Ma non ho mai desiderato altro» ammette.

L'abbracciai.
La strinsi forte a me.

Avremo affrontato anche questo insieme.
Finiti i quindici minuti rientrammo a lavoro.

Mi venne un infarto quando vidi Alexander seduto a uno dei tavoli del bar in compagnia di Margot.

«Dimmi che sto solo facendo un incubo!» pregai Beatrix che sconvolta quanto me scosse la testa senza risponde.

PERFETTI SCONOSCIUTI (COMPLETA)Where stories live. Discover now